Parco Archeologico Paesaggistico di Catania: scopriamolo!
Incontriamo Gioconda Lamagna, l’archeologa etnea a capo del Parco Archeologico Paesaggistico di Catania: gentilezza e competenza.
Oltre la città barocca il Parco Archeologico Paesaggistico.
Catania: una città che rinasce da sempre dalle proprie ceneri come la mitica Fenice. Tanto che proprio sulla Porta Garibaldi della città appare il motto “Melior de cinere surgo“, “Rinasco dalla cenere più bella di prima”. Ben nove volte distrutta da eruzioni e terremoti ben nove volte è risorta con volontà e caparbietà. Lo splendido barocco è lo stile che ne condizionò la rinascita nei palazzi nobiliari e nelle chiese dopo l’ultimo terribile terremoto del 1693.
Ma sapevate che il centro storico di Catania tutelato dall’UNESCO come Patrimonio Mondiale dell’Umanità ha anche altri importantissimi reperti e siti? A tutela di questi è stato istituito proprio nell’estate del 2019 il Parco Archeologico e Paesaggistico di Catania e della Valle dell’Aci. Un istituto regionale che gestisce ai fini della fruizione e della promozione le aree archeologiche, i siti monumentali ed i musei di Catania e non solo…
Conosciamo meglio la direttrice Gioconda Lamagna.
Gioconda Lamagna dopo gli studi classici e di archeologia ha diretto numerosi musei e siti di prestigio in tutta la Sicilia. Dopo, tra gli altri, il museo archeologico Paolo Orsi di Siracusa e il museo Griffo e il Polo di Agrigento è approdata ai vertici del Parco etneo, ritornando quindi nella sua amata città. Occasione ghiotta per darvi delle preziose informazioni per una visita turistica che si unisce al piacere di rivedere una cara amica: perfetto!
Quali siti gestisce il Parco Archeologico Paesaggistico di Catania?
“Rientrano nel Parco i principali monumenti della Catania romana, perfettamente integrati nel tessuto del centro storico cittadino: il teatro e l’anfiteatro, le terme della Rotonda e dell’Indirizzo. Inoltre alcuni importanti edifici successivi al terremoto del 1693 come la Chiesa di San Francesco Borgia sulla via dei Crociferi dove si battezzò Vincenzo Bellini. Quindi la Casa del Vaccarini, nel cuore dell’antico quartiere della Civita e l’ex manifattura Tabacchi presto sede del Museo interdisciplinare di Catania. Poi la Casa Museo di Giovanni Verga, dimora dall’atmosfera borghese del secolo scorso con gli arredi, i libri, gli oggetti personali del grande scrittore verista.
Fuori Catania appartengono al Parco sul versante ionico della provincia la grande area archeologica e naturalistica di S. Venera al Pozzo sede delle terme romane nei pressi di Acicatena. Ed inoltre i resti del tempietto di età romano imperiale di Capomulini e la basilica paleocristiana della Nunziatella di Mascali.”
Quindi la competenza del Parco si estende ben oltre la città?
“Certo! Sul versante del calatino segnalo un’altra vasta area archeologica, quella di Palikè, nei pressi di Mineo. Tale luogo abitato fin dalla preistoria nel VI-V secolo a.C. ospitò il più importante santuario della popolazione sicula dedicato ai mitici fratelli Palici figli di Zeus e della ninfa Talea. E ancora nella vicina Militello in Val di Catania la Chiesa di Santa Maria la Vetere, parzialmente distrutta dal terremoto del 1693, che documenta importanti fasi tardo-antiche e normanne.
Importanti siti sono gestiti dal Parco anche nei territori della Valle del Simeto, lungo le pendici sud-occidentali dell’Etna. Si tratta delle due torri medievali di Paternò e Adrano, quest’ultima sede del Museo regionale Saro Franco con collezioni archeologiche e beni di interesse storico-artistico, etno-antropologico e bibliografico. Ed ancora l’Area archeologica delle Mura Dionigiane di Adrano in cui è possibile visitare una parte delle antiche fortificazioni della città greca di Adranon.
Ricordo inoltre il grande Museo Regionale della Ceramica di Caltagirone che per bellezza e importanza dei reperti è secondo solo al Museo di Faenza. Ed oltre la provincia di Catania infine il ricco Museo archeologico di Centuripe in territorio di Enna e le importanti testimonianze di età romana del suo territorio.”
Ad un turista che vuole saperne di più cosa suggerisci?
“Oltre alle innumerevoli pubblicazioni esistenti che approfondiscono singoli siti o musei o collezioni può essere interessante consultare il nostro sito ufficiale. Oltre ad informazioni generali possono liberamente essere sfogliati dei FlipBook a tema molto interessanti e visualizzati dei video. Inoltre nella sezione “Percorsi” vengono illustrati molti dei siti con informazioni storiche e orari di fruizione e costi dei biglietti. Per essere aggiornati su eventi, mostre ed ancora basta andare alla nostra pagina Facebook.”
Tu che conosci così profondamente e ami la Sicilia cosa consigli di vedere?
“Certamente per un primo contatto tutti i luoghi simbolo come Palermo, Agrigento, Siracusa, Catania, Taormina vanno obiettivamente considerati. Chi vuole veramente “capire” l’essenza di questa terra deve conoscerne anche gli aspetti archeologici e storici. Ad esempio i siti archeologici e monumentali del Parco Archeologico e Paesaggistico di Catania, in passato forse ritenuti “minori” rispetto ai primi, sono in realtà luoghi di grande fascino. Alla loro visita unirei quella al “bene culturale” unico nel suo genere che solo Catania possiede: l’Etna, dal 2013 giustamente iscritta nel Patrimonio Unesco. In definitiva un soggiorno nella nostra provincia tra archeologia, architettura, natura e mare vale sicuramente il viaggio!”
Sei sempre molto piena di energia… cosa ti piace di più del tuo lavoro?
“Premetto che io sono tra quelle persone che hanno avuto la fortuna di fare il lavoro che sognavano di fare. Certo non è sempre semplice e gestire un Istituto così grande non ti consente di dedicarti esclusivamente all’archeologia, dovendo impegnare molto tempo alla conduzione delle pratiche amministrative. Ma affacciarsi ogni tanto dalla finestra della mia stanza d’ufficio e vedere la splendida cavea del Teatro antico di Catania, ripaga di ogni fatica.” Assolutamente d’accordo… essere immersi nella storia e nell’arte è una delle ricette per la felicità! Un grazie per le informazioni, i consigli, l’uso delle foto e del video Ibam tratte dal sito del Parco e un augurio di proseguire così!
Chi ha piacere di approfondire questi argomenti può leggere in questo blog Siti Archeologici in Sicilia I e Siti Archeologici in Sicilia II mentre se avete bisogno di organizzare il vostro viaggio nell’isola… niente di più semplice… le tante possibilità di Dimensione Sicilia vi aspettano.
A presto!
Saverio Garufi