Cefalù occulta: la ‘magia nera’ di Aleister Crowley
Luminosa tra le pittoresche coste della Sicilia si trova la tranquilla cittadina di Cefalù, rinomata per le sue spiagge mozzafiato e il fascino senza tempo. Tuttavia, dietro la sua facciata idilliaca si cela un oscuro capitolo nella storia del misticismo occidentale. Un capitolo scritto dallo straordinario Aleister Crowley, noto come ‘Il Mago più Cattivo del Mondo’, che ha lasciato un’impronta indelebile sulla città con la sua Abbazia di Thélema. Ecco il volto più misterioso di questa destinazione, fatto di occulto e magia nera: pronti a scoprire questa figura enigmatica e l’eredità che ha lasciato dietro di sé. Sicilian Secrets vi accompagnerà…
Se diciamo ‘Cefalù’, sicuramente tutti sanno di cosa parliamo: una bellissima cittadina siciliana, meta gettonatissima in estate e oggettivamente affascinante in ogni stagione. Ma se invece facciamo il nome di ‘Aleister Crowley’…vi viene in mente nulla? Probabilmente no, eppure quest’uomo e la nota località della provincia di Palermo hanno qualcosa in comune, molto più di quello che pensate! Per raccontare questa storia dipinta di magia nera e occultismo, bisogna fare un salto indietro nel passato…macchina del tempo, ed è subito il 1920. In quell’anno, dopo diversi viaggi in giro per il mondo, Aleister Crowley sceglie di trasferirsi infatti proprio a Cefalù. Perché?
Questo famoso occultista, scrittore e mago, sentì il richiamo di questo luogo attratto dalla sua aura di mistero e dal suo isolamento. Decise di stabilirsi qui per creare una comunità dedicata alla pratica delle sue dottrine esoteriche, basate sulla filosofia di Thélema, che egli stesso aveva sviluppato. Crowley scelse un’antica villa sulle colline sopra Cefalù per realizzare il suo ambizioso progetto, quella che è conosciuta come l’Abbazia di Thélema (o Villa Santa Barbara), ma la sua figura rimane ancora oggi molto controversa.
I suoi soprannomi non lo aiutano: lui stesso si definiva ‘la Bestia 666’ e per molti è stato addirittura l’ispiratore del satanismo. Eppure, a fronte di questa reputazione non particolarmente limpida, gran parte degli studiosi che si sono dedicati alla vita di Aleister Crowley sono concordi sul fatto che egli non praticava riti violenti…nulla più di qualche sacrificio animale, anche se purtroppo non possiamo esserne del tutto sicuri visto che alcune testimonianze raccontano qualcosa di decisamente più cruento. In definitiva, dunque, è solo il protagonista di una tetra ‘leggenda’?
Chi era Aleister Crowley?
Aleister Crowley è strettamente connesso con la storia dei nuovi movimenti magici, tanto che il suo tentativo fu quello di creare una religione magica sviluppando, a Cefalù, una sua comunità di seguaci. L’Abbazia di Thélema venne fondata ispirandosi a quella omonima che nel XVI secolo, lo scrittore François Rabelais aveva immaginato come costruita dal gigante Gargantua con una regola ben precisa: “Fai ciò che vuoi sarà tutta la legge, Amore è la legge, amore sotto la volontà perché le persone libere e colte, sentono per natura un istinto ed inclinazione che li spinge ad atti virtuosi, e li tiene lontani dal vizio, inteso come religione”.
Enorme fu il suo interesse – talvolta anche ossessivo – per la sessualità in tutte le sue forme, ma anche quello per i tarocchi e per la Qabalah. E per Cefalù, un amore così audace da fargli desiderare di essere seppellito sulla Rocca, non distante dal Tempio di Diana. Una volontà che mai si concretizzò visto che Crowley, avendo attirato con le sue pratiche l’attenzione delle autorità locali ed essendo segnalato come pericoloso, fu accusato di antifascismo ed espulso dall’Italia nel 1923.
Il legame con Cefalù
Gli anni cefaludesi, seppur brevi e fugaci, furono essenziali per la vita di Aleister Crowley. Si racconta che che le cerimonie occulte, i rituali magici e gli esperimenti alchemici abbiano avuto luogo proprio tra le mura dell’Abbazia di Thélema, alimentando le speculazioni sulla presenza di forze oscure e influenze soprannaturali. Anche se l’abbazia fu abbandonata da Crowley nel 1923, il suo passaggio ha lasciato un’impronta indelebile sulla storia e sull’immaginario della città con un’eredità ancora visibile. Una curiosità, per questo personaggio, che non si è mai esaurita e che nei decenni ha attirato giornalisti come Kenneth Anger, fotografi e scrittori come Fosco Maraini ed Emilio Servadio, ma anche esponenti dell’esoterismo giunti in loro quasi in ‘pellegrinaggio’.
Fino alla fine degli anni ’60, capitava anche che qualcuno chiedesse di Crowley agli abitanti di Cefalù e l’appellativo con cui qualcuno lo ricordava era semplicemente ‘u magu’.
All’interno dell’Abbazia sono stati rinvenuti affreschi dipinti a olio con scene erotiche, ricoperti di calce per volontà della Chiesa dell’epoca, nonché un cerchio magico su un pavimento – nascosto dal cemento – in quella che era la stanza dei riti.
Cosa ci resta: l’eredità di Crowley
Probabilmente, giunti a questo punto, vi starete chiedendo se trovandovi a Cefalù sia possibile visitare l’Abbazia di Thélema. Purtroppo, la risposta è no. O meglio, l’edificio è ancora in piedi ma in condizioni fatiscenti e pertanto inaccessibile, lì sulle colline sopra il paese. Nella solitudine. Chiunque voglia osservare le decorazioni murarie realizzate da Crowley deve accontentarsi delle fotografie scattate anni e anni fa, e che oggi continuano a suscitare interesse e dibattito tra gli studiosi dell’occultismo e gli appassionati di storia del misticismo. Aleister Crowley appare citato nei testi di Umberto Eco e Leonardo Sciascia, è al centro di due romanzi di Vincenzo Consolo e W. S. Maugham, e ancora figura sulla copertina dell’album dei Beatles ‘Sgt. Pepper’. Riuscite a individuarlo?
E in ultimo, bisogna ricordare – già che di musica si parla – che nel 1974 anche Jimmy Page dei Led Zeppelin, il maggiore collezionista al mondo di cimeli crowleyani, visitò per la prima volta la dimora di colui che si definiva ‘il più malvagio del mondo’.