Montalbano sono… il commissario di Camilleri!

Montalbano sono... il commissario di Camilleri

Un fenomeno letterario e televisivo mondiale, un personaggio unico che vive in una Sicilia onirica: vi presento Camilleri ed il suo commissario Montalbano.

Andrea Camilleri è il padre nobile del commissario Montalbano

Chi è il commissario per eccellenza da oltre venti anni? Basta porre questa domanda che subito risuona all’orecchio una voce piena e volutamente cadenzata: “Montalbano sono”… il commissario di Camilleri! In verità il suo nome è Salvatore Montalbano ma tutti proprio tutti pensano a lui come il commissario di Vigata. Ma quanto sapete realmente di lui come personaggio letterario e del grande romanziere che lo ha creato? Andiamo a scoprirlo iniziando a conoscere l’autore.

Andrea Calogero Camilleri nasce a Porto Empedocle in provincia di Agrigento il 6 settembre 1925 e chiude la sua vita a Roma il 17 luglio 2019. E’ stato scrittore, sceneggiatore, attore, regista e drammaturgo lavorando anche molti anni in RAI. Ha anche insegnato regia all’Accademia nazionale d’arte drammatica e tra gli studenti ha avuto Luca Zingaretti che poi interpreterà il suo commissario! Dopo diversi romanzi a soggetto storico nasce “La forma dell’acqua” il primo racconto della serie con Montalbano che pubblicato nel 1994 diviene subito un successo. La grande popolarità in verità Camilleri l’ha avuta dalla fine degli anni novanta per aver ispirato la serie televisiva di grande successo “Il commissario Montalbano”.

Le oltre 100 opere di Camilleri tradotte in 120 lingue hanno raggiunto i 10 milioni di copie vendute

Di certo da venti anni serie su serie hanno sbancato gli ascolti divenendo un sicuro e ripetuto successo della Rai. Le oltre 100 opere di Camilleri sono state tradotte in almeno 120 lingue per più di 10 milioni di copie vendute. Camilleri conosce a fondo il teatro e sa quindi presentare personaggi veri che esprimono l’essenza della loro natura. La loro lingua è il loro pensiero e il romanziere inventa così un dialetto inesistente nella realtà ma colorito e pittoresco. Forse il lettore rimane spiazzato per poche pagine ma subito impara a districarsi e acquista familiarità. Tanto che finirà con il pensare in quella lingua: pazzesco!

“Montalbano sono”… un commissario nel mito di una terra immaginaria

Il commissario vive e interagisce in una Sicilia da sogno che trae spunto da luoghi tutti reali ma spesso diversi e distanti tra loro. Camilleri si inventa città immaginarie fatte del meglio e del singolare dell’isola e crea così la Sicilia per eccellenza. E ben lo sa chi ha curato le location delle riprese televisive che ha scovato tra paesi, città, luoghi il meglio cucendolo insieme in immagini spettacolari. Scenari che affascinano talmente il telespettatore da generare veri e propri tour nell’isola alla scoperta dei luoghi di Montalbano! Per meglio comprendere lo scrittore eccone alcune frasi: “Dico sempre che quando ho le pile scariche vado da Sciascia e Pirandello, i miei elettrauti, e mi rileggo un loro libro. In fondo la mia sicilianità è una questione genetica, spirituale, culturale e filosofica. Una cosa seria!”.

Montalbano sono... il commissario di Camilleri
Il commissario Montalbano vive in una Sicilia da sogno che trae spunto da luoghi tutti reali

Alcuni hanno notato che nei suoi romanzi la mafia non costituisce la prima ragione del delitto che ha invece come moventi più comuni il denaro, le passioni, le vendette. Egli stesso risponde così: “I mafiosi in Sicilia, e anche un po’ dovunque, ci sono o non ci sono? E se ci sono, bisogna parlarne. Bisogna però stare molto attenti a non rischiare di farli diventare personaggi simpatici o addirittura positivi”. Camilleri fa sua la definizione che della mafia ha dato un grande eroe ucciso dalla cosca il giornalista Peppino Impastato: la mafia è una montagna di merda! Lo scrittore semplicemente non ritiene giusto esaltare i mafiosi a livello letterario e pensa che si può spettacolarizzare la sua isola in ben altri modi. La sua Sicilia non è una terra sonnolenta e rassegnata ma al contrario in continuo movimento e sempre ribelle contro qualcosa o qualcuno.

