Alice Aloi, la giovane illustratrice di Cefalù che trasforma la mitologia in arte

Classe 2005, nata e cresciuta a Cefalù, Alice Aloi è una giovane illustratrice che ha trasformato una passione coltivata da autodidatta in un percorso artistico sempre più definito. Dopo il liceo linguistico ha scelto di approfondire il disegno frequentando la Scuola del Fumetto di Palermo, portando avanti una ricerca che mescola tecniche tradizionali e digitali, atmosfere sognanti e richiami alla mitologia greca.
Il legame con la sua terra, la Sicilia, si riflette tanto nei riferimenti culturali quanto nell’ispirazione che trae dai paesaggi che la circondano. Nel 2025 ha partecipato al Simposio d’Arte – Cefalù Città degli Artisti, confermando il suo ruolo di giovane voce creativa pronta a lasciare il segno. Con lei abbiamo parlato di ispirazioni, stile e sogni futuri. Sicilian Secrets l’ha intervistata.

D: Alice, come è nato il tuo amore per il disegno e la pittura?

R: Disegno da quando ho memoria, anche se è solo a partire dalle scuole medie che ho iniziato a sviluppare di più questa passione, a impegnarmi davvero per migliorare i miei disegni. Mi viene in mente l’episodio che racconta sempre mia madre (anche se io personalmente non lo ricordo) in cui ho disegnato tutti i miei compagni dell’asilo, riuscendo a cogliere le loro caratteristiche nonostante le mancanze tecniche di una bambina.

Alice Aloi
Opere di Alice Aloi

D: Molte delle tue illustrazioni richiamano, nello stile dei personaggi ritratti, la mitologia greca: cosa ti affascina di questo immaginario e perché lo hai scelto come cifra stilistica?

R: La mitologia greca è un’altra passione che mi accompagna da molto tempo. Penso che quelle storie e gli archetipi rappresentati dagli dei riescano a cogliere i conflitti e le complessità dell’umanità in un modo speciale, tanto che lo troviamo avvincente ancora oggi. C’è anche l’aspetto del legame con la nostra cultura, che deriva in parte da quella greca. Alcuni dei miti sembrano aver avuto luogo proprio in Sicilia, e non dimentichiamo le rovine della Magna Grecia che si trovano nella nostra regione.

D: Quali sono le fonti di ispirazione quotidiane che alimentano la tua creatività? Ci sono artisti o correnti che senti più vicini al tuo lavoro?

R: L’ispirazione può venire da ovunque: film (specie d’animazione), libri, musica, la storia dell’arte e soprattutto dagli altri artisti contemporanei che mi circondano, che siano sui social o nella vita reale. È anche questo a rendere il Simposio d’arte – Cefalù Città degli Artisti un’occasione così preziosa. Per quanto riguarda correnti e artisti specifici, mi ispira tutto ciò che evochi bellezza, emozione e fantasia, dai maestri del nostro Rinascimento alle correnti ottocentesche del Romanticismo, dell’Art Nouveau e dei preraffaelliti. Ultimamente sono rimasta affascinata dai lavori di John William Waterhouse per la sua tecnica e le atmosfere che riesce a creare.

Alice Aloi
Alice Aloi al Simposio d’Arte – Cefalù Città degli Artisti

D: La tua arte nasce e cresce in Sicilia, a Cefalù: quanto la tua terra influenza i tuoi colori, i tuoi soggetti e la tua sensibilità artistica?

R: Come ho detto il legame con la mia terra traspare da quello con la mitologia greca. Ho fatto un riferimento più diretto alla Sicilia, specie all’estetica dei carretti e dei pupi siciliani, nel mio quadro riguardante l’Orlando Furioso. L’arte per me è anche un mezzo per connettermi al paesaggio: porto spesso con me degli acquarelli e un piccolo sketchbook che uso per “schizzare” ciò che mi circonda.

L’Orlando Furioso di Alice Aloi

D: Come descriveresti lo stile di Alice Aloi a chi non conosce ancora le tue opere?

R: In termini più tecnici direi “semirealistico”; se devo rifermi di più a ciò che vorrei esprimere, direi “sognante”. Con la mia arte vorrei portare chi la osserva in un mondo diverso, più espressivo e fantasioso, o magari cercare di mettere in evidenza la bellezza del nostro.

D: In un’epoca dominata dal digitale, tu hai scelto di dare spazio anche al disegno tradizionale: cosa significa per te mantenere questo contatto diretto con la materia? E che differenza riscontri tra l’arte “analogica” e il disegno digitale?

R: Per quanto si possano creare belle opere anche con il digitale, ci sarà sempre qualcosa di speciale nella fisicità di un’opera tradizionale e nelle mille possibilità che le diverse tecniche offrono. Del resto, dare vita a un’opera d’arte è anche un modo per allontanarsi un po’ dagli schermi a cui siamo sempre abituati. Specialmente ora, nei tempi del digitale e dell’intelligenza artificiale, per me è importante trovare un contatto fisico con la mia opera d’arte nella sua unicità.

Opera di Alice Aloi

D: Guardando al futuro, quali sono i tuoi sogni e i progetti che vorresti realizzare come artista? Sbirciamo nella wish list di Alice Aloi…

R: Il mio sogno più grande è poter raccontare al mondo le mie storie, che sia attraverso fumetti, libri o quadri (fra le altre cose, mi piacerebbe adattare l’Iliade e l’Odissea a fumetto). Mi piacerebbe anche lavorare nell’industria del fumetto francese o nel mondo del concept art per l’animazione.

Alice Aloi è l’esempio di come il talento, unito alla dedizione e alla curiosità, possa trasformarsi in un linguaggio capace di parlare a tutti. Nelle sue opere convivono mito e contemporaneità, radici siciliane e orizzonti internazionali, tecnica e poesia. Guardando al futuro, porta con sé il desiderio di raccontare storie attraverso immagini che sanno emozionare e far viaggiare la fantasia. E se il presente la vede già protagonista, il domani sembra pronto ad accogliere la sua voce creativa tra quelle più interessanti della nuova generazione artistica. Le nostre news, però, non finiscono qua. Continuate a seguire Sicilian Secrets, dagli articoli sul blog alle interviste, senza dimenticare le novità sulla pagina Facebook e su Instagram. Stay tuned!
Share

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *