Targa Florio, la leggenda siciliana dell’automobilismo

Targa FlorioLa storia della Sicilia passa anche attraverso lo sport. Una leggenda, quella della Targa Florio, nasce per caso a Parigi da un’idea del palermitano Vincenzo Florio. Era il 1883 quando ‘u Cavaleruzzu’ (così era soprannominato) si trovò tra le mani un foglio di carta e, durante una chiacchierata con direttore della rivista francese ‘L’Auto’ ossia il suo amico Henri Desgrange, ne immaginò il tracciato. Accendiamo i motori, ingraniamo la marcia e partiamo…con Sicilian Secrets.

Continuate la mia opera perché l’ho creata per sfidare il tempo.

– Vincenzo Florio

Cerda, Caltavuturo, Petralia, Geraci, Castelbuono, Isnello, Collesano e Campofelice, inizia su questo percorso il mito della Targa Florio. Non distante da Palermo, questa celebre corsa si sviluppava su poco meno di 147 chilometri. Si è disputata 61 volte dal 1906 al 1977 vedendo proprio le strade siciliano più tortuose, quelle tra le Madonie, come protagoniste: un tracciato non semplice, riuscire a completarlo era da veri eroi e per le case automobilistiche rappresentava un’opportunità per mettere in mostra le proprie creazioni e pubblicizzarle.

Targa Florio
Targa Florio (Credits: palermopost.it)

Gli anni d’oro della Targa Florio sono stati il 1955 e poi quelli dal 1958 al 1973 quando la gara entrò a far parte di quelle titolate ai fini dei Campionati Internazionali o Mondiali riservati alle vetture Sport o Gran Turismo. In quel periodo nomi celebri sia di case costruttrici sia di piloti fecero il loro esordio in Sicilia. Il tramonto di tale manifestazione avvenne dopo l’edizione del 1973 in seguito a una sequela di gravi incidenti. Il circuito madonita iniziò a dimostrarsi inadatto per le nuove vetture, ormai divenute sempre più potenti. Fu così, che la Targa Florio venne estromessa dal circuito delle prove di livello internazionale.

Nomi e destino della Targa Florio

Tra i nomi altisonanti che hanno gareggiato in Sicilia sul circuito della Targa Florio si annoverano Alberto Ascari, Enzo Ferrari, Tazio Nuvolari e moltissimi altri. La gara fu un trionfo per Vincenzo Florio e per la Sicilia, il cui successo si diffuse presto in tutta Europa. Dal 1978 la competizione venne mutata in un rally che continuò a portare lo stesso nome, si mantenne inoltre la numerazione, tanto che nel 2016 si è corso e festeggiato il 100° Rally Targa Florio. Oggi, gli appassionati di automobilismo possono recarsi sull’isola e visitare il Museo Targa Florio di Collesano, in provincia di Palermo. Ci si può perdere tra fotografie, trofei, auto storiche, libri, tute di piloti e tantissimi altri cimeli. E se questo non bastasse, esistono anche delle collezioni private trasformate in musei a Termini Imerese, a Cerda e a Campofelice di Roccella.

Targa Florio (Credits: targaflorio.info)

Le donne della Targa Florio

La Targa Florio può vantare tra i partecipanti perfino delle donne…un qualcosa di davvero sorprendente se si pensa ai primi del Novecento. La prima ad apparire durante le corse in veste di meccanico fu Madame le Blon, che nel 1906 affiancò suo marito Hubert. Fu soltanto negli anni ’20 che Maria Antonietta Avanzo, Margò Einsiedel ed Elisabeth Junek fecero la loro comparsa come piloti, e poi – nel dopoguerra – Ada Pace, Isabella Taruffi, Elisa Angelini Rota, Susanna Baumann, Piera Bertoletti, Eloisa Segafredo, Anna Vasaturo, Anna Maria Peduzzi e Maria Teresa de Filippis. Tante altre donne al volante si videro negli anni ’70 ma l’unica a conquistare dei risultati importanti fu soltanto Ada Pace. La torinese gareggiò dal 1957 al 1963 con Alfa Romeo, Osca e Abarth-Simca e nel 1960 non soltanto vinse nella propria categoria (1100 Sport) ma arrivò anche 11° nella classifica assoluta.

1974, Cerda (Credits: magazine.leviedeitesori.com)
Vi è piaciuto sfrecciare sull’iconico circuito della Targa Florio e conoscere le curiosità di questo mito made in Sicily? Scoprite i tour di Dimensione Sicilia e continuate a seguire Sicilian Secrets, dagli articoli sul blog alle interviste, senza dimenticare le novità sulla pagina Facebook e su Instagram. Stay tuned!
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