“Montalbano sono”… e nasce in Sicilia un non-eroe dei nostri giorni

Salvatore Montalbano detto Salvo e ribattezzato “Montalbano sono” è il protagonista dei romanzi di Camilleri. Prendendo le varie informazioni da alcuni racconti ricostruiamo che è nato a Catania il 6 settembre 1950 per poi laurearsi in giurisprudenza e iniziare la sua carriera nella polizia a circa trent’anni. Diventa vicequestore a Mascalippa, un paesino sulle montagne della provincia di Enna e quindi commissario a Vigata in provincia di Montelusa. Entrambe queste ultime città sono frutto di immaginazione, come abbiamo già detto, ma verosimilmente corrispondono a Porto Empedocle, paese marittimo dove è nato l’autore, e ad Agrigento.

Montalbano è del tutto innamorato del mare dove si rifugia per lunghe nuotate che lo aiutano a riflettere sui casi da risolvere e a rappacificarsi con il mondo e la società. Vive in una villetta sulla spiaggia di Marinella che in realtà ricade nel territorio del comune di Porto Empedocle ma che per la versione televisiva si individua a Punta Secca. E’ un solitario tranne quando viene a trovarlo l’eterna fidanzata Livia, genovese di Boccadasse, che aspira alle nozze. Con lei “preferisce intrattenere un rapporto a distanza che non interferisca con la sua libertà di movimento, le sue abitudini quotidiane, la sua volontà di rimanere a Vigata”. Preferisce condurre da solo le indagini, scontrandosi con il suo vice Mimì Augello e l’ispettore Giuseppe Fazio che pure stima. Il primo è “poco furbo ma utile nei rapporti con l’altro sesso” e l’altro è “il vero braccio destro, burocraticamente impeccabile”.

Montalbano sono... il commissario di Camilleri durante un ciak nella villetta di Marinella
Le riprese televisive nella villetta sulla spiaggia di Marinella dove vive il commissario Montalbano

Il commissario nato dalla penna di Camilleri è geneticamente dotato nel risolvere gli intrighi più difficoltosi e rifugge dall’uso delle armi. Introverso come è, odia parlare in pubblico al punto che quando lo fa è impacciato e “pigliato dai turchi”. Non è dipinto come un super-eroe anzi le indagini seppur brillanti spesso non portano all’arresto del colpevole perché il reato cade in prescrizione o è coperto da segreto di stato. Ma spesso anche perché la compassione del commissario stesso verso il cosiddetto colpevole, se visto come “costretto” all’atto illegale, lo fa recedere dal denunciare lo sventurato… e tutto si dilegua.

Però è molto determinato a raggiungere tutti gli obiettivi che si mette in testa ed a trovare la sua verità. Ha un rapporto particolare con il potere nei confronti del quale è autonomo quando questo diventa tracotanza o ostacola le indagini. Il male nel mondo di Montalbano non è solo di una fazione politica o di una classe sociale ma è umano e per ciò eterno. Più che scovare il colpevole vuole capire il motivo scatenante del crimine che è spesso insito nelle debolezze della stessa natura umana. Si tratta ora di trovare un modo per far accettare il mondo com’è…

“Montalbano sono”… si sdoppia con gli attori Zingaretti e Riondino

Il fenomeno “Montalbano sono” ha avuto tale successo sia letterario che televisivo da spingere Camilleri a raccontare il prequel insomma l’arrivo e i fatti accaduti al commissario da giovane nella famosa Vigata. Quindi due gli attori che nelle diverse serie hanno interpretato e interpretano il famoso poliziotto: uno per il personaggio da adulto, Zingaretti, e l’altro per gli anni giovanili, Riondino.

Montalbano sono... il commissario di Camilleri
Luca Zingaretti qui con Andrea Camilleri è il volto per eccellenza del commissario Montalbano

Luca Zingaretti è nato a Roma l’11 novembre 1961, dopo l’Accademia nazionale d’arte drammatica esordisce nei primi anni ‘80 come attore di teatro. All’attivo ha oltre 60 tra film e produzioni televisive e si occupa anche di doppiaggio. E’ il volto per eccellenza del commissario tanto da aver temuto di essere diventato artisticamente “solo” Montalbano. Così ha annunciato più volte di voler lasciare la serie… naturalmente poi ama troppo il personaggio per farlo!

