Laura Giordani, recitare…oltre i limiti e i confini

Laura GiordaniLaura Giordani, attrice, cantante e regista catanese, inizia il suo percorso da attrice nel 1993 quando frequenta la Scuola di Avviamento al Teatro ‘Umberto Spadaro’ del Teatro Stabile di Catania. Si diploma nel 1996, anno in cui debutta prendendo parte al musical di Tony Cucchiara ‘La Baronessa di Carini’ con la regia di Angelo Tosto. Da lì, una carriera ricca di partecipazioni in teatro, al cinema e in TV. Sicilian Secrets l’ha intervistata.

D: Una carriera poliedrica: in che modo hai capito che avresti voluto diventare attrice?

R: Bisogna partire da molto lontano, ben quarant’anni fa! Avevo nove anni quando decisi di fare questo mestiere: ‘Mamma, papà, da grande farò l’attrice!’, e loro appoggiarono questa mia scelta, nonostante le difficoltà di questo lavoro. E così, poco meno che ventenne, feci il provino per la scuola di Avviamento al teatro dello Stabile di Catania, e da li cominciò il mio percorso.

D: Teatro, cinema, tv: in quale di queste ‘arene’ preferisci esprimere il tuo talento?

R: Devo ammettere che innanzi a questa domanda mi trovo sempre spiazzata: sono dei bellissimi ‘luoghi’ dove mettere in mostra le proprie abilità ma anche le proprie debolezze. È anche vero che col teatro non mi fermo mai, sono in continuo movimento e le soddisfazioni sono più quotidiane, ecco, mettiamola così! Ma è assodato che si provano emozioni assolutamente diverse!

Laura Giordani
Laura Giordani

D: Hai recitato al Teatro Greco di Siracusa che per molti attori e soprattutto per molti attori siciliani rappresenta un sogno, un traguardo. Cosa ci puoi raccontare della tua esperienza?

R: L’esperienza del Teatro Greco la auguro a tutte le colleghe e i colleghi, è un bagno di bellezza, è un mettere alla prova la propria resistenza, tensione, attenzione fisica e psichica…è arrivare dritti al cuore di migliaia di spettatori ogni sera, per settimane. Anche dal punto di vista del cast degli attori, si conoscono tante persone da tutto il mondo, realtà diverse e ricchissime, si creano preziosi scambi, e si lavora molto in vari ambiti: vocale e recitativo, un bellissimo ed emozionante banco di prova, decisamente!

D: Laura Giordani e la Sicilia: qual è il tuo legame con l’isola? E come porti in scena la tua ‘sicilianità’?

R: Controverso. È un legame controverso, a tratti violento, perché la Sicilia, che è terra di straordinaria bellezza-ricchezza-storia-cultura, è ancora a oggi dominata da coloro che vogliono tenerla sotto controllo, dal punto di vista geopolitico, sociale, ecc., e chi ne fa le spese siamo coloro che non riusciamo o stentiamo a emergere, a meno che non andiamo via, lontano, dove ancora talento e merito sono un valore aggiunto. Mentre in trinacria vige ancora la frase: ‘Tu a cui apparteni???’ ed è profondamente inutile fingere che non sia così. È una lotta quotidiana. E questo, in scena, me lo porto sempre, volente o nolente, si evince dai miei occhi. Com’è che si dice? Gli occhi sono lo specchio dell’anima. Ecco.

Laura Giordani

D: Dopo averti apprezzata con ‘Le sorelle Macaluso’ di Emma Dante, di recente ti abbiamo vista al cinema con ‘La Stranezza’ al fianco di Servillo, e Ficarra & Picone. Puoi raccontarci qualche curiosità dal set?

R: Intanto ci tengo a dire che è stata un’esperienza magnifica, dalla troupe, al cast, alla regia, sono stati giorni di incessante lavoro, stancante davvero, ma bellissimo, e sempre col sorriso sulle labbra, in mezzo a grandi professionisti, a partire da Ficarra & Picone a proseguire con tutti noi, attrici e attori del ‘teatrino dei filodrammatici’. Un aneddoto tra tutti è il seguente: in una pausa, dove i tecnici cambiavano il set, la collega seduta al mio fianco ha un sussulto, mi da una gomitata al braccio e mi dice: “Oh mio Dio, ma è uguale, guarda in fondo alla platea!!!” e guardando in fondo alla platea appare Pirandello, cioè Servillo… che era proprio uguale a Pirandello, però… insomma pareva iddu, preciso preciso, in carne e ossa!!! Ci siamo un po’ impressionate, vah!

D: Professionalmente parlando, quale ritieni sia a oggi una sfida vinta? 

R: Assolutamente Katia, nel film ‘Le sorelle Macaluso’ di Emma Dante, poiché è un personaggio molto diverso da me, e come ben si sa noi attrici (e attori) scaviamo sempre a fondo delle nostre vite ed esperienze per ispirarci e avvicinarci al personaggio che dobbiamo interpretare, ma davvero stavolta non trovavo appigli. È stato un lavoro straordinario, Emma ci ha aiutate moltissimo, e non la ringrazierò mai abbastanza per questa straordinaria opportunità di crescita, personale e professionale.

Laura Giordani

D: Laura Giordani nel ruolo di…c’è un personaggio che ti piacerebbe interpretare? 

R: Devo dire che sono molto fortunata, ho ricoperto un’infinità di ruoli diversi tra loro nella mia carriera (ventisei anni circa!), ma in effetti, riflettendoci, me ne manca qualcuno. Non saprei, magari il ruolo di una madre, sarebbe un altro bel banco di prova, dato che non ho figli, mi dovrei impegnare molto, che poi è il lavoro più bello e importante, quello ‘a tavolino’ col regista e i colleghi, quello delle discussioni, delle chiacchierate sui personaggi, sui perché sono lì, in quel momento, in quel luogo, perché si comportano in quel modo, sul loro passato e  il loro futuro.

D: Quali sono i progetti futuri…e perché no i sogni professionali ancora nel cassetto?

R: Progetti futuri… in corso la scrittura del mio prossimo spettacolo, di cui non anticipo nulla, per molte ragioni. Sarà la mia quinta produzione, ho scoperto anni fa l’importanza di darmi delle opportunità e del portare in scena tematiche sociali su cui poi confrontarsi e dibattere col pubblico: ‘Sei personaggi in cerca di…’, ‘Rosa, la cantatrice del Sud’, ‘Sud’dui’, ‘Donne’, ‘Plurale universale’, trattano tutte tematiche totalmente diverse, spettacoli di prosa e musicali, tra il grottesco e il drammatico, su cui riflettere e da portare in luoghi anche non-convenzionali. Sono del pensiero che il teatro spingerlo pure fuori dalle mura di un teatro, è importante recitare in luoghi e spazi che siano ‘altri’. Sogni professionali, invece, ne ho a iosa: fare ancora tournée teatrali in giro per l’Italia, mi piacerebbe lavorare in un film francese, andare oltreoceano, fare tutto ciò che ancora non ho fatto, e continuare a crescere, a imparare, a superare limiti e confini.

Laura Giordani ci ha portato in viaggio nel favoloso mondo della recitazione. Sicilian Secrets, attraverso il blog vi racconta sempre nuove storie e se desiderate rimanere aggiornati sulle novità, leggere i prossimi articoli e le nostre interviste, seguiteci sulla pagina Facebook e su Instagram.
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