Pizza fritta: una ricetta dalla Sicilia

Una pizza particolare tipica dell’Isola di luce con ingredienti, profumi e colori del Mediterraneo semplicissima da preparare e con tante ottime varianti.

Pizza fritta è Sicilia: notizie e curiosità

La Pizza fritta è una ricetta dalla Sicilia che affonda le proprie origini nel passato più popolare. In realtà è un calzone ripieno e appunto fritto molto amato a Catania e provincia. Anzi i catanesi hanno inventato per lei un nomignolo veramente particolare… sentite qui… la chiamano “siciliana catanese”! Nasce anche questa come piatto semplice e diciamo povero nelle cucine delle famiglie contadine come testimoniato dagli ingredienti basici. Diventa poi anche grazie all’innegabile bontà un vero e proprio piatto street food molto apprezzato che troviamo oggi anche servito al tavolo in molte pizzerie.

Lo so… mi direte che anche in altre parti d’Italia esistono pizze che vanno fritte invece che infornate ma questa vi assicuro è altra cosa. La caratteristica principale oltre agli ingredienti che vedremo è che, se fatta come si deve, sebbene fritta non assorbe per niente l’unto anzi rimane fragrante. Se non amate come me le acciughe, anzi io non mangio nulla che le contenga, abbiate coraggio e non mettetele! Qualche catenese doc si infurierà… ma io lo dico chiaramente: la ricetta originale ha solo tuma, acciughe, sale e pepe. Ma quella che vi consiglio è la mia… anzi quella amata da molti… con buona pace dei tradizionalisti e… delle acciughe! Una chicca: una volta veniva fritta non nell’olio ma nello strutto che dava una doratura eccezionale… se vi va di provare…

La ricetta della Pizza fritta e qualche consiglio

pizza fritta una ricetta dalla sicilia: il formaggio tuma
La tuma cioè un formaggio pecorino freschissimo è uno degli ingredienti principali della “siciliana catanese”

Adesso che ne sappiamo un po’ di più passiamo alla preparazione della ricetta, anche qui ne esistono varianti, che nasce da quella tradizionale della “siciliana catanese”.

Per quattro pizze: 1 – per l’impasto 200 gr. di farina 0, 200 gr. di semola rimacinata di grano duro, 40 gr. di strutto, 250 ml. di acqua tiepida, 8 gr. di lievito di birra fresco, 20 gr. di zucchero, 10 gr. di sale. 2 – per il ripieno 400 gr. di tuma cioè un formaggio pecorino freschissimo, 100 gr. di olive nere, 4 cipollotti lunghi, pepe, sale. 3 – per friggere olio di semi di girasole. Unite in una ciotola le farine, l’acqua, il lievito e lo zucchero e dopo aver mescolato il sale e lo strutto. Dopo aver lavorato un po’ l’impasto nella ciotola continuate a trattarlo sulla spianatoia per circa 10 minuti sino a renderlo liscio e omogeneo. Lasciatelo lievitare coperto e al caldo per oltre un’ora sino al raddoppio poi dividetelo in 4 sfere che farete rilievitare 15 minuti.

olive nere
Le olive nere sapranno dare una nota di gusto marcata alla nostra pizza fritta

Poi spianate ogni panetto sino a ottenere uno spessore di circa 5 mm., farcite con tuma a piccoli cubetti, olive nere a metà, striscette di cipollotto, pepe nero e sale. Ripiegate poi il disco a mezzaluna e sigillate i bordi ripiegandoli su loro stessi. La frittura va fatta in olio caldo a circa 180°C girando la pizza una sola volta ma versando con un cucchiaio l’olio caldo anche sopra la siciliana. Una volta dorata uniformemente ponetela su della carta assorbente appena un minuto o due e… pronto!

Vi ricordo che può essere una gustosa cena o uno spuntino a tutte le ore ma va gustata sempre calda… eccezionale questa pizza fritta, vero? Anche questa ricetta può avere diverse varianti che magari potete provare. Alcuni come formaggio mettono il pepato vecchio o addirittura la mozzarella. Altri fanno una versione che pare piaccia di più ai ragazzi con salsa di pomidoro e prosciutto. E c’è addirittura la versione vegetariana con solo tuma, spinaci e olive!

pizza fritta una ricetta dalla sicilia: i cipollotti freschi
I cipollotti freschi vanno tagliati a sottili striscette e inseriti a crudo nel ripieno

Accompagnatela con un buon bicchiere di uno dei vini siciliani corposi come il Nero d’Avola o l’Etna Rosso. E se amate lo street food ma fatto in casa da voi vi ricordo altre mie ricette di due dei simboli della Trinacria: il pane e panelle e il pani cunzatu. Ma se volete esagerare e cimentarvi nella preparazione di un capolavoro allora vi consiglio la ricetta dell’arancino o l’arancina che dir si voglia! La nostra isola ormai lo sapete è gusto ma anche arte, cultura, divertimento. Per soddisfare le vostre curiosità sulla Sicilia cliccate qui e ne troverete ben 30! Venite dunque a scoprirla con le mille proposte di Dimensione Sicilia per un viaggio su misura o se volete un tour senza pensieri scegliete tra quelli ideati da Sicilian Secrets!

A presto!

Saverio Garufi

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