Montalbano sono... il giovane commissario di Camilleri
Michele Riondino qui con Andrea Camilleri ha saputo farsi amare nel ruolo del giovane commissario Montalbano

Chi presta il volto al giovane commissario nelle serie a lui dedicate è l’attore Michele Riondino nato a Taranto il 14 marzo 1979. Dopo gli anni di studio in Puglia si trasferisce a Roma per frequentare l’Accademia nazionale d’arte drammatica e comincia a interpretare dei ruoli a teatro. Vanta una trentina tra film e produzioni televisive e diverse opere teatrali: una carriera in crescita! Ha saputo farsi amare anche nel ruolo del giovane Montalbano sia dalla critica che dal pubblico: complimenti.

Per finire svelo una curiosità su “Montalbano sono”!

Il geniale Camilleri ha voluto intrecciare fantasia e realtà nel romanzo “La danza del gabbiano” per descrivere la “vera” figura fisica del suo commissario. Nel racconto la fidanzata Livia insiste per fare insieme una gita a Modica, Ragusa e Scicli le vere perle del barocco siciliano. Montalbano che pigramente non vuole muoversi da casa le risponde “Non vorrei che mentre ci siamo noi girassero lì qualche episodio della serie TV”. Al che Livia ”E che te ne frega, scusa?” e lui “E se putacaso mi vengo a trovare faccia a faccia con l’attore che fa me stesso… come si chiama… Zingarelli”. E Livia “Si chiama Zingaretti, non fare finta di sbagliare e poi nemmeno vi somigliate, lui è assai più giovane di te” e lui arrabbiato “E che minchia significa? Se è per questo lui è totalmente calvo, mentre io ho capelli da vendere”.

Il vero volto del commissario ideato da Camilleri era il regista Germi
Il grande regista Pietro Germi è il vero volto al quale si è ispirato Camilleri per ideare il suo commissario Montalbano

In realtà è ben chiaro per esplicita ammissione dello stesso Camilleri quale sia il vero tipo fisico ed i tratti del volto a cui Camilleri si era originariamente ispirato per il suo Montalbano letterario. Si tratta del grande regista Pietro Germi padre della cosiddetta commedia all’italiana con il capolavoro “Divorzio all’italiana” del 1961. Il film incentrato sul delitto di onore si svolge in Sicilia e narra la storia del barone Cefalù interpretato da un Marcello Mastroianni irretito dall’adolescente Stefania Sandrelli. Riprendendo in toto le sembianze di Germi con folta chioma e baffi è stato riprodotto Montalbano in una statua celebrativa collocata a Porto Empedocle alla presenza dello stesso Camilleri: andate a vederla!

Ma non finisce mica qui: Montalbano sta per tornare

Camilleri ha scritto ben 27 romanzi e 5 raccolte di racconti dal 1994 alla sua dipartita lo scorso anno… quindi si pensava che non avremmo più avuto altre nuove avventure da leggere. Ma incredibilmente non è ancora finita per il suo commissario! Difatti l’autore già nel 2006 ha consegnato all’editore Sellerio l’ultimo libro con il finale della storia chiedendo che questo venisse pubblicato dopo la sua morte. Ha detto in proposito: ”Ho scritto la fine… ho trovato la soluzione che mi piaceva e l’ho scritta di getto, non si sa mai se poi arriva l’Alzheimer”. Quindi cari lettori amanti di Montalbano tenetevi pronti: da luglio 2020 dovrebbe essere in libreria l’ultimo romanzo dal titolo “Riccardino”.

Ragusa Ibla... uno dei luoghi di Montalbano tutto da scoprire
La Sicilia di Camilleri seppur sognata è reale: questa è Ragusa Ibla… venite a scoprire il luoghi di Montalbano!

E come promesso nel titolo “Montalbano sono… il commissario di Camilleri!” ho raccontato tanto del suo autore, del personaggio, degli interpreti e delle curiosità! Sarete impazienti adesso come me di leggere il gran finale della serie del commissario di Vigata… e perché no di vedere da vicino le location della serie televisiva che avete ammirato da anni. Allora non perdete tempo: è arrivato il momento di tornare a vivere, sorridere e viaggiare!

E allora per programmare anche il vostro viaggio su misura, per respirare i profumi e i colori delle terre di Montalbano e scoprire i luoghi spettacolari della Sicilia di Camilleri rivolgetevi a chi conosce e ama questa terra: fidatevi di Dimensione Sicilia!

A presto!

Saverio Garufi

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