Gibellina, viaggio nell’arte come rinascita culturale

GibellinaNascosta tra le colline della Sicilia occidentale, Gibellina si erge come un’oasi di creatività e bellezza. Situata nella provincia di Trapani, questa città è rinomata per il suo fervore culturale e la sua vibrante scena artistica che attrae visitatori da tutto il mondo. Non parliamo, infatti, di un luogo ricco soltanto di storia e tradizione, bensì di una cornice moderna per espressioni artistiche contemporanee che affascinano e ispirano. Pronti a partire con Sicilian Secrets?

Correva l’anno 1968 quando una forte scossa di terremoto – il terribile terremoto del Belice – devastò Gibellina. Un evento catastrofico che ha cambiato per sempre il volto della città. Dopo questa tragedia, Gibellina Vecchia fu abbandonata e una nuova città, Gibellina Nuova, fu costruita poco distante. Questo evento sconvolgente ha lasciato una cicatrice indelebile sulla comunità, ma ha anche fornito l’opportunità per un risveglio culturale senza precedenti. L’arte, infatti, è diventata un mezzo per trasformare il dolore e la perdita in speranza e rinascita. Uno degli aspetti più significativi di Gibellina è il suo legame con l’arte contemporanea.

Gibellina
Grande Cretto – Credits: Wikimedia.org by MurissaFrancesciosa

Il Grande Cretto, un’opera monumentale realizzata dall’artista Alberto Burri, è divenuto una vera e propria icona di questa destinazione. Questo monumento, che ricopre le rovine di Gibellina Vecchia con strati di cemento bianco, simboleggia il desiderio di preservare la memoria storica mentre si guarda verso il futuro, un messaggio forte che ha portato la fama di questa cittadina in giro per il mondo rendendola una calamita per i visitatori italiani e internazionali.

Dalle opere d’arte pubbliche…

Gibellina è disseminata di opere d’arte pubbliche che arricchiscono l’esperienza di chi arriva la città. Dai murales che adornano gli edifici alle sculture che decorano le piazze, l’arte è parte integrante del tessuto urbano. Ogni opera è un racconto, riflette un’emozione o cattura un momento della vita siciliana, contribuendo a disegnare un’atmosfera unica e coinvolgente. Oggi Gibellina rappresenta nel panorama italiano il primo e il più ampio progetto di arte urbana, dove l’arte si insinua nel territorio conferendo una nuova identità a questi posti.

Gibellina
Stella d’ingresso al Belice – Credits Wikimedia.org by Civa61

Un’idea fortemente voluta, nel 1970, dal sindaco Ludovico Corrao e dalla sua amministrazione, che desiderò unire la costruzione della nuova Gibellina a un ambizioso progetto volto a rendere il paese il più grande museo a cielo aperto d’Italia. Con il contributo di rinomati artisti e architetti si è giunti così sia a un riassetto urbanistico degli spazi dedicati alla vita collettiva sia alla produzione di oltre cinquanta opere d’arte tra sculture e installazioni da posizionare sul territorio.

Da non perdere

In aggiunta al già menzionato Grande Cretto, sono altre le opere-simbolo di Gibellina. L’arrivo in città è un benvenuto narrato dalla Stella d’ingresso al Belice, realizzata nel 1981 da Pietro Consegna. E sempre di Consegna è il Meeting (1972), opera che costituisce la rappresentazione architettonica dell’idea di ‘città frontale’, un edificio sinuoso fatto di cristalli e acciaio che attualmente ospita la stazione degli autobus e si adatta come punto d’incontro di chi ha piacere di ritrovarsi per un caffè al bar. Spostandosi poco fuori, esattamente in contrada Salinella, sorge l’opera Montagna di Sale.

Montagna di Sale – Credits: Wikimedia.org by Codas

Una collina di vetroresina, cemento e pietrame dentro la quale sono incastonati dei cavalli di legno che sembra stiano sprofondando nel bianco. E se invece stiano, al contrario, tornando verso l’alto? A ciascuno la propria interpretazione! Ciò che sappiamo è che l’autore, Mimmo Paladino, la realizzò come metafora del dolore e della tragedia vissuta dagli abitanti di Gibellina nel 1968. In ultimo, non può mancare una tappa alla Chiesa Madre di Ludovico Quaroni e Luisa Anversa che colpisce lo sguardo con la sua immensa sfera bianca. Anche questo venne progettato come emblema di rinascita dopo il sisma, presentandosi altresì come edificio rivoluzionario con un linguaggio architettonico fuori dagli schemi.

…al Museo d’Arte Contemporanea Ludovico Corrao

Il profumo di arte, a Gibellina si respira ovunque. Le opere ‘diffuse’ sono indubbiamente le prime a catturare l’occhio del visitatore ma il cuore pulsante di questo fenomeno creativo è per certo il Museo d’Arte Contemporanea Ludovico Corrao. Questo spazio espositivo ospita una vasta collezione di circa 2000 opere di artisti italiani e internazionali, le mostre a rotazione offrono inoltre un’esperienza dinamica e stimolante per i visitatori, che possono immergersi nell’arte contemporanea in un ambiente suggestivo e dipinto di curiose note storiche. La collezione inizia a prendere forma nel 1980 grazie al contributo di celebri esponenti dell’arte, basti pensare che proprio in questo museo convivono nomi come Mario Schifano, Arnaldo Pomodoro e Pietro Consagra.

Museo d’Arte Contemporanea – Credits: Wikimedia.org by Civa61

Gibellina, cicatrici divenute energia

Qui l’arte non riguarda soltanto le opere monumentali o le mostre nei musei. In città la creatività detta il ritmo della vitalità locale, della comunità che vive Gibellina ogni giorno, con anche le sue complessità, offrendo una prospettiva unica su questo angolo di Sicilia. L’impatto sulle persone del territorio è profondo, l’arte stimola il dialogo e promuove la comprensione reciproca, un coinvolgimento capace di generare uno spiccato senso di appartenenza e orgoglio, rafforzando il tessuto sociale e culturale della destinazione. Nel tempo, Gibellina ha saputo trasformare le proprie cicatrici in una fonte di ispirazione divenendo un faro nella magnifica isola.

Catturati dall’arte contemporanea e dalle opere di Gibellina? Le nostre news non finiscono qua. Continuate a seguire Sicilian Secrets, dagli articoli sul blog alle interviste, senza dimenticare le novità sulla pagina Facebook e su Instagram. Stay tuned!
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