Gaetano Barbarotto, quella passione per il mare che diventa arte

Gaetano Barbarotto, in arte Gaba, è un artista palermitano che sin da bambino ha manifestato passione nell’arte del disegno e della pittura. Si diploma presso le Belle Arti di Palermo e dopo un’esperienza nello studio del pittore Guido Quadrio, si trasferisce a Milano e inserendosi nel mondo di Brera, dove conosce altri Maestri tra cui Giuseppe Migneco, Ernesto Treccani, Mario Bardi ed Enzo Migneco in arte Togo.
Nel 2019 torna a vivere stabilmente nella propria città natale, dove riprende frequenti contatti con molti amici artisti siciliani e riscopre i colori e la forza impetuosa della propria terra. Il mare e il suo desiderio di raccontarne quel fascino fatto di onde e salsedine diventano centrali nella sua produzione. Sicilian Secrets l’ha intervistato.

Gaetano Barbarotto
Gaetano Barbarotto

D: Com’è iniziato il suo percorso nel mondo dell’arte? 

R: Il mio percorso inizia alla tenera età di 7 anni, quando i miei genitori si accorsero che ero riuscito a copiare perfettamente la raffigurazione di un affresco di Giotto in cui comparivano San Francesco con gli animali. Da quel momento capirono che il mio indirizzo era quello artistico, così frequentai l’Accademia di Belle Arti diplomandomi come Maestro d’Arte in Arti metalliche, sbalzo, oreficeria e scultura. Ho poi continuato il biennio completando gli studi di pittura e passando successivamente in architettura. Il mio trasferimento a Milano mi ha dato modo di entrare nel mondo artistico di Brera.

D: Qual è il fil rouge che lega Gaetano Barbarotto, le sue opere e la Sicilia? 

R: Io amo la mia Sicilia, tutta! L’amore con la mia terra è sviscerato e la cosa più bella che abbia fatto è stata ritornare a Palermo dopo 43 anni. Adesso vivo e lavoro qui, il legame che mi connette di più con la Sicilia è il ‘mare’. Si tratta di un tema che ho interpretato sia sotto il profilo ecologico affrontando la questione dell’inquinamento degli oceani, sia come elemento fondamentale di vita. Immergersi in queste acque può fare intravedere un panorama stupefacente donatoci dalla natura, un infinito mondo sommerso fatto di forme, luci e colori alle quali ho dedicato una serie di opere dal titolo ‘Meraviglie del mare’.

Gaetano Barbarotto
Meraviglie del mare

D: Ci sono dei luoghi dell’isola da cui trae ispirazione? 

R: Sì, c’è un luogo vicino casa che per me è magico. Ho iniziato a frequentarlo durante la pandemia, ricordo che ogni giorno, nel tardo pomeriggio, mi sedevo sulla spiaggia e guardando l’orizzonte mi è venuta l’ispirazione per le ‘Meraviglie del mare’! Opere materiche di formato quadrato di media grandezza che raffigurano lo scenario di un mondo sommerso dove regnano pesci, coralli e alghe, creati per fare emergere luci e colori che vivono nei fondali dei mari della Sicilia.

D: Tra le sue opere ce n’è una alla quale è particolarmente affezionato?

R: Sono molto legato a un quadro esposto in occasione della Biennale d’Arte Contemporanea del Sacro BIAS 2020 presso la Galleria del Loggiato di San Bartolomeo di Palermo. È un’opera che raffigura un bambino che gioca con un filo spinato dal titolo ‘Giochi proibiti’…ma sia io sia mia moglie, per via del viso birichino del protagonista, la chiamiamo ‘Birillo’. Quest’opera ha un carattere sociale, parla dello sfruttamento dei minori, in particolare dei bambini-soldato usati per la guerra e adoperati come oggetto per il mondo della pedofilia, dramma da me raffigurato già in altre occasioni.

Giochi Proibiti (Birillo)

D: Quali sono i soggetti che più di frequente ritroviamo nella produzione artistica di Gaetano Barbarotto? 

R: Sono tutti soggetti e paesaggi del mondo sottomarino, una passione che profuma di salsedine e di vento, di sferzate d’onda e fascino per questa vita nascosta e al contempo immensa.

D: C’è un artista che considera un modello? 

R: C’è sempre una persona che per noi diventa un punto di riferimento, per me è il mio caro amico Enzo Migneco in arte Togo. In lui ho sempre visto un modello di artista indescrivibile che apprezzo per i consigli ricevuti, ma soprattutto per la sua generosità e correttezza professionale.

Gaetano Barbarotto
Meraviglie del mare

D: Durante l’estate ha allestito una sua mostra a Cefalù, ci sono altri progetti in ballo per il prossimo futuro? 

R: Quest’estate, grazie al Sindaco di Cefalù Daniele Tumminello e gli Assessori Francesca Mancinelli e Tony Franco, ho avuto l’opportunità di esporre all’Ottagono di Santa Caterina di Piazza Duomo. Ho presentato la personale ‘Meraviglie del mare’, mostra che ha avuto un notevole successo sia di critica, media e visitatori. La mostra è itinerante, nel settembre 2021 era stata organizzata presso la Real Fonderia alla Cala, a Palermo e a novembre sarà ospitata al Museo ‘Polo del 900’ in Piazza Castello a Torino. Nella primavera 2023 la stessa approderà alla Galleria del Centro dell’Incisione Naviglio Grande di Milano, ma un altro progetto – nuovo e diverso – è già in cantiere e arriverà a sorpresa nel 2024.

Gaetano Barbarotto ci ha portato in viaggio nella bellezza del mare dipinta sulla tela. Sicilian Secrets, attraverso il blog vi racconta sempre nuove storie e se desiderate rimanere aggiornati sulle novità, leggere i prossimi articoli e le nostre interviste, seguiteci sulla pagina Facebook e su Instagram.
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