Giardini di Sicilia: 5 verdi meraviglie tra storia e bellezza
La Sicilia, terra di antiche culture, paesaggi mozzafiato e sapori irresistibili, offre anche uno spettacolo di bellezza naturale nei suoi incantevoli giardini. Questi ‘gioielli verdi’ sparsi sull’isola, sono testimoni di una ricca storia e di una flora straordinaria. In questo viaggio in cinque tappe, esploreremo i giardini di Sicilia da non perdere, luoghi dove la natura e l’arte si fondono in un abbraccio suggestivo, regalando ai visitatori un’esperienza indimenticabile. Pronti per un itinerario di serenità e bellezza da vivere con Sicilian Secrets?
I giardini di Sicilia sono uno spettacolo unico. Ciascuno con le proprie peculiarità e il proprio ‘carattere’, sono un esempio del perfetto equilibrio tra paesaggio e creatività. Piccole oasi ricche di fascino, ci si ritrova circondati da profumi avvolgenti, colori e frammenti di storia velati da incredibili curiosità. In questo viaggio vi portiamo alla scoperta dei 5 ‘Eden made in Sicily’ di cui prendere nota. Si parte!
Palermo, Villa Garibaldi
Il capoluogo siciliano ospita numerosi giardini. Si pensi al Giardino Inglese nella centralissima via Libertà, all’Orto Botanico adiacente a Villa Giulia, e ancora a Villa Trabia. Ma uno dei giardini di Sicilia più interessanti si trova a Piazza Marina e si tratta di Villa Garibaldi. La firma dell’architetto che lo progettò è quanto mai prestigiosa, fu l’ingegno di Giovan Battista Filippo Basile – papà del maestoso Teatro Massimo di Palermo – a dare vita a questa gemma nel cuore della città. Realizzato tra il 1861 e il 1864, porta il nome di Giuseppe Garibaldi come riconoscimento per le sue gesta.
Al di là dei numerosi busti commemorativi di personalità illustri, la vera star di questo luogo è l’albero più grande d’Europa nonché uno dei più vecchi d’Italia. Parliamo del Ficus Macrophylla che con i suoi 30 metri d’altezza e una chioma verde dal diametro di 50 metri si lascia fotografare dai visitatori. Ma non solo, qui si trova anche una rara quercia messicana! Il periodo migliore per perdersi nelle sfumature di Villa Garibaldi? Ovviamente la primavera così da assistere alle fioriture degli alberi e tuffarsi tra i profumati fiori viola, bianchi e gialli. Un’esplosione policromatica!
Agrigento, Giardino della Kolymbetra
Da Palermo ci spostiamo ad Agrigento, e più precisamente verso la Valle dei Templi. È in questo ‘santuario’ dell’archeologia che spicca il Giardino della Kolymbetra ossia uno dei maggiori luoghi di interesse storico-naturalistico dell’isola. Cosa vedere qui? Innanzitutto, il Tempio di Efesto, probabilmente il più recente dell’intera Valle dei Templi.
Ma la prima domanda da porsi è un’altra e riguarda proprio il nome. La Kolymbetra era originariamente una cisterna d’acqua, parte del complesso idraulico dell’antica Akragas, la città greca che sorgeva nella zona dove oggi si trova Agrigento. Nel corso dei secoli, questa cisterna fu trasformata in un giardino rigoglioso grazie all’intervento di varie civiltà, comprese quella romana e quella araba. Il giardino si trova in una dolce vallata, circondata da colline e uliveti ed è costellato da una grande varietà di alberi da frutto, come aranci, mandorli, ulivi e fichi. Ma è la presenza di specie vegetali antiche e rare a costituire un abile esempio di conservazione per la biodiversità, contribuendo a preservare varietà vegetali uniche e a promuovere la sostenibilità ambientale.
Ragusa, Giardino Ibleo
Polmone verde della città di Ragusa, il Giardino Ibleo si guadagna a mani basse il titolo di uno dei più bei giardini di Sicilia. Situato nel centro di Ragusa Ibla con i monti Iblei a fare da sfondo, questa villa è un angolo di benessere. Venne costruito nella seconda metà del XIX secolo grazie a tre ricchi uomini locali ma, riconoscendo il valore dell’iniziativa, si unirono presto molti altri cittadini che vollero contribuire alla fondazione di questo splendore. A colpire immediatamente è la flora che arricchisce questo ‘balcone urbano’ di caratura monumentale. Ci si lascia sedurre da specie tipicamente mediterranee fino ad arrivare a quelle esotiche. Ma non solo, lungo la passeggiata ci si imbatte perfino in tre chiese: quella dei Cappuccini con il museo diocesano, quella di San Domenico con il suo campanile decorato con maioliche e, infine, quella di San Giacomo.
Catania, Villa Bellini
Villa Bellini, Giardino Bellini…o per come la chiamano i catanesi, semplicemente ‘a villa’. Siamo a Catania e all’ombra dell’Etna troviamo uno dei giardini più antichi della città. La parte più vecchia nacque nel XVII secolo con una struttura simile a un labirinto per volontà del suo proprietario, il principe Ignazio Paternò Castello di Biscari ma le sorti di questo luogo andarono incontro a diverse vicissitudini. L’inaugurazione di questa Villa avvenne nel 1883 e fin da subito divenne meta di svago per i cittadini, ma la sua trasformazione continuò ancora nel Novecento: negli anni ’30 fu teatro di una stagione operistica estiva, negli anni ’50 quando fu proprio l’aspetto floreale a essere maggiormente curato. E negli anni ’60, divenne perfino uno zoo! Ma dopo i fasti, la caduta.
Successivamente a decenni di buio, dal 2010 il giardino Bellini è nuovamente fruibile e si mostra al pubblico con una flora variegata, prevalentemente mediterranea e subtropicale. L’ingresso da via Etnea avviene attraverso uno scalone affiancato da aiuole fiorite, si giunge così su un piazzale con al centro una grande vasca nella quale fino agli anni ‘80 del secolo scorso si potevano ammirare dei cigni. Sul lato ovest, si cammina lungo il Viale degli Uomini illustri: è qui che una serie di busti posti su colonne illustra i maggiori personaggi rappresentanti le glorie di Catania, tra cui Giovanni Verga e Luigi Capuana.
Trapani, Villa Margherita
L’ultima tappa del nostro tour tra i giardini di Sicilia ci porta a Trapani e per l’esattezza a Villa Margherita. Grande vanto per gli abitanti della città, questo parco urbano risale al 1889 e il suo nome rappresenta un omaggio alla regina Margherita di Savoia. Al suo interno, una memoria storica: si rinvengono, infatti, cinque colonne con capitello dorico parte di un antico teatro (il Teatro Garibaldi) distrutto nel corso della Seconda guerra mondiale. Vero spettacolo faunistico di questa villa sono le voliere e il laghetto…una sorta di paradiso ornitologico. Non sarà difficile adocchiare pappagalli, cigni e anatre, tartarughe, oltre che piante acquatiche e subtropicali. Un consiglio: durante l’estate, Villa Margherita diventa un teatro all’aperto. Grazie all’Ente Luglio Musicale Trapanese, dal 1948, questo posto magico è palcoscenico di opere liriche e numerosi altri spettacoli. Per i trapanesi? Irrinunciabile!