Popbaroq, borse d’artista per una Sicilia prêt-à-porter
Dalla tradizionale pittura popolare siciliana a un’incredibile innovazione di stile. È questa l’essenza dell’idea di Miriam Mangiarotti che ha dato vita a Popbaroq. Lei, laureata in scenografia all’accademia di Belle Arti di Palermo, si specializza in ‘tecnico degli allestimenti scenici’ alla Scuola dell’Opera del Teatro Comunale di Bologna. Successivamente lavora per un decennio in vari teatri d’Italia, come assistente scenografa, attrezzista, assistente ai costumi. Adesso ha deciso di dedicarsi a un suo laboratorio personale e creare collaborazioni itineranti, realizzando su commissione sculture, attrezzerie, costumi, maschere in cartapesta e altri oggetti un po’ teatrali…e un po’ siciliani. Con il suo brand di moda Popbaroq ogni borsa è un pezzo unico dipinto a mano. Un mix che richiama le finestre artistiche delle ville Liberty unite al ricco stile della Valle del Barocco, con un tratto pop che profuma di street art. Sicilian Secrets l’ha intervistata.
Non le solite ‘pale di ficurinia’, basta con le teste di Moro – viste e riviste – oppure la solita geometria dei carretti! Ecco partorita la nuova linea delle shopping bag siciliane più artistiche che ci siano… le POPBAROQ!
Miriam Mangiarotti

D: Come nasce il progetto Popbaroq?
R: Popbaroq prende vita da una collaborazione con una mia grande amica stilista e artigiana, Claudia La Grassa. Sono una scenografa e ho sempre avuto un debole per dipingere in grande scala, dunque questo progetto nasce da me che dipingo la tela scenografica – che è un cotone resistente, il Canvas – molto grande, utilizzando la tecnica da scenografo quindi partendo dall’alto.
Un giorno, con la mia amica stilista, abbiamo deciso di iniziare questo sodalizio. Di base io dipingo delle enormi tele e lei ne fa uscire delle bellissime borse!
D: Perché questo nome?
R: Il nome Popbaroq vuole miscelare la pittura popolare siciliana dei carretti insieme ai soffitti affrescati e alle finestre artistiche delle bellissime Ville in stile Liberty siciliane. Il tutto unito al ricco stile della Valle del Barocco con l’aggiunta di un tratto molto pop della street art contemporanea.

D: Sei una scenografa. Cosa ti ha mosso a fare un ulteriore step verso il mondo della moda?
R: Molto probabilmente, il fatto che mi piace creare e che apprezzo l’opportunità di collaborare con gli altri. Ho la grande fortuna di conoscere e di riconoscere i talenti delle persone care di cui mi circondo e così mi è venuto naturale avviare questa partnership con la mia amica Claudia. Mi sono approcciata al mondo della moda quasi per gioco e ci sono riuscita perché effettivamente le shopper Popbaroq sono belle e viste tutte insieme sembrano un fuoco d’artificio esploso. La tela si trasforma in un altro prodotto, si tramuta e cambia e devo dire che tutte le volte che espongo la mia boutique itinerante, ne viene fuori un colpo d’occhio importante.
D: Hai appunto menzionato la tua boutique itinerante, quali sono i vantaggi?
R: Avere la boutique itinerante mi dà un vantaggio in primis a livello umano. È molto stimolante perché io amo viaggiare, spostarmi di luogo in luogo, conoscere persone, fare vedere quello che so fare con le mie mani. E viaggiando c’è stato uno degli incontri più memorabili, che è quello con Silvia sulla meravigliosa spiaggia di Gialos, sull’isola di Lefkada in Grecia quest’estate. In qualche modo, è proprio da quello che nasce questa intervista! È stato un incontro umano nutriente…in tutti i sensi perché poi abbiamo organizzato anche una cena tutti insieme nei nostri meravigliosi van!
D: Il van, dunque, è già di suo un’esperienza…
R: Sì, perché noi viaggiatori in van abbiamo la possibilità di portarci la nostra boutique itinerante e quindi esporre nelle piazze e nelle strade più incantevoli in cui ci imbattiamo durante i nostri itinerari. In questo modo puoi veramente conoscere persone che magari sono affini a te, che riconoscono in quello che fai un’arte, un talento. E chi ha dei doni li deve donare. Essere un artigiano itinerante è fantastico.

D: C’è un momento del tuo lavoro artistico che porti nel cuore con particolare affetto?
R: Ricordo la prima volta ho esposto a Ortigia, luogo perfetto per battezzare Popbaroq. Lì gli artigiani sono molto apprezzati, sono un valore aggiunto, sono protetti. E mi torna in mente una donna dai tratti coreani che uscita da un palazzo storico sotto la piazza del Duomo, proprietaria forse di un atelier, mi guardò con stupore e meraviglia. Ecco, le borse Popbaroq hanno la forza di essere diverse dalla classica shopping bag: hanno un loro carisma, hanno carattere e ciascuna è un pezzo unico dipinta e cucita a mano. Un linguaggio universale.
D: Chi è il destinatario ideale delle borse Popbaroq?
R: Secondo me non esiste un destinatario ideale, perché queste borse sono assolutamente senza limiti. Le possono acquistare gli uomini, le possono acquistare le donne, le possono acquistare i transgender: sono aperte, sono itineranti, possono piacere ai bambini, possono piacere agli anziani, non esiste un target, assolutamente.

D: Guardando al futuro, dove vorresti arrivare con il tuo progetto?
R: Vedo un futuro molto colorato, coloratissimo anzi. Perché riesco a trasmettere attraverso la pittura, attraverso ogni pennellata, quell’entusiasmo che ogni giorno caratterizza chiunque guardi una Popbaroq. Proprio perché ogni bag è dipinta a mano, è la magia di quel dettaglio e di quella sfumatura che le fa piacere ogni giorno. Ogni giorno, una borsa viva. In ogni caso penso che Popbaroq non si limiterà a creare shopping bag, forse rimarrà come nome del mio laboratorio.
D: E infine, quali sono i progetti e le novità già in cantiere?
R: Un’altra novità che ho in cantiere è quella di dipingere van e camper su commissione. La volontà è quella di dare un tocco personale, quindi conferire carattere al proprio van attraverso la pittura popolare siciliana in chiave più contemporanea creando degli accostamenti equilibrati, studiati appositamente per il proprio mezzo. Un tempo si decoravano i carretti oggi personalizziamo i van! A questo si sommano altri progetti, come quello di una mostra delle mie tele dipinte in acrilico che attingono ispirazione alle vetrate in stile Liberty, che ovviamente sono un trionfo di sicilianità! Poi si sa, da cosa nasce cosa, da un incontro nasce un altro progetto e quindi come una matrioska abbiamo vari work in progress artistici, culturali, intellettuali che spaziano dal teatro alla scenografia, ai podcast. Ci sarebbe ancora tanto da raccontare, insomma…Popbaroq (e non solo!) è tutto in divenire.
