Epifania in Sicilia tra curiosità e tradizione
L’Epifania tutte le feste si porta via! Recita così un celebre modo di dire. È l’ultimo ‘rosso’ sul calendario dopo Natale e Capodanno, e tante sono le tradizioni legate al 6 gennaio. Anche in Sicilia, il giorno della Befana ha le sue regole. Pronti a scoprirle con Sicilian Secrets?
L’Epifania è un giorno tra Sacro e Profano. Il suo significato religioso è associato ai Re Magi, che seguendo la stella cometa giunsero alla capanna di Gesù bambino, ma secondo i riti pagani, protagonista indiscussa del 6 gennaio è la Befana. Questa vecchina, porta i regali ai bambini buoni e tanto carbone a chi si è comportato male…la sua simbologia è altresì legata all’anno ‘vecchio’ che viene salutato per lasciare spazio a quello appena cominciato. L’Epifania in Sicilia è un vero e proprio evento che trova le sue radici tra storia e leggende, mescolandosi alle credenze popolari. Un momento quasi magico in cui ricordare quello che viene tramandato come l’incontro tra i Re Magi e la Befana.
Sapevate che c’è un racconto secondo il quale sacro e profano si incontrano in un’unica narrazione?
Si dice che mentre i Magi viaggiavano verso Betlemme, bussarono a una porta per chiedere indicazioni. Ad aprire loro fu una signora molto anziana che non avendo realizzato cosa chiedessero quegli uomini, non fu capace di aiutarli. I Re Magi invitarono la donna a unirsi a loro per proseguire il tragitto insieme alla ricerca del Salvatore, ma lei rifiutò. Di quel ‘no’ se ne pentì presto tanto da decidere di mettersi in cerca di quei tre sconosciuti, seppur senza successo. Da allora, pare che ogni notte tra il 5 e il 6 gennaio la Befana vaghi per le strade in cerca del Bambinello, e che pertanto lascia un dono a ogni piccolo amico incontrato sperando appunto che sia il Messia.
Epifania in Sicilia: nei dintorni di Palermo
In Sicilia l’Epifania viene festeggiata in modi diversi. Specialmente in alcune località dell’isola vi sono delle usanze quanto mai tipiche e curiose che vale la pena approfondire.
Nei dintorni di Palermo, specialmente nei paesi di popolazione di origine albanese come Piana degli Albanesi e Mezzojuso, il 6 gennaio si articola tra cerimonie religiose in chiesa e rappresentazioni in piazza in cui viene messo in scena il battesimo di Gesù. Solitamente il celebrante prende una croce, la immerge per tre volte in una vasca e contestualmente all’ultima benedizione viene liberata una colomba che, con il suo volo ricorda la discesa dello Spirito Santo.
Restando in provincia di Palermo, precisamente a Gratteri, la Befana arriva in anticipo. Qui, infatti, l’Epifania si celebra il 31 dicembre ed è in questa occasione che il piccolo centro delle Madonie si accende con una gioiosa kermesse folkloristica. La ‘Vecchia’, che secondo la tradizione si dice abiti dentro la Grotta Grattara (situata nel monte di fronte l’abitato), sale in dorso a un asinello avvolta in un lenzuolo bianco e si dirige verso il paese. Cosa fa durante il tragitto? Regala dolcetti e regali, tra cui i celebri ‘turtigliuna’, ossia delle prelibatezze della zona a base di frutta secca, noci, mandorle e nocciole!
Epifania in Sicilia: tra Messina e Caltanissetta
L’Epifania è molto sentita anche in altre zone della Sicilia. A Mussomeli, in provincia di Caltanissetta, l’atmosfera è fortemente religiosa in quanto viene rappresentato l’arrivo dei Re Magi con anche una processione in cui tra le vie viene condotto proprio Gesù Bambino.
A Messina, infine, nel quartiere Bordonaro si gioca! I cittadini creano ‘u pagghiaru’, una sorta di albero della cuccagna in chiave natalizia sulla cui cima si erge una croce di 2 metri decorata con nastri, frutta, pane e altre leccornie. Dopo la messa dell’Epifania, la sera del 6 gennaio 14 partecipanti si contendono il premio! In chiusura dei festeggiamenti tradizionali, viene realizzata una pantomima intitolata ‘U’ cavadduzzu e l’omu sabbaggiu’, durante la quale due maschere portano sul palco la lotta tra l’uomo e la natura con i suoi pericoli.
Consigli in cucina
Cosa si cucina per l’Epifania? In occasione di questa ricorrenza, anche il palato vuole essere soddisfatto. Secondo la tradizione siciliana, il menù perfetto di apre con un risotto, meglio se al radicchio o con arancia e gamberetti. A seguire, il secondo può essere di pesce, e quindi servendo in tavola il baccalà, o vegetariano con il Canazzo. In ultimo, a spopolare sono i dolci: non possono mancare i buccellati, i biscotti di pasta frolla e ancora frutta secca, candita e il torrone di mandorla. Un ottimo modo ricco di sapori per salutare, ancora una volta, il periodo delle feste e ripartire con tanta energia verso un nuovo anno.