Natale Giunta, la Sicilia è servita. Parola allo chef!

Natale GiuntaLa cucina è sicuramente uno dei cavalli di battaglia della Sicilia. La tradizione locale, spesso rielaborata e modernizzata, dà colore (e sapore!) alla storia dell’isola. Sicilian Secrets vi porta a fare un viaggio nel gusto attraverso le parole del celebre chef palermitano Natale Giunta.

Originario di Termini Imerese in provincia di Palermo, una notorietà arrivata grazie a un’esperienza pluriennale e alla televisione con La Prova del Cuoco. Chef, imprenditore, artista. È questo il profilo di Natale Giunta.

D: Da dove nasce la tua passione per la cucina? Cosa ti ha spinto ad avvicinarti a questo mondo?

R: È una passione che coltivo fin da bambino. Mia madre aveva un negozio di alimentari, quando alcune sue zie si trasferirono in Sicilia dalla Grecia, fui contagiato dal loro amore per la cucina. Influenzate dalla cultura mediterranea, preparavano dei deliziosi dolci ellenici. Ho vissuto per molti anni insieme a loro e il cibo è diventato la mia Playstation! Poi ho chiaramente frequentato la scuola alberghiera e portato avanti questa passione infinita.

Natale Giunta

D: Natale Giunta e la sua arte. Come nasce un nuovo piatto? Da dove prendi ispirazione?

R: Tutto nasce da come sto in quel determinato momento e dagli ingredienti che mi passano tra le mani. Se sono in forma, basta mettere insieme gli elementi nuovi e l’esperienza fino a quando non esce fuori quello che cerco. Quando immagino un nuovo piatto lo vedo, ne sento i sapori e gli odori.

D: Quanto ritieni che il tuo essere siciliano influisca sul tuo lavoro?

R: Io lo ritengo un valore aggiunto! Basti pensare al mio accento…mi diverte, soprattutto in TV. Ogni giorno tento sempre di inserire quello che la mia terra offre. Abbiamo il mare, il sale, gli agrumi, l’uva…una risorsa infinita. Per chi fa il mio lavoro, è una sorta di università a cielo aperto.

Natale Giunta

D: Sei legato alla tradizione gastronomica siciliana o preferisci sperimentare?

R: Sono legato al progetto Sicilia, elemento chiave della mia arte. Mi piace creare una cucina gourmet, rielaborare piatti storici, alleggerirne alcuni, etc. Penso sia il segreto che mi ha condotto dove sono ora.Natale Giunta

D: Qual è la creazione che porta la firma di Natale Giunta alla quale sei particolarmente affezionato e che definiresti il tuo forte?

R: Senza dubbio un piatto a base di triglia preparata con finocchietto, menta, melanzana, fonduta di provola affumicata e acqua di pomodoro!

D: Credi che la sempre crescente presenza degli chef in TV stia svilendo o al contrario dando prestigio a questa professione?

R: Se quanto si vede in TV viene realizzato ad alto livello per mano di professionisti, può anche dare la spinta necessaria per valorizzare il nostro mestiere. Credo che la parola chef si stia inflazionando: un tempo lo diventavi dopo 20 anni ai fornelli, adesso anche dopo 2 mesi! Bisogna stare coi piedi per terra.

Natale Giunta

D: Sei stato uno dei primissimi a fare TV partendo da La Prova del Cuoco, cosa significa per te questa esperienza?

R: Avevo 25 anni quando ho iniziato la prima puntata de La Prova del Cuoco. È qualcosa che conferisce notorietà, ma mi ha fatto capire che è l’umiltà la carta vincente. Mi trovo bene con chi ha gestito il programma in passato e con chi lo fa oggi. Ho cercato di trasmettere chi sono realmente facendo emergere la mia personalità. Sono un professionista senza grilli per la testa, la gente a casa mi segue e ne sono contento.

Natale Giunta
Natale Giunta ed Elisa Isoardi

D: Qual è il consiglio di Natale Giunta per i giovani che si vogliono avvicinare a questa professione?

 R: Iniziare questo lavoro significa fare delle rinunce: non esistono giorni festivi, orari, weekend. È un qualcosa che se ti entra nelle vene, ci resta. Se te ne innamori, è il mestiere più bello del mondo!

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