Francesca C., l’arte al femminile che parla alle donne (e non solo!)

Francesca C.Francesca Cannatella, in arte Francesca C., è un’artista palermitana. Classe 1986, studia al liceo artistico Eustachio Catalano e poi all’Accademia di Belle Arti. Nel corso degli anni partecipa a diverse mostre collettive e personali, in musei, spazi espositivi, gallerie italiane e non solo. Nel suo curriculum compaiono infatti la Sala Michelangelo di Roma e la galleria White Space Chelsea di New York. Una storia di rinascita, un messaggio di speranza per tutti. Che si rifiorisca, con le nostre forze e debolezze. Sicilian Secrets l’ha intervistata.

D: Dal liceo artistico di Palermo a una carriera che ti ha visto esporre le tue opere in giro per il mondo: come hai capito che la pittura sarebbe diventata il tuo lavoro?

R: La pittura non è mai stata realmente una possibilità di lavoro. Come percorso avrei voluto studiare moda o fashion design. Quando ho capito che non avrei avuto speranza o anche frenata dalla mia insicurezza, ho provato altri percorsi come l’illustrazione per bambini, argomento della mia tesi di laurea, e grafica. Dopo la laurea, ho passato un periodo di chiusura e anche una piccola depressione e ho cominciato a far uscire quello che avevo dentro cominciando a dipingere. E da lì, dopo le prime esposizioni, non mi sono più fermata.

Francesca C.
Francesca C.

D: L’arte di Francesca C. parla del mondo femminile raccontandolo in tutte le sue sfaccettature. Da cosa nasce questa scelta?

R: La risposta è molto semplice: cominciando a ‘buttare’ su tela quello che avevo dentro, in automatico sulle tele ci sono finita io con le mie esperienze, le mie emozioni belle e brutte, e di fatto io sono una donna. Una donna che dall’adolescenza ad oggi è passata da tutte quelle tappe o esperienze che riguardano poi tutte noi (o quasi).

D: Quali sono i messaggi che vuoi raccontare attraverso le tue opere?

R: Non ho cominciato volendo trasmettere dei messaggi. Ho iniziato per me, come una terapia, comunicando anche involontariamente ciò che sono. Con l’andare del tempo mi sono resa conto che questo era anche un mezzo per interagire, nel mio piccolo, con gli altri. Dipingo e cerco di sensibilizzare le persone su quello che so e quindi che ho passato, superato, cercando di dare forza o facendo passare il messaggio che ognuno di noi va bene per come è, che dobbiamo accettare tutto di noi, luci e ombre, e che non è sbagliato mostrarci deboli. A dire la verità, tramite i miei quadri ho anche chiesto aiuto e non me ne vergogno.

Francesca C.
Opera di Francesca C.

D: L’esperto d’arte Gianfranco Badami ha dichiarato che le tue opere “si riconoscono al primo sguardo”, segno di uno stile unico e personale. Ma nel tuo cuore, chi sono i modelli a cui ti ispiri?

R: Non avendo nei miei piani una carriera da pittrice non ho mai ritenuto di dover trovare un mio stile. Sicuramente ho avuto degli artisti del cuore che studiavo al liceo o che cercavo nei musei o alle mostre. Il mio stile è influenzato dalla decorazione, dall’illustrazione e soprattutto dalle mie sensazioni. Credo che le linee derivino da come mi sento mentre dipingo. Quando traccio le mie ‘linee morbide’ provo una sensazione di relax fisico e quindi psicologico, soprattutto sulle superfici grandi.

D: Francesca C: palermitana, dunque siciliana. Quanto la tua terra influenza il tuo lavoro?

R: Io amo la mia città per tanti motivi e credo che sia diventata anche una zona di comfort, ma riconosco che per tanti versi ancora è una terra in evoluzione soprattutto a livello sociale. In passato ho avvertito che per me fosse caratterizzata da una mentalità troppo chiusa, quindi mi veniva difficile esprimermi totalmente…anche perché tenevo molto al giudizio degli altri. Adesso quasi non ci faccio più caso, penso meno a tutto il resto e più a me stessa, a cosa mi piace fare. E sto lavorando sul darmi io stessa la libertà, senza essere legata a ciò che gli altri pensano di me. A proposito di messaggi credo che questo sia uno di quelli che vorrei dare, partendo dal fatto che io sono l’ultima persona che può giudicare.

Francesca C.

D: C’è un luogo della nostra bella isola che consideri un rifugio creativo magari per dipingere o anche solo per pensare alle tue prossime tele?

R: Non vorrei essere banale, ma sono un tipo che ha bisogno di elaborare quello che gli accade in solitudine, in un posto che reputa casa. Il mio rifugio creativo è il mio studio, da sola. A volte le mie opere le penso o le immagino anche mentre sono fuori con gli amici, mentre sono in ufficio. Insomma può capitare ovunque e, a volte, se ho l’opportunità, accenno su qualche foglio che mi ritrovo, per non dimenticare il momento.

D: A oggi, qual è il traguardo professionale di cui sei più orgogliosa?

R: Forse non mi sarei mai immaginata di fare una mostra personale figuriamoci tre. Credo che l’ultima ‘Francesca è’, alla galleria Artètika di Palermo, di Esmeralda Magistrelli che ha creduto in me, è quella di cui vado più orgogliosa perché non era per il pubblico ma per me. Per diversi motivi, perché mi sono sempre sentita messa da parte o io stessa mi sono messa da parte per gli altri, e quindi era un modo per dire ‘ci sarò sempre per voi ma prima vengo io’. Una cosa di cui sono fiera è che con i miei quadri colpisco soprattutto il pubblico dei non addetti ai lavori. Riesco a farlo emozionare anche senza che ne conoscano il senso.

Opera di Francesca C.

D: E per il futuro, infine, quali sono i progetti già in calendario?

R: Per il futuro non ho progetti e sto provando ad andare step by step. Sicuramente cercare di portare avanti il mio lavoro sempre con tutte le mie emozioni e, perché no, preparare un’altra mostra dimostrando che c’è tanto ancora che posso comunicare.

D: In ultimo, apriamo il cassetto dei sogni di Francesca C.. Qual è un tuo desiderio professionale?

R: Il mio desiderio professionale sarebbe poter alzarmi la mattina e vivere della mia arte completamente e in serenità.

Francesca C. ci ha portato a scoprire una Sicilia fatta di arte, colori, femminilità e messaggi profondi. Ma le nostre news non finiscono qua. Continuate a seguire Sicilian Secrets, dagli articoli sul blog alle interviste, senza dimenticare le novità sulla pagina Facebook e su Instagram. Stay tuned!
Share

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *