Pietro Montante: l’arte come linguaggio, la vita come ricerca continua

Pietro MontantePietro Montante, un’anima artistica in continuo movimento, nasce a San Cataldo, ma è il mondo a plasmare il suo sguardo. Cresciuto tra le suggestioni familiari e i ricordi custoditi nelle opere dello zio materno, Montante si avvicina giovanissimo alla pittura e alla scultura, discipline che diventeranno la cifra della sua espressione personale. Dall’Appennino Pistoiese a Firenze, passando per Roma, la Germania e l’Olanda, la sua ricerca creativa si è arricchita di esperienze e contaminazioni, senza mai perdere il legame profondo con le sue radici siciliane. Oggi vive e lavora tra San Cataldo e Contrada Grottarossa, nel cuore di Caltanissetta, mentre le sue opere – molte delle quali catalogate – fanno parte di collezioni private in Italia e all’estero e partecipano ad aste di beneficenza. In questa intervista a Sicilian Secrets, ci racconta il percorso, i luoghi e l’ispirazione che animano la sua arte.

D: Partiamo dall’inizio: qual è stato il tuo percorso di formazione artistica? Ci sono stati maestri o esperienze decisive nel tuo cammino?

R: Ho iniziato con la pittura nel 1982, copiando alcuni quadri di mio zio Angelo Saetta. Negli anni antecedenti mi sono dedicato alla poesia, ma col tempo ho maturato l’idea di mettere su tela le mie emozioni, e così ho iniziato a studiare storia dell’arte e filosofia. Ho viaggiato per tutta l’Europa ma nel 1986 ho deciso di fermarmi in Olanda dove poi ho frequentato l’Accademia delle Belle Arti di Groningen. Da lì è iniziato il mio cammino professionale con esposizioni a Londra, in Olanda, Germania e Ungheria.

Pietro Montante
Pietro Montante

D: Lo stile pittorico di Pietro Montante ha una forte identità visiva: come si è evoluto nel tempo e quali correnti o artisti ti hanno ispirato maggiormente?

R: Gli artisti che maggiormente mi hanno ispirato, inizialmente, sono connessi alle culture mediterranee. Ci sono anche i graffiti della preistoria, e poi ovviamente Picasso che – soprattutto negli anni ’90 – ha influito tanto sul mio stile. Particolarmente rilevanti sono stati soprattutto gli anni nel quale Picasso studiava l’arte africana, ricorrente appunto nella mia pittura. Mi affascina, inoltre, il mondo di Modigliani. Nel tempo la mia arte si è evoluta dagli studi classici in accademia a uno stile personalizzato che abbraccia un figurativo lirico-astratto.

D:⁠ Nei tuoi lavori ricorrono spesso immagini e simboli molto intensi: quali sono i soggetti che ami rappresentare e cosa ti spinge verso di loro?

R: I soggetti nelle mie opere cambiano a seconda delle emozioni che percepisco e voglio far carpire al pubblico: oggi può essere una natura morta, domani un paesaggio come anche tematiche sociali. La figura ricorrente nei miei dipinti è la donna in tutte le sue svariate forme. Se mi chiedono perché, la mia risposta riporta al culto di Madre Terra, il culto della fecondità legato alla femminilità e alla terra, alla quale sono legato attraverso le mie radici.

Opera di Pietro Montante

D: Per i tuoi lavori, da dove trai ispirazione e come nasce una tua opera?

R: In ciò che esprimo e realizzo comunico la mia filosofia di vita, con tendenze reali o astratte, utilizzando qualsiasi mezzo, colore e forma. I pensieri dell’artista, le sue idee, i suoi stati emozionali, si plasmano attraverso lo svelarsi della profondità di tutto ciò che lo circonda, incanalandosi in una visione di vita del tutto personale.

D: Che rapporto hai con la tua terra d’origine, la Sicilia, e come si riflette nella tua arte?

R: Il legame con la Sicilia è molto forte e stretto, sia nei colori che utilizzo sia con il connubio tra natura e arte che sto sperimentando in questo periodo. Quando parlo di connubio intendo una fusione nell’uso di materiali come pietra e legno. Forti sono in pittura i blu, l’ocra e le terre…affascinato dalla cultura greca, le mie sculture si rifanno all’uso di materiali come alabastro e pietra lavica.

 Pietro Montante
Opera di Pietro Montante

D: C’è un’opera a cui sei particolarmente legato? Se sì, perché?

R: Parto sempre dal presupposto che l’arte debba vivere fuori dallo studio dell’artista ma ovviamente un po’ di opere che segnano dei passaggi, almeno una per periodo, le tengo care. Ho una grande produzione ed è una soddisfazione vederle esposte altrove, credo anche che questo far girare la mia firma sia un importante forma di riconoscimento.

D: Hai già alle spalle mostre e riconoscimenti importanti: ci sono dei progetti attuali o futuri a cui stai lavorando e che ti emozionano in modo particolare?

R: Il mio curriculum vanta presenze in esposizioni nazionali e internazionali, collettive e personali nonché pareri di critici d’arte come Vittorio Sgarbi, Matteo Micello, Pasquale Solano e così via. Ultimamente sto lavorando presso uno studio in città aperto al pubblico, principalmente sto cercando di connettermi con il pubblico attraverso tour operator per visite guidate anche nel mio studio di campagna dove sto creando un parco scultura, aggregando workshop e rinfreschi con prodotti alimentari a chilometro zero.

Opera di Pietro Montante

D: Guardando al futuro, qual è la tua più grande ambizione come artista? Cosa ti auguri che il pubblico colga in quel lavoro che porta la firma di Pietro Montante?

R: Nell’ultima risposta, per quanto concerne le mie ambizioni, voglio concludere con qualche mia riflessione:

Poi stava seduto lì, il freddo, non lo scomponeva…come un vecchio artista del passato, non spendeva confidenze, se non un dialogo con sé stesso, non aveva più parole da spendere e da scrivere si raccontava attraverso la sua ossessione per l’arte.

                *

L’arte non sono solo colori e tele, l’arte è uno stile di vita. L’artista ha bisogno del suo spazio sacro, della sua libertà di pensiero, di fare, di agire lungi dai modelli imposti. L’artista si dilegua nel suo mondo senza pregiudizi, senza paure. L’amore per l’arte significa saper gioire e soffrire. Lo scopo finale è morire solo di arte.

               *

Non cercarmi nel mio nome.
Non cercarmi nei miei silenzi,
nelle mie parole,
nei miei sorrisi.
Non cercarmi nei miei abbracci,
nei miei baci
nelle mie distrazioni.

Non cercarmi dove io non sarò mai.
Cercami dentro i miei colori,
capirai tutto di me.

©️ Pietro Montante

da: Je ne suis pas

In ogni gesto, in ogni pennellata o scultura, Pietro Montante continua a raccontare se stesso e il legame profondo con la sua terra, trasformando l’arte in linguaggio universale e in atto di libertà. Un percorso in continua evoluzione, dove la ricerca creativa si mescola alle radici e l’ossessione per l’arte diventa il filo rosso che unisce passato, presente e futuro. Ma le nostre news non finiscono qua. Continuate a seguire Sicilian Secrets, dagli articoli sul blog alle interviste, senza dimenticare le novità sulla pagina Facebook e su Instagram. Stay tuned!
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