Ivan Graziano, quella magia chiamata teatro

Ivan GrazianoCampano ma con la Sicilia nel cuore, Ivan Graziano si è formato come attore a Siracusa. Ha frequentato l’INDA e ha saputo trasformare il palco del Teatro Greco nel suo habitat naturale. Andato in scena con ‘Baccanti’ durante l’estate del 2021, sogna Shakespeare e il cinema. Sicilian Secrets l’ha intervistato.

D: Com’è iniziata la tua carriera nel mondo del teatro?

R: La mia carriera non è mai iniziata, e forse mai inizierà. Ed è meglio così, perché la parola ‘carriera’ ha che fare con qualcosa di istituzionale e impegnato che proprio non fa per me. Preferisco parlare di percorso, di viaggio…fa più al caso mio: sono sempre in giro, faccio quello che amo di più al mondo, incontro persone, alcune delle quali poi diventano amiche, alterno soddisfazioni a cocenti delusioni. E sento che in fondo è giusto così, mi piace, e spero duri a lungo. È cominciato tutto da piccolissimo. Vidi un film in cui recitavano dei bambini, e dissi ai miei genitori che avrei tanto voluto recitare anche io: fu così che mi portarono a teatro.

Ivan Graziano
Ivan Graziano – Credits: Anita Martorana

D: Ivan Graziano, campano ma molto vicino alla Sicilia. Da cosa nasce questo legame?

R: Nel 2013, dopo la maturità e la scuola di mimo a Napoli, è iniziato il mio tour de force per entrare nelle Accademie più importanti. Da qualche parte sono andato bene, da altre decisamente meno. Fra le scuole che mi hanno ammesso c’è stata l’INDA di Siracusa, dove in quegli anni insegnava Mauro Avogadro, uno dei grandi maestri della scena italiana. Fu lui a volermi, e così mi sono catapultato in Ortigia. Formandomi qua, umanamente e professionalmente, si può immaginare quanto sia forte il mio legame con l’isola. E poi qui mi sono innamorato.

D: C’è un luogo siciliano al quale sei particolarmente affezionato?

R: Di pancia risponderei Siracusa: qui ho vissuto, amato, odiato, gioito, pianto. Ma la mia metà sentimentale è di Palermo, e non vorrei s’offendesse, quindi diciamo tutte e due! Scherzi a parte, sono i miei due luoghi dell’anima e del cuore quando vado in Sicilia: amo passeggiare in piazza Duomo in Ortigia allo stesso modo in cui amo ammirare il promontorio di Solunto e Capo Zafferano dalla costa palermitana.

Ivan Graziano
Ivan Graziano – Credits: Anita Martorana

D: Nell’estate 2021 sei stato il protagonista delle ‘Baccanti’ al Teatro Greco di Siracusa. Cosa puoi raccontare di questa esperienza? Peraltro, si tratta di un ritorno delle rappresentazioni classiche dopo un anno di stop dovuto alla pandemia…

R: Il capitolo ‘Baccanti’ si è aperto con i provini nell’ottobre del 2019 quando il regista Carlus Padrissa mi ha scelto per il ruolo di Penteo. Dopo la gioia di essere stato preso è arrivata la disperazione dovuta al Covid che incombeva, che non solo ha fatto slittare tutto di un anno, ma ha anche messo in dubbio la fattibilità stessa dello spettacolo. Quando l’estate scorsa tutto ha cominciato a prendere forma, la felicità è stata doppia.

Alla fine, è andata come volevo: mi sono preso dei rischi, ho fatto una proposta interpretativa ben precisa che, assieme a Carlus, intendevo fare fin dall’inizio e l’ho portata avanti fino in fondo, mettendo in scena la mia idea di Penteo, che ho trovato in Euripide, nei suoi versi, nelle sue parole, nelle sue sillabe e nei suoi accenti, non altrove. Il percorso non è stato netto, come magari uno si immagina da fuori, ho avuto momenti di sconforto durante le prove, ma la maggior parte del pubblico ha amato il nostro spettacolo. Gli applausi e i messaggi d’affetto al termine di ogni replica hanno ripagato tutto il lavoro di quasi due anni.

Ivan Graziano. Baccanti – Credits: Michele Pantano

D: Per un attore, e in particolare per te, qual è la magia di recitare a Siracusa?

R: Per me è stato come realizzare un piccolo sogno. Ci speravo fin da quando ero allievo in Accademia, e quasi non mi pare vero sia realmente accaduto. È il teatro più bello del mondo.

D: In generale, c’è un personaggio o un ruolo che ti piacerebbe interpretare? Immaginiamo ‘Ivan Graziano in…’

R: Tanti, tantissimi. Ma stringo il campo a Shakespeare, che è IL TEATRO: spero di fare Amleto, che è uno dei personaggi più completi e complessi della drammaturgia mondiale. Ma ne devono passare di stagioni prima di avere tutti i mezzi per affrontare un ruolo del genere…

Ivan Graziano, Baccanti – Credits: Franca Centaro

D: Puoi raccontare qualcosa sui tuoi progetti futuri?

R: Ho appena terminato una serie di anteprime di ‘Ashes’, uno spettacolo della compagnia Muta Imago, dove sono in scena con attori e attrici incredibili. Lo spettacolo debutterà a pieno titolo la prossima stagione e io non vedo l’ora. Nel frattempo, oltre a portare in giro con Nicasio Catanese il nostro reading sui Canti e le Epistole di Leopardi, sto continuando a formarmi perché chi si ferma è perduto. Voglio studiare e conoscere tutti gli aspetti possibili di questo mestiere. In questo periodo sto seguendo corsi e masterclass di recitazione cinematografica: anche se il teatro è la mia casa, voglio scoprire cosa si prova a stare dietro a quell’aggeggio magico che è la camera da presa. Fa parte del percorso d’attore e, come dicevo prima, in questo viaggio non voglio farmi mancare nulla.

Ivan Graziano ci ha fatto immergere nelle suggestioni del teatro. Sicilian Secrets, attraverso il blog vi racconta sempre nuove storie e se desiderate rimanere aggiornati sulle novità, leggere i prossimi articoli e le nostre interviste, seguiteci sulla pagina Facebook e su Instagram.
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