Von Gloeden e Taormina: la nascita di un mito.

foto di Von Gloeden

Il barone e fotografo Wilhelm von Gloeden con le sue opere fece nascere in tutta Europa il desiderio di una nuova meta: Taormina!

Von Gloeden: quando la storia e chi era.

Siamo circa all’ultimo ventennio del 1800 in una Sicilia che soffriva per la cosiddetta riunificazione d’Italia. Il nuovo regno sotto la dinastia di casa Savoia avendo inserito nuove tasse e balzelli aveva di fatto peggiorato la situazione economica delle classi più deboli. Il Mezzogiorno intero così iniziava l’amara avventura dell’emigrazione: le nuove generazioni partivano con valigie di cartone e sognavano l’America.

Ritratto di una famiglia di contadini siciliani a Taormina.
Ritratto di una famiglia di contadini siciliani a Taormina.

Taormina in quel periodo era un paese poco abitato con bellissimi paesaggi e pittoreschi personaggi ma nascondeva una situazione drammatica. Era povera anzi poverissima con i monumenti abbandonati, le strade polverose, la gente analfabeta. In questo contesto Wilhelm approda nel 1878 a soli 22 anni per restarci sino alla sua morte avvenuta nel 1931.

Il barone e fotografo Wilhelm von Gloeden fece nascere il mito Taormina.
Il barone e fotografo Wilhelm von Gloeden.

Wilhelm von Gloeden di piccola nobiltà tedesca nacque in un castello vicino Wismar e studiò l’arte della pittura al collegio di Weimar. Ammalatosi di tubercolosi decise di curarsi in un clima più caldo e scelse il sud Italia. A Taormina comprò una villa con giardino di fronte all’ex Convento di San Domenico e prima dipinse ma poi scoprì la sua vera passione: la fotografia. Continuò comunque per tutta la vita a viaggiare per frequentare la vita culturale delle capitali e trasformò la sua casa in atelier fotografico che divenne riferimento per artisti e scrittori europei.

La villa e atelier fotografico di Von Gloeden.
La villa e atelier fotografico di Von Gloeden.

Nella biografia romanzata di Von Gloeden lo scrittore Roger Peyrefitte fa pronunciare al barone queste parole. «Tutta la storia dell’Italia, della Sicilia e della Grecia, in una parola del mondo mediterraneo, si riassumeva a Taormina. L’animo vi trovava ogni appagamento non meno dei sensi, perché la bellezza delle sue creature era ben degna di quella delle cose e dei ricordi. Un universo adatto a me e che poteva diventare completamente mio: io avevo raggiunto il mio ideale, mi trovavo sull’Acropoli della bellezza. Non si trattava più di dipingere, ma di essere felici, di eternare una beatitudine e non dei colori. Ormai la mia decisione era presa: a Taormina volevo vivere e morire».

Taormina: l’Acropoli della bellezza per Von Gloeden.

La Sicilia romantica e idealizzata è quella che Von Gloeden compone nelle sue immagini. E lo fa assecondando le suggestioni dei grandi artisti e letterati che hanno percorso il Grand Tour. Ricerca i riflessi dell’antichità nella vita quotidiana, nei tipi umani e nella natura trasfigurando fotograficamente la realtà dei corpi, degli oggetti e persino dei paesaggi. Crea così per i popoli nordici una visione mitica della mediterraneità che concentra in Taormina: vita che diventa teatro e teatro della vita.

Il teatro antico di Taormina con uno scorcio del vulcano Etna.
Il teatro antico di Taormina con uno scorcio del vulcano Etna.

Wilhelm sviluppa via via una qualità tecnica, una ossessione dei dettagli, un nitore classico che lo caratterizzeranno per sempre. A cavallo tra i due secoli, da una diffusione limitata a una ristretta cerchia di amatori le sue opere raggiungono notorietà internazionale. Le vedute paesaggistiche reali e i tipi siciliani tradizionali si alternano ai personaggi vestiti all’antica o meglio nudi ripresi en plein air.

Le sue foto divennero "immagini per il turismo".
Le sue foto divennero “immagini per il turismo”.

Le opere vengono esposte in importanti rassegne fotografiche, distribuite come cartoline, pubblicate su riviste specializzate sino al “The National Geographic Magazine”. Dai primi anni Novanta dell’Ottocento l’artista ottiene diversi riconoscimenti ufficiali che lo faranno conoscere ovunque. Di certo le immagini voyeuristiche dei giovani corpi spesso nudi o appena coperti da veli sullo sfondo dell’Etna o al teatro antico di Taormina riempiranno gli album proibiti di mezza Europa.

Nascita del turismo e del mito Taormina.

Le fotografie di Von Gloeden portarono in breve tempo Taormina al centro dell’interesse di poeti, artisti, scrittori, aristocratici e benestanti di tutta Europa: era nato il mito. Grazie alle cartoline illustrate, vere e proprie “immagini per il turismo”, innumerevoli personaggi la scelsero come destinazione per i propri viaggi di lavoro, di svago e perché no… come meta sessuale. Citiamo solo l’eccentrico scrittore Oscar Wilde, Friedrich Alfred Krupp influente industriale detto “il re dei cannoni”, il famosissimo compositore Richard Strauss. Wilhelm incontrò a Taormina anche il Premio Nobel per la Letteratura Anatole France, la celebre attrice Eleonora Duse, musa di Gabriele d’Annunzio, e persino il Kaieser Guglielmo II.

Alcune immagini riempirono gli album proibiti di mezza Europa.
Alcune immagini riempirono gli album proibiti di mezza Europa.

Da prima i Taorminesi non avevano nutrito grande simpatia per questo barone “straniero” che fotografava creando strani set e spogliando bei ragazzi. Però via via seppero che pagava bene i suoi modelli, dava lavoro agli operai nella sua villa ed era molto generoso. Di lì a poco Von Gloeden venne considerato “a posto” e trattato come un caro amico, forse un po’ strano e con qualche “vizietto”… ma chi non ne ha? Stesso trattamento venne poi riservato agli altri “stranieri” benestanti e… generosi.

Wilhelm non ritrasse solo la mitizzazione di una Sicilia nostalgica dell’antica Grecia, ma mostrò la vita delle strade e i mestieri del popolo. Per questo è considerato il padre della moderna arte dell’immagine tanto che le sue foto, oggi in parte conservate presso gli archivi Alinari, hanno influenzato artisti contemporanei come Richard Mapplethorpe e Andy Warhol.

Del barone oggi è rimasta solo la sua ombra nel simulacro al cimitero della città. Ma a noi piace ricordarlo così: un’artista che scelse di vivere e morire nel suo universo ideale dove essere felice e che creò il mito di Taormina.

Volete venire anche voi nella mitica Taormina? Niente di più semplice: se siete incerti su cosa fare a breve leggete Tour Sicilian Secrets Speciale Capodanno 2020 o con calma scegliete il vostro viaggio tra quelli proposti da Dimensione Sicilia!

A presto!

Saverio Garufi

 

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