Giovanni Palmeri, tra storie e fumetti
Palermitano, classe 1998, fumettista e illustratore. È l’identikit di Giovanni Palmeri, in arte Dorik, che fresco di laurea all’Accademia di Belle arti di Palermo e la partecipazione all’ottavo simposio d’arte di Cefalù, sogna già in grande. Sicilian Secrets l’ha intervistato.
D: Come ti sei avvicinato all’arte del fumetto?
R: Ho amato disegnare fin da piccolo, quando riempivo diari e libri di scuola con omini che correvano di qua e di là. Inoltre, mi sono sempre piaciuti i cartoni animati e i film di supereroi. Non ho mai pensato però al fumetto e all’illustrazione come a un lavoro, almeno fino alla terza media. Organizzavano i soliti orientamenti per scegliere il liceo da frequentare e lì ho incontrato un professore che mi spiegò che i disegni possono essere un lavoro. Perciò mi iscrissi al liceo artistico e dopo di che all’università nel corso di Fumetto e Illustrazione.
D: C’è un disegnatore al quale ti ispiri?
R: Parecchio tempo fa mi ispiravo molto ad Alessandro Barbucci, noto fumettista, specialmente per imparare ad animare e a stilizzare l’anatomia del personaggio. Dopo però mi hanno fatto notare che non ero altro che una copia di Barbucci come tanti altri. Fu allora che capii che dovevo lavorare sul mio stile di disegno, così conobbi Richardhtt, Fraffrog, Rossdraw e Vivziepop da cui prendo spunto.
D: Quali tecniche utilizzi per le tue creazioni?
R: Se si parla di tecniche artistiche, per lo più mi avvalgo digitale senza però abbandonare il tradizionale. Se si parla invece di tecniche lavorative, allora parto dalla classica bozza – o schizzo – dove vengono decisi la composizione, le forme, ecc. Poi passo alla pulizia del disegno, dove si ridisegna sopra la bozza definendola. Infine, la colorazione. Generalmente si procede in questa maniera ma il processo può variare a seconda di ciò che si sta realizzando.
D: Guardando al domani, in che contesto lavorativo vorresti inserirti?
R: Mi piacerebbe lavorare come illustratore per libri di infanzia. Oppure creare un fumetto tutto mio. Non escludo nulla.
D: Tra i personaggi che hai creato disegnando, qual è il tuo preferito?
R: Questa è una domanda interessante. Alcuni sono personaggi per cui provo molto affetto perché provengono dalla mia infanzia. Ad altri, invece, ho dato vita da adulto ma voglio loro un gran bene in egual maniera. Ti racconto un aneddoto: il mio alter ego, Il Dorik, indossa sempre una maschera, non si è mai visto in faccia e il suo nome è al contrario.
D: Da dove nasce il nome della tua pagina Instagram artof_dorik?
R: Il nome della mia pagina Instagram nasce al liceo. In quel periodo, non so per quale motivo, andavano molto di molto di moda le tag sui muri. Quindi tutti noi ci siamo messi a creare i nostri nomi d’arte. Il mio era orribile e banale. Mi ero scelto ‘Draws’, ma poi capì che una tag non è altro che un altro nome che si dà a se stessi, così mi ricordai dell’alter ego di Giovanni Palmeri. All’inizio volevo utilizzare il nome messo nel verso corretto ma decisi di usare quello contrario. Quindi Dorik.
D: Quali sono i progetti in corso e futuri che portano la tua firma?
R: Sto progettando una vera e propria storia, irriverente, un processo a un personaggio molto importante…quasi da scomunica! Stay tuned…
Giovanni Palmeri ci ha fatto fantasticare portandoci nel mondo dei suoi personaggi a fumetti. Sicilian Secrets, attraverso il blog vi racconta sempre nuove storie e se desiderate rimanere aggiornati sulle novità, leggere i prossimi articoli e le nostre interviste, seguiteci sulla pagina Facebook e su Instagram.