Francesco Collura: la Sicilia a colori

Francesco ColluraIl legame con la propria terra può assumere diverse forme e colorarsi con migliaia di sfumature. La Sicilia è stata da sempre ispirazione di artisti, ha raccontato di sé attraverso gli occhi di chi ha saputo interpretarla. Francesco Collura, pittore palermitano, ha fatto della sicilianità un punto di forza della sua arte.

Incontro Francesco Collura nel suo atelier di via Mariano Stabile, 135 a Palermo ed è subito un tuffo tra incredibili cromatismi. È un’immersione totale in un mondo dove la creatività regna sovrana. La nostra conversazione inizia proprio davanti a uno dei suoi quadri che raffigura un pittore intento a ritrarre una donna. Un dipinto che affascina e mi spinge a domandargli in che modo sia iniziato il rapporto tra lui e la pittura.

Francesco Collura
Francesco Collura

«Credo di avere imparato prima a dipingere che a parlare», dice sorridendo. «La pittura fa parte di me da sempre, ne ho ricordi sin dalla prima infanzia. Col passare del tempo, non me ne sono più separato facendola diventare la mia forma di comunicazione. Attraverso i quadri esprimo pensieri su eventi sociali, personali o fatti accaduti a persone conosciute, mettendoci sempre quel pizzico di ironia che non dovrebbe mancare mai!».

Continuo a guardarmi intorno, l’atelier è una continua scoperta. I miei occhi vengono catturati da un altro quadro che raffigura un ragazzo con una valigia aperta. Il contenuto? La Sicilia.

«È la prima cosa da portare sempre con sé», interviene subito Francesco Collura. «Sono siciliano. Di quelli gelosi e attaccati in modo viscerale a questa terra magnifica. Ho vissuto a Roma per 8 anni, esperienza che rifarei mille volte, ma mi sono reso conto che la Sicilia mi mancava come l’aria e la dipingevo costantemente».

Francesco Collura

È inutile specificare quanto l’essere siciliano influisca sul suo lavoro, Francesco infatti continua a raccontare.

«Decisi di cambiare tutto e puntare sulla mia isola e soprattutto sulla mia città, e di aprire una bottega. Le soddisfazioni avute in questi 5 anni sono indescrivibili. In questo arco di tempo, ho conosciuto tantissime persone che amano Palermo e fanno di tutto per renderla bella e nuova con le proprie idee e attività. Da poco, ho realizzato per ‘Turista a Palermo’ una mappa artistico/monumentale della città, con lo scopo di donarle quel colore e quella vivacità che mancavano da tanto tempo. Ed è proprio il colore il mio punto di forza, i forti contrasti dei nostri tramonti, del nostro mare e dei carretti siciliani».

Francesco Collura

Osservando le pareti e i cavalletti che mi circondano, mi imbatto in tantissimi soggetti diversi tra loro: da un surreale Telegatto a due innamorati tra i fiocchi di neve, da una ballerina a una rappresentazione molto femminile della musica.

Francesco, da cosa ti lasci ispirare per realizzare i tuoi quadri?

«Le ispirazioni le trovo ovunque, dalla vita quotidiana ai viaggi, una mia grande passione. Conoscere altri luoghi e persone non fa altro che accrescere il proprio bagaglio culturale e spingere a migliorarci. Noto spesso che, dopo ogni rientro a casa, cambiano i miei contrasti di colore. Per esempio, dopo un periodo in Giappone, molte persone hanno notato un’altra luce nelle mie opere. Il colore è sentimento, e trasmette tutto il tuo stato d’animo del momento».

Francesco Collura

Francesco Collura, l’arte e i viaggi. C’è un fil rouge tra la tua anima e queste due dimensioni?

«Quando posso, parto! Il viaggio penso che sia il migliore investimento che una persona possa fare. Un fil rouge c’è eccome! Ogni volta porto con me un quadro che poi ritraggo in foto nel posto che visito. Guai a dimenticarlo a casa! Raffigura un albero, il cui tronco è creato da due persone abbracciate. Un quadro molto semplice ma con un significato importante, nato per celebrare l’amore e il desiderio di diventare una cosa sola. Gira il mondo con me, perché l’amore è la forza più grande che abbiamo».

Cittadino del mondo ma innamorato della Sicilia: cosa credi ti renda unico e dunque meritevole della definizione di ‘eccellenza siciliana’?

«Non amo darmi dei meriti o definirmi un’eccellenza del panorama artistico, sono semplicemente soddisfatto e contento, per poter fare ogni giorno ciò che amo. Trovo incredibile condividere sensazioni con chi decide di appendere un mio quadro in casa, o semplicemente con chi si ferma ad ammirarlo in vetrina. Non consiglio mai i dipinti, sono loro che ti chiamano ed entrano nella tua vita senza chiedere il permesso. Le emozioni che ho provato all’interno dell’atelier sono davvero tante, ho aiutato persone a dire ti amo, a chiedere scusa, a celebrare la famiglia, a dare forma a un sogno e perfino a fare una proposta di matrimonio. È qui che forse userei il termine ‘eccellenza’, per descrivere questo legame che si è instaurato con le persone».

Francesco Collura

La chiacchierata con Francesco Collura si avvia verso la fine, io nel frattempo ho scelto il mio quadro (o forse lui ha scelto me). Il bacio sotto la neve vivrà nel mio salotto. Prima di concludere l’intervista do un ultimo sguardo in giro e curiosamente gli domando quale sia il quadro dal quale non si separerebbe mai.

Anche lui fa una breve ricognizione di tutto ciò che abita la bottega, scruta velocemente le tele e poi mi risponde: «Staccarsi dai quadri ti fa vivere sempre sentimenti contrastanti, soprattutto se parliamo di quelli nati da storie vissute in prima persona e condivise con persone particolari. Trattengo diversi dipinti con me, uno che ricorda una storia d’amore, uno che ricorda mio nonno e un altro ancora che racconta la volontà di vivere in Sicilia e combattere con tutte le proprie forze».

Francesco Collura

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