Sicilia “puntino sulla i dell’Italia”. Suggestioni di viaggi d’antan.
Ogni anno con l’arrivo della primavera, preludio della stagione estiva che anche quest’ anno sembra confermare un trend ricettivo positivo per la nostra Isola,la Siciliasi prepara ad ospitare turisti da ogni parte del mondo.
A tutti è capitato di imbattersi in gruppi di visitatori provenienti dal nord Europa armati di cappellini e occhiali da sole, tanto rapiti dalle bellezze della nostra Terra quanto preoccupati dal sole cocente e delle temperature torride delle nostre giornate estive.
Per non parlare dell’estasi che colpisce loro dopo aver assaggiato le prelibatezze enogastronomiche che il nostro territorio è in grado di offrire in ogni sua provincia. I turisti nordeuropei, provenienti soprattutto da Germania e Francia, rappresentano un mercato sempre particolarmente attivo nel settore turistico e questa è una tradizione che risale a parecchi secoli fa. Quello che oggi è conosciuto come Tour di Sicilia, un antesignano dell’itinerario Sicilian Secrets, che tocca le città e i luoghi più suggestivi del nostro territorio, nasce come Grand Tour, un viaggio intrapreso nella maggioranza dei casi da letterati e nobili mitteleuropei alla scoperta dell’Umanesimo e del Rinascimento italiano e delle bellezze naturalistiche siciliane. Il desiderio di conoscere ed approfondire le origini della grande letteratura italiana, spingevano i grandtouristi verso le più importanti località del centro Italia.
Ma i paesaggi suggestivi ed incontaminati della nostra Terra e i particolarissimi fenomeni vulcanici che al tempo avevano un che di misterioso e mitologico, hanno fatto si chela Siciliafosse una meta privilegiata del Grand Tour del 700. Goethe, Stehndal, Toqueville e molti altri hanno avuto la possibilità di descrivere per primi le meraviglie della nostra Isola. Il viaggio generalmente prevedeva come prima tappa l’Etna per poi proseguire verso Segesta, Selinunte, Palermo città in voga tra i nobili di fine secolo, Siracusa ed Agrigento dove i viaggiatori rimanevano colpiti dagli imponenti siti archeologici. Termini Imerese e Sciacca erano mete scelte per le proprietà benefiche degli stabilimenti termali e infine Taormina, era gia in grado di offrire comfort e servizi deluxe ai quali i nobili erano certamente abituati.
Il Grand Tour segna in modo imprescindibile l’inizio del fenomeno turistico nel nostro Paese e già allora la Sicilia risultava essere una destinazione privilegiata grazie al bellissimo mare che la circonda, ricca di siti archeologici e di monumenti di valore inestimabile. “Il puntino sulla i dell’Italia, il resto della penisola mi par soltanto un gambo posto a sorregger un simil fiore” come la definì in modo del tutto onoreficente, Friedrich Hessemer.