Riserve naturali della Sicilia: autenticità e bellezza
Un’isola dove scoprire piccoli angoli di paradiso. Quale migliore descrizione per le tante riserve naturali della Sicilia? Flora e fauna riempiono questi posti di colori e suoni, di atmosfere uniche, di profumi e sfumature in cui immergersi. Pronti per una passeggiata insieme a Sicilian Secrets? Scarpe comode…e via!
Le riserve naturali della Sicilia sono spazi incontaminati carichi di bellezza. Un fascino difficile da spiegare a parole, bisogna viverlo. Sono numerosi i percorsi che si possono affrontare durante un trekking o i sentieri da affrontare per un tuffo nel blu del mare. O ancora, per un rilassante birdwatching. Ecco 5 idee da mettere nella bucket list perfetta per addentrarsi nell’animo verde dell’isola!
Riserva Naturale dello Zingaro
Roccia, mare. Pietra, acqua. Contrasti di sincera meraviglia. Tra le riserve naturali della Sicilia, la Riserva Naturale dello Zingaro ha un posto d’onore. 7 chilometri tra San Vito Lo Capo e Castellammare del Golfo, in provincia di Trapani, gode di uno spirito impetuoso e selvaggio rivelando paesaggi mozzafiato. Il percorso d’escursione permette di ammirare scorci straordinari in aggiunta alle svariate calette dove trovare refrigerio nelle giornate d’estate. Una curiosità: anche l’ambiente subacqueo può sorprendere, con le sue grotte sommerse e i cunicoli come la Grotta del Colombaccio, la Grotta della Corvina e la Grotta della Capreria…uno snorkeling indimenticabile!
Oasi Faunistica di Vendicari
Ci spostiamo nel sud della Sicilia, tra Noto e Pachino in provincia di Siracusa. 1.512 ettari, ecco la vastità dell’Oasi Faunistica di Vendicari. Al suo interno esiste un intero ecosistema caratterizzato da una vegetazione fitta che si spalanca sul mare cristallino. Le spiagge si tingono d’oro per poi tramutarsi in rocce a strapiombo colpite dalle onde. Sono tante le attività che si possono organizzare una volta giunti qui, dal trekking alle immersioni…attività alla portata di tutti, unica regola: gambe agili e zaino leggero. Il birdwatching è un must, dai capanni di osservazione si possono vedere fenicotteri, aironi e cicogne che sostano prima di raggiungere le mete migratorie definitive.
Riserva Naturale Orientata Cavagrande del Cassibile
Sui Monti Iblei, tra le province di Ragusa e Siracusa, si disegnano una serie di ‘fratture’ sull’altopiano. Le chiamano cave e sono il tratto distintivo di un’altra delle riserve naturali della Sicilia. Questi canyon rendono la Riserva naturale Cavagrande del Cassibile, una delle più maestose e suggestive. Era abitata già nel Paleolitico, nelle pareti, infatti, sono state scavate 8.000 tombe rupestri risalenti al X e IX secolo a.C. Qui domina la fauna mediterranea, inoltre l’area protetta ingloba un tratto di circa 10 chilometri del Cassibile, uno dei più importanti fiumi della Sicilia sud-orientale, che genera un orrido profondo oltre 250 metri.
Riserva Naturale Orientata di Capo Gallo
Non distante da Palermo si può apprezzare la Riserva Naturale Orientata di Capo Gallo, singolare per flora, fauna e conformazione geologica oltre che per il suo patrimonio archeologico. Il cuore di questo luogo sono le grotte che fungono da testimonianza degli eventi geologici che si sono susseguiti nel tempo e che aiutano a ricostruire la storia di quegli uomini che hanno vissuto lì già nel Paleolitico. Non resta che prendere nota delle principali: Grotta del Faro, Grotta del Buzzilino, e Grotta Regina.
Riserva Naturale Saline di Priolo
Ultima tappa del viaggio tra le riserve naturali della Sicilia è la Riserva Naturale Saline di Priolo, in provincia di Siracusa. Come suggerisce il nome, il territorio è quello che in passato ospitava le saline di priolo. Nel 2008 la riserva ha vinto il premio nazionale ‘Oasi più bella d’Italia’ della associazione di birdwarching EBN Italia ed è proprio nella possibilità di dedicarsi a questo svago che la rende speciale. Siamo infatti in un’area di sosta, nidificazione e svernamento per un elevato numero di specie di uccelli: in loco sono state osservate più della metà delle specie presenti in Sicilia e circa il 40% di quelle presenti in Italia.