Siracusa: l’arte, il genio, la storia

Siracusa

«Siracusa non solo è una città in cui si può vivere, ma da vivere: nessun’altra città al tempo stesso che come città si nega, si dissimula, si fa segreta e visionaria; da scoprire». – Leonardo Sciascia

Ho deciso di iniziare questo articolo rubando le parole di un grande autore siciliano perché credo riflettano in modo impeccabile l’essenza di questo luogo: Siracusa. Non parliamo di una metropoli ma di un concentrato di storia, arte, tradizioni e leggende che poche città al mondo, probabilmente possono vantare.

Siracusa, voglio raccontarvela coi miei occhi, con quelli di oggi ma anche con quelli di quando andai lì la prima volta intorno ai dieci anni, poi di nuovo durante l’adolescenza. Ogni età permette di apprezzarne diverse sfumature. Ammetto di avere una grande passione, il teatro. Passione che pressoché ogni anno mi spinge verso il sud della Sicilia per assistere alle rappresentazioni classiche organizzate al Teatro Greco. Se non avete mai sperimentato l’effetto ‘macchina del tempo’, credetemi, questo è il modo migliore per farlo. Ma andiamo in ordine, prometto di non tralasciare alcun dettaglio.

37°05′N 15°17′E, inserite le coordinate, non ci resta che partire insieme alla volta di Siracusa. La sua storia inizia molto tempo fa, addirittura intorno al 734 a.C. quando venne fondata dai Corinzi. Durante l’epoca classica primeggiava con Atene, fu patria di filosofi, artisti e scienziati tra cui il famosissimo Archimede. La conquistò Roma nel 212 a.C. e Cicerone la descrisse come la «più grande e la più bella città greca».

Siracusa
Ortigia

Si potrebbe pensare che di questo passato glorioso a metà tra mito e realtà, poco rimanga. Al contrario, nel momento in cui si giunge in città, è possibile percepirne ancora lo spirito vivo e presente. E se in questo momento vi state domandando cosa dovete assolutamente inserire nel vostro itinerario per immergervi completamente nelle suggestive atmosfere di Siracusa, non vi resta che continuare a leggere.

Prima tappa…il Parco Archeologico della Neapolis

Pietre? Molto di più! Si tratta di un’area naturale colma di reperti, a oggi è considerata una delle zone archeologiche più importanti d’Italia. Niente male, eh? Passeggiando sui vari sentieri che permettono di attraversare il parco, ogni visitatore – che sia lì per la prima volta o per la decima – non può che rimanere colpito dalla bellezza di quanto lo circonda. E sarà così (o lo è già stato), anche per voi: vedrete l’Orecchio di Dionisio e vi divertirete ad ascoltare l’eco della vostra voce, pensando magari ai prigionieri che secoli e secoli or sono vennero rinchiusi dentro la grotta. Vi farete affascinare dalle latomie (a volte, potreste avere la fortuna di vederle illuminate dopo il tramonto!), dalla Grotta dei Cordari e dalla necropoli, dove si dice si trovi la tomba del già citato Archimede.

Siracusa
Orecchio di Dionisio
…ma si continua: seconda tappa al Teatro Greco di Siracusa

Continuando a esplorare il Parco Archeologico, giungerete davanti a quello che personalmente amo definire il vero gioiello di Siracusa: il Teatro Greco. D’accordo, vi ho già accennato della mia passione per il teatro, ma credetemi…il giudizio è pienamente oggettivo. Se dovessi consigliarvi il periodo ideale per apprezzare a pieno questo luogo, a occhi chiusi direi maggio/giugno. E non è una questione climatica (anche perché nel siracusano, pure a gennaio non fa poi così tanto freddo!). Lo suggerisco perché in questo modo potreste godervi uno degli spettacoli classici organizzati dall’I.N.D.A. (Istituto Nazionale del Dramma Antico). Il sole tramonterà alle vostre spalle, lasciando alla notte – e agli attori – tutta la maestosità del palcoscenico.

Siracusa
Teatro Greco

Un piccolo dato storico: questo teatro risale al V secolo a.C. ma venne poi ristrutturato in età romana. Fu proprio lì che Eschilo, il grande tragediografo, presentò per la prima volta la sua celebre opera “I Persiani” dedicandola al tiranno Gerone I.

Ortigia: terza tappa, la città antica

Pindaro la definì «la culla di Artemide», in quanto la dea ne era la protettrice. La storia di questo isolotto che costituisce la parte più antica di Siracusa, è talmente remota e talmente mischiata alla mitologia, che ancora oggi è parzialmente avvolta nel mistero.

Il Tempio di Apollo dorico (il più antico della Sicilia), ad esempio, testimonia quanto il culto del sole fosse fortemente sentito. Così come, il mito della ninfa Aretusa, che oltre a giustificare la venerazione della dea Artemide, ci conduce verso una delle bellezze di Ortigia: la fonte Aretusa.

Siracusa
Tempio di Apollo

La leggenda vuole che la ninfa fosse divenuta oggetto del desiderio del dio Alfeo. Era un amore non corrisposto, che portò la fanciulla a fuggire proprio a Siracusa, dove la dea della caccia la trasformò in una fonte, oggigiorno ancora esistente. Uno specchio d’acqua impreziosito da piante di papiro, che sbocca nel Porto Grande della città.

Siracusa
Fonte Aretusa
Passeggiando per Ortigia…il Duomo

Altro stop obbligatorio è il Duomo di Siracusa: la cattedrale della Natività di Maria Santissima, incorpora nella sua struttura un antico tempio dorico dedicato alla dea Atena. Il suo stile barocco e rococò lo rendono un capolavoro architettonico tanto da avergli fatto guadagnare un posto tra i beni protetti dall’UNESCO in quanto patrimonio dell’umanità. Una volta finita la visita, non potete fare altro che sedervi in uno dei bar situati proprio nella piazza e gustarvi una granita di mandorla accompagnata da una soffice brioche: per me è un rituale irrinunciabile.

Siracusa
Duomo di Siracusa
…e tanto altro ancora!

La città è tutta da scoprire. Vi imbatterete nel Castello Maniace di epoca svevo-normanna, nell’Archimedeion, un museo dedicato alle invenzioni del noto matematico Archimede, in tantissime chiese, palazzi storici e perfino nel mercato di fronte al mare, con tutti i suoi odori e colori tipici. E chissà, magari passeggerete inconsapevolmente in un luogo che fu set cinematografico di registi come Vittorio De Sica o Giuseppe Tornatore, o forse visiterete Siracusa in inverno, il periodo ideale per celebrare la festa di Santa Lucia (13 dicembre) e partecipare agli eventi organizzati per Natale e Capodanno. È proprio qui infatti che Dimensione Sicilia e Sicilian Secrets vi porteranno il 31 dicembre, in occasione del Sicilian Secrets tour – edizione speciale. Arrivederci, 2017! La sera, ci si sposterà invece a Catania per brindare insieme a voi e dare il benvenuto al 2018. Un tour davvero speciale che in 7 giorni vi farà innamorare della Sicilia.

Siracusa
Granita e brioche

Le vostre giornate saranno piene, ma al calar del sole, vicino al mare – parafrasando De Amicisvedrete l’orizzonte divenire d’oro, le acque dei ponti d’oro, tutto quanto s’alza sopra la terra e sorge dal mare disegna le sue forme nell’oro. Dev’essere un tramonto simile quello che fece dire al Carducci: Bello come un tramonto di Siracusa.

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