Antonella Attili, una carriera con la Sicilia di sfondo
L’Oscar con ‘Nuovo Cinema Paradiso’, tantissimo teatro e poi ancora cinema e TV. La candidatura ai Nastri d’Argento per ‘Tolo Tolo’ di Checco Zalone e l’appuntamento quotidiano su Rai 1 con ‘Il Paradiso delle Signore’. Ecco Antonella Attili, attrice romana che porta la Sicilia in scena e nel cuore.
D: Una carriera lunghissima che vanta numerosi film, TV e tanto teatro. Quando ha iniziato a muovere i primi passi nel mondo dello spettacolo?
R: Ho una carriera molto eclettica. Nel 1982 lavoravo come comparsa in RAI, anche se iniziai presto con il teatro. Nel pubblico capitò anche ci fosse Giuseppe Tornatore, che prima di girare ‘Nuovo Cinema Paradiso’, venne a capire che attrice fossi. Sono passata dal teatro d’avanguardia a quello popolare, ma anche commerciale. Mi muovevo dagli spettacoli di nicchia a ‘L’anatra all’arancia’ con Lando Buzzanca, questa è stata sempre la mia caratteristica. Non mi sono mai legata a un genere. Ho fatto per lungo tempo la madre tragica del cinema italiano ma sono stata sdoganata come attrice comica. Il mio lato spiritoso è venuto fuori tardi, dopo che per anni sono stata considerata drammaticissima.
D: Ha citato Tornatore, una figura chiave nella sua vita. La sua carriera cinematografica inizia con un Premio Oscar, ovvero ‘Nuovo Cinema Paradiso’. Lei è la madre del piccolo Salvatore, com’è arrivato questo ruolo?
R: Questo ruolo è arrivato in un anno fortunato della mia vita, il 1988. Stavo lavorando in teatro e fu anno magico. Sapevo già che sarei dovuta andare in Sicilia per uno spettacolo teatrale, quando capitò che degli amici mi presentarono Tornatore a cena. Quando lui mi ha visto, disse che somigliavo molto a una sua zia e nonostante io fossi giovane, mi propose il provino per il ruolo della madre di Salvatore. Seguirono tanti provini, tentarono anche di farmi fare il ruolo da anziana poi fortunatamente affidato a Pupella Maggio.
D: Parliamo del suo nuovo volto comico. A proposito, non possiamo non menzionare ‘Tolo Tolo’ di Checco Zalone, nonostante sia sicuramente un film diverso dai suoi precedenti. Una pellicola che la ha portato una candidatura ai Nastri d’Argento. Com’è stata quest’esperienza?
R: Checco non è un regista di grandissima esperienza, non è Tornatore e si affida a uno staff molto competente. Ma ha un’intelligenza brillante, è intuitivo, ha una capacità unica sui ritmi comici. Lavorare con lui, e ancora di più averci a che fare nella vita è fantastico. È stato capace di fare un film diverso rispetto ai precedenti, ha rischiato e ha superato delle difficoltà enormi dimostrando di avere un carattere notevole. Nonostante non sia stato aiutato da nessuno in particolar modo è riuscito a portarlo a termine. Ho molta stima di lui, una bella scoperta umana.
D: Antonella Attili e il rapporto con la Sicilia. È iniziato con Tornatore e prosegue oggi con la signora Amato ne ‘Il Paradiso delle Signore – daily’ che è una perfetta siciliana. Qual è il suo legame con l’isola?
R: La Sicilia è una terra dove mi è capitato di tornare spesso, un po’ come la Puglia. Conosco molto bene i dialetti, mi piace studiarli e ho un buon orecchio. Molte persone sono addirittura convinte che io sia siciliana o pugliese, pochi sanno che sono romana. Sono stata in Sicilia tante volte in tournée, ho cari amici a Palermo e a Panarea dove da sempre vado ogni anno. Sono appena stata nel trapanese per girare una fiction. È un legame di bellezza, Palermo è una città che sento casa e tante sono le connessioni emotive con quest’isola.
D: Parliamo di Agnese Amato, il suo personaggio ne ‘Il Paradiso delle Signore – daily’. Nella prima stagione lei arriva a Milano con sua figlia Tina (Neva Leoni) presentandosi come classica signora di paese degli anni ’60 e adesso flirta con il suo collega, il milanesissimo signor Armando (Pietro Genuardi). Come si è evoluto il suo personaggio?
R: Ho contribuito molto alla sceneggiatura, gli autori non lo sanno ma io lavoro sui dialoghi, mi riscrivo le scene…faccio l’edizione del personaggio mettendo molto del mio. L’evoluzione di Agnese l’ho seguita da vicino, ho insistito ad esempio per cambiarne la pettinatura e il modo di vestirsi. Questa donna si ritrova a mandare avanti una famiglia da sola, è una matriarca ma investe anche su stessa, si emancipa. Mi piace interpretare questo personaggio. Anche nella vita, del resto le ripartenze sono affascinanti, più delle esistenze piatte e semplici.
D: Qual è una delle caratteristiche di questo ruolo? E com’è stato il rapporto con i giovani attori con cui condivide il set?
R: Non mi era mai capitato di vivere così a lungo con un personaggio. Con i ragazzi ho instaurato fin da subito un ottimo rapporto, c’è stato calore e affetto. Ho vissuto Agnese sulla mia pelle, ho sentito anche i miei figli scenici molto vicini e qualche volta mi sono permessa di riprenderli se percepivo che stavano dando meno di ciò che potevano. Li ho stimolati, istigandoli talvolta duramente e altre volte con grande entusiasmo in quanto penso mi siano capitati degli attori di talento. Era giusto chiedere di più!
D: ‘Il Paradiso delle Signore – daily’ peraltro si conferma un successo e anche gli ascolti lo premiano.
R: Non credevo fosse seguito anche da così tanti giovani. Gli anni che raccontiamo erano colmi di bellezza, con meno violenza e meno stress. Credo che il valore di questa serie sia il riportare il tutto a una dimensione umana che spesso nelle grandi serie TV di oggi si è persa per lasciare spazio a intrighi e situazioni morbose. Ne ‘Il Paradiso delle Signore’ siamo negli anni ’60, vi sono relazioni profonde. Prima che scoppi un sentimento passano tantissime puntate. Nei personaggi ci si può rivedere, inoltre essendo un daily andiamo di pari passo con la storia e riportiamo i fatti salienti che si sono verificati: la rivalità Coppi-Bartali, l’uomo sulla Luna, etc. Un modo di parlare semplice di certe tematiche che avvicina anche i ragazzi, è un qualcosa che ti rimane dentro. Emozioni e sentimenti importanti che vanno vissuti.
D: Antonella Attili e il cast, dai social traspare come sul set de ‘Il Paradiso delle Signore – daily’ si respiri un’aria di famiglia. È davvero così?
R: C’è una bella atmosfera, ci sono legami e non è così ovvio. A volte si può anche prendere parte a un progetto interessante ma avere a che fare con colleghi isterici o comunque persone che non creano armonia. Al ‘Paradiso delle Signore’ invece abbiamo grande amore e cura per ciò che facciamo, in tutti i reparti.
Il viaggio di Antonella Attili vi ha portato nell’affascinante mondo dello spettacolo. Sicilian Secrets, attraverso il blog vi racconta sempre nuove storie e se desiderate rimanere aggiornati sulle novità, leggere i prossimi articoli e le nostre interviste, seguiteci sulla pagina Facebook e su Instagram.