Giovanni Anzaldo, dagli inizi alle emozioni del cinema con Aldo, Giovanni e Giacomo

Giovanni AnzaldoGiovanni Anzaldo è un attore italiano che si divide tra il teatro, il cinema e la TV. Dopo un triennio di formazione presso il Teatro Stabile di Torino, colleziona numerose esperienze che lo portano a essere tra i protagonisti di pellicole importanti come ‘Il capitale umano’ e ‘Non è un paese per giovani’. Oggi è al cinema tra i protagonisti di ‘Il grande giorno’ con Aldo, Giovanni e Giacomo. Sicilian Secrets l’ha intervistato.

D: In quale momento hai capito che nella vita avresti fatto l’attore?

R: L’ho intuito quando ero alle elementari, lì è nata la curiosità. Nello specifico è successo dopo una recita, come tutti i bambini quando sei al centro dell’attenzione vai in cerca di approvazione e complimenti. È un qualcosa che è insito nell’attore! È una passione che è andata avanti, durante il terzo delle superiori ho fatto un primo corso di recitazione e lì ho conosciuto un ex allievo dello Stabile di Torino. Finita la scuola superiore ho avuto la fortuna di essere ammesso proprio in quella scuola e quando sei lì per tre anni, 8 ore al giorno, vivi una dimensione professionale e capisci se recitare è quello che vuoi fare o no.

Giovanni Anzaldo
Giovanni Anzaldo (Credits: Piergiorgio Pirrone)

D: Tante le esperienze al cinema, in teatro, in TV e tanti anche i riconoscimenti portati a casa. Qual è a oggi l’esperienza professionale che ricordi con più piacere o che ti ha lasciato qualcosa di particolare?

R: La prima è sempre indimenticabile. Se sei fortunato e va bene te la porti nel cuore come primo amore. Ho preso parte alla tournée di ‘Roman e il suo cucciolo’, spettacolo di Alessandro Gassman, subito dopo essere uscito dallo Stabile e proprio grazie a questo ruolo ho vinto il Premio Ubu. Il successo è stato tale da farne anche un film intitolato ‘Razzabastarda’ con lo stesso cast.
Ovviamente non posso non menzionare anche ‘Il capitale umano’, di Paolo Virzì, che non solo è un bellissimo film ma mi ha portato fortuna dandomi modo di prendere parte ad altri progetti interessanti. E infine ‘Non è un paese per giovani’ di Giovanni Veronesi, e ovviamente l’ultimo, ‘Il grande giorno’.

Giovanni Anzaldo (Credits: Mario Cartelli)

D: Parliamo proprio de ‘Il grande giorno’, film con Aldo, Giovanni e Giacomo con la regia di Massimo Venier. Siete al cinema proprio in queste settimane e il nome di Giovanni Anzaldo è tra i protagonisti. Cosa puoi raccontarci di questa esperienza?

R: Ho un aneddoto già a partire dal casting, visto che il mio agente mi aveva mandato le informazioni per la parte ma non le avevo ricevute. Quando me l’ha detto…mancavano soltanto due ore alla scadenza! In pochi minuti ho registrato il mio self-tape e dopo qualche settimana il regista ha voluto incontrarmi a Milano. Insieme all’attrice co-protagonista abbiamo recitato le scene con copione alla mano e subito abbiamo avuto la conferma che ‘quelli giusti’ eravamo noi…e abbiamo subito festeggiato con una birra! Aldo, Giovanni e Giacomo rappresentano dei miti della mia infanzia e far parte di un loro film ha permesso al bambino che è in me di trovare un’immensa gratificazione.

D: C’è qualche momento vissuto sul set particolarmente curioso?

R: Sul set è stato pazzesco, ero emozionatissimo all’idea di incontrare Aldo, Giovanni e Giacomo. Sono tre persone meravigliose di grande integrità rimasti fanciulli nell’animo. Avevo il camerino di fronte a loro, un giorno Giacomo è venuto da me e ha cominciato a raccontarmi del trio, dei loro inizi… Poi è arrivato Giovanni, e poi ancora Aldo e ci si è messi a parlare e a scherzare. Ero allucinato, era una cosa stupenda. Era sempre così, un clima sereno. Dal punto di vista logistico è stato un film difficile, con tante location e spostamenti…il tutto compensato da questo spirito che si respirava ogni giorno.

Giovanni Anzaldo in ‘Il grande giorno’

D: Nel curriculum di Giovanni Anzaldo si legge anche ‘regista’. Che emozione ti dà essere dietro la macchina da presa rispetto a quando reciti?

R: L’attore è esecutore di quello che qualcun altro ha scritto e pensato, dirigere invece ti dà un senso di onnipotenza. Sei responsabile di ciò che stai facendo, e nella mia breve esperienza devo dire che ti senti più creativo ed è una bella sensazione. Non esporsi solo come attore è stimolante!

D: C’è un ruolo, un personaggio o magari il protagonista di un famoso film che ti piacerebbe interpretare?

R: Mi piacciono i personaggi travagliati come il protagonista de ‘Il Profeta’ di Jacques Audiard, oppure mi piacerebbe fare un film come ‘L’appartamento spagnolo’ diretto da Cédric Klapisch.

Giovanni Anzaldo
Giovanni Anzaldo

D: Prima di salutarci, giusto una curiosità sulla tua vita privata. I tuoi genitori sono di origine siciliana, tu hai mai visitato la Sicilia?

R: Sì, ho girato parecchio! Mio padre è di Messina, mamma è di Catania…amo questa città. Quest’estate sono stato anche a Palermo, Favignana, Trapani e Marsala. E poi ho visitato anche Castelbuono in occasione di Ypsigrock Festival ad agosto.

D: Guardando al futuro, hai dei progetti imminenti da potere annunciare?

R: A breve girerò una serie dei The Jackal a Napoli, mentre tra aprile e maggio uscirà il mio secondo romanzo edito da Solferino. Si tratta di una storia d’amore con una sana dose di cinismo! Inoltre, sarò a teatro con lo spettacolo ‘Straight’, una commedia che porterà lo spettatore a interrogarsi su cosa si è disposti a fare per andare oltre ciò che realmente si è.

Giovanni Anzaldo ci ha portato in viaggio nel favoloso mondo dello spettacolo. Sicilian Secrets, attraverso il blog vi racconta sempre nuove storie e se desiderate rimanere aggiornati sulle novità, leggere i prossimi articoli e le nostre interviste, seguiteci sulla pagina Facebook e su Instagram.
Share

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *