Stranezze di Sicilia: un viaggio tra luoghi, leggende e tradizioni che non ti aspetti

stranezze di SiciliaDalle mummie vestite a festa di Palermo al lago che scompare a Gela, passando per il Castagno dei Cento Cavalli, le miniere di sale di Realmonte e le feluche che inseguono il pesce spada nello Stretto di Messina: un viaggio curioso tra natura capricciosa, leggende secolari e tradizioni bizzarre che rendono unica l’isola. Le stranezze di Sicilia rivelano un’anima sorprendente, sospesa tra mito, scienza e meraviglia quotidiana.

La Sicilia è famosa per il mare turchese, i templi greci e l’Etna che sbuffa. Ma, sotto questa immagine da cartolina, si nasconde un mondo di storie e bizzarrie che sorprendono anche chi l’isola la conosce bene. Ecco alcune stranezze di Sicilia – tutte vere e verificabili – che meritano di essere raccontate.

Il paese che si chiama “Donalegge”

Tra le Madonie, nel territorio di Castellana Sicula, sorge il borgo abbandonato di Donalegge, un ex feudo sospeso in un’atmosfera quasi spettrale. Le case di pietra, oggi in rovina, raccontano storie di campi di grano e di antiche funzioni amministrative. Il nome stesso è un enigma: secondo alcuni deriverebbe dall’epoca borbonica e da una “donna che emanava leggi” (infatti il nome è spesso divenuto “DONNALEGGE”), ipotesi alimentata dai resti di una costruzione che qualcuno ha creduto un carcere borbonico. Più probabile, come ricordano atti notarili del Trecento, è che Donalegge fosse la circoscrizione dove si amministrava la giustizia ai tempi dei Normanni, che qui edificarono una fortezza intorno al 1085. Oggi il luogo, privo di certezze ma ricco di fascino, è una delle autentiche stranezze di Sicilia: un borgo che continua a custodire i suoi misteri e merita una passeggiata alla luce del sole primaverile.

Donalegge – Credits: Nando Cimino su siciliafan.it

Il lago che appare e scompare

Spostiamoci a Gela, nel cuore della Sicilia sud-orientale, dove la natura fa magie: il Lago Biviere è uno specchio d’acqua che si riempie e si svuota in base alle stagioni e alle piogge, fino a quasi scomparire. Un fenomeno carsico che rende l’area un paradiso per birdwatcher e fotografi, ma anche una delle stranezze di Sicilia più poetiche. Gli abitanti lo chiamano “lago fantasma” e, quando si ritira, lascia dietro di sé un paesaggio lunare.

Lago Biviere – Credits: Davide Mauro

L’albero che si sdoppia in cento tronchi

A Sant’Alfio, sull’Etna, vive il Castagno dei Cento Cavalli, considerato l’albero più grande e antico d’Europa. La leggenda vuole che sotto la sua chioma si siano riparati cento cavalieri con le rispettive dame durante un temporale. La scienza conferma che l’età è millenaria: una creatura vegetale che continua a moltiplicare i suoi tronchi come se fosse un intero bosco. Un monumento naturale che unisce mito e botanica.

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Castagno dei Cento Cavalli – Credits: regione.sicilia.it

Modica, la città dei due Santi

Modica è antica città di conflitti di devozione: i suoi due santi patroni, San Giorgio e San Pietro, si contendono il cuore della città da secoli. I devoti di San Giorgio, detti Sangiuggiari, e quelli di San Pietro, i Sampittrari, sono legati in modo viscerale ai loro santi. La Festa di San Giorgio si celebra il fine settimana successivo al 23 aprile, con la statua del Santo portata a spalla lungo le vie della città, accompagnata da fuochi d’artificio, volantini e l’iconica processione “al galoppo”. La Festa di San Pietro invece si svolge il 29 giugno, con una lunga processione di fiaccole e il simulacro che rappresenta il miracolo della guarigione del paralitico alle porte del Tempio. E proprio la Festa di San Pietro, in questo 2025 è stata quanto mai speciale: dopo oltre settanta anni di assenza, sabato 21 giugno 2025 Modica ha riabbracciato una delle sue tradizioni popolari più affascinanti e identitarie: la sfilata dei Santoni di San Pietro. Queste imponenti statue, alte oltre tre metri e raffiguranti Gesù Cristo e i dodici apostoli, erano un tempo la parte centrale della processione di San Pietro. Fino al 1953 venivano portate in processione durante la festa, poi la tradizione cadde in disuso. Il ritorno è stato reso possibile grazie all’Associazione Kalikantun, al supporto della Parrocchia di San Pietro, dell’amministrazione comunale e di numerosi artigiani e volontari locali.

Chiesa di San Pietro a Modica – Credits: Clemensfranz

Le mummie parlanti di Palermo

Nel sottosuolo del capoluogo siciliano, le Catacombe dei Cappuccini conservano centinaia di mummie perfettamente vestite. Tra loro spicca la piccola Rosalia Lombardo, morta nel 1920 e ancora incredibilmente intatta. La sua espressione serena e gli occhi che sembrano aprirsi e chiudersi a seconda della luce hanno alimentato leggende infinite. Gli studiosi parlano di fenomeni ottici, ma la suggestione resta fortissima.

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Catacombe di Palermo, Rosalia Lombardo

La scacchiera di sale di Realmonte

Vicino Agrigento, la Scala dei Turchi è una scogliera di marna bianca già di per sé spettacolare. Ma pochi sanno che a pochi chilometri, nelle miniere di Realmonte, si nasconde una cattedrale interamente scolpita nel sale, con altari, colonne e un’acustica perfetta. Durante alcune ricorrenze si celebra perfino la messa. Un luogo che sembra uscito da un racconto fantasy e che arricchisce l’elenco delle stranezze di Sicilia più incredibili.

Cattedrale di sale di Realmonte – Credits: inviaggio.touringclub.it

Il pesce che vola nello Stretto di Messina 

Ogni estate, nello Stretto di Messina, va in scena la caccia al pesce spada con le “feluche”, imbarcazioni altissime dotate di una lunga passerella e di un albero da cui l’avvistatore scruta il mare. Quando il pesce viene individuato, l’arpioniere corre sulla passerella e lo cattura. Uno spettacolo che unisce tradizione e adrenalina e che, visto da terra, sembra un circo acquatico.

Feluca – Credits: marinecue.it

La Stonehenge di Sicilia

Sospesa tra mito e scienza, l’altopiano dell’Argimusco si trova tra Montalbano Elicona e Novara di Sicilia, sui Monti Peloritani, a circa 1200 metri d’altezza. Qui enormi megaliti naturali, scolpiti dal vento e dal tempo, assumono forme che sembrano disegnate da un artista: un’aquila che spicca il volo, un volto umano, un orante. La loro disposizione ha alimentato l’idea di un antico osservatorio astronomico, tanto che il sito è conosciuto come la Stonehenge di Sicilia. Durante il solstizio d’inverno (e d’estate) il tramonto regala allineamenti spettacolari tra sole e rocce, richiamo per appassionati di astronomia, fotografi e curiosi. Il panorama è grandioso: dallo Ionio al Tirreno, con vista sull’Etna e sulle isole Eolie, un luogo che unisce paesaggio mozzafiato e suggestione ancestrale, tra le più affascinanti stranezze di Sicilia.

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Argimusco

Perché queste stranezze di Sicilia conquistano

Le stranezze di Sicilia non sono solo aneddoti divertenti: raccontano di un’isola dove natura, storia e fantasia si intrecciano senza soluzione di continuità. Dalla geologia capricciosa all’ingegno umano, ogni episodio svela un modo diverso di abitare il mondo. Viaggiare in Sicilia significa anche cercare questi dettagli nascosti, ascoltare i racconti degli anziani, lasciarsi sorprendere da un passato che non smette di reinventarsi.

Chi parte per un tour con Sicilian Secrets scoprirà che dietro ogni tempio e ogni spiaggia c’è un universo di leggende, profumi e personaggi. Perché la vera magia dell’isola sta proprio qui: nella capacità di trasformare la realtà quotidiana in meraviglia. E queste storie, tutte rigorosamente autentiche, ne sono la prova più bella. Le nostre news, però, non finiscono qua. Continuate a seguire Sicilian Secrets, dagli articoli sul blog alle interviste, senza dimenticare le novità sulla pagina Facebook e su Instagram. Stay tuned!
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