Balamour: il progetto di Giulia, da Roma a Palermo come un colpo di fulmine
Balamour è il progetto di Giulia Proietti Timperi, romana, che dopo una vacanza a Palermo ne è rimasta irrimediabilmente affascinata tanto da decidere di lasciare la Capitale e trasferirsi nel capoluogo siciliano. Oggi la sua community su Instagram conta oltre 36mila follower, un modo per conoscere la città…da un’altra prospettiva! Sicilian Secrets l’ha intervistata.
D: Roma-Palermo: com’è iniziata la tua avventura nel capoluogo siciliano?
R: Nel 2020, in piena pandemia, mi sfogai al telefono con un mio collega di Palermo, parlandogli di quanto stessi soffrendo le restrizioni e l’isolamento a livello piscologico. Vicini alla prima riapertura, mi propose di andarlo a trovare. A Palermo, ci sarebbero stati anche altri miei colleghi con i quali avevo (e ho) un legame profondo. Parlandone con un’altra amica e collega, decidemmo di partire per un mese alla scoperta della città: avremmo trascorso un po’ di tempo al mare e avremmo lavorato insieme agli altri. Da lì, non siamo più tornate! Il trasferimento da una città all’altra non ha causato alcuna difficoltà perché la mia azienda (Marketers) è full remote e ognuno lavora da dove desidera. Bastano un pc e una connessione a internet.
D: Cosa ti ha fatto innamorare al punto da affrontare questo grande cambiamento, ossia lasciare la Capitale per la Sicilia?
R: Credo sia stata una combinazione magica di ingredienti. Sicuramente la compagnia, le persone con cui ho condiviso l’inizio di questa avventura e quelle che ho incontrato lungo il cammino. La dimensione molto più umana e ridotta della città, rispetto alla grande Capitale in cui mi sentivo sempre persa. La presenza costante del mare, che rende tutto più magico e pacifico. Il cibo, che è una vera e propria esperienza a cinque sensi. Il costo della vita, nettamente inferiore a quello di Roma. La storia incredibile di questa isola, che si respira in ogni angolo e che non finisce mai di meravigliare e stupire.
D: Com’è nato il progetto Balamour?
R: Balamour è l’evoluzione di un progetto – che aveva un altro nome – nato insieme all’amica e (ex) collega con la quale ho intrapreso il viaggio a Palermo. Dopo esserci trasferite, avevamo deciso di raccontare la nostra storia e le nostre avventure aprendo un profilo insieme. Era un po’ il nostro diario di viaggio alla scoperta dell’isola. Dopo circa un anno e mezzo, abbiamo preso strade diverse e quel profilo è diventato il mio Balamour (da ‘Balarm’, nome di Palermo araba e ‘amour’, amore in francese). Balamour è il racconto della Sicilia (e in particolare di Palermo) con gli occhi di chi l’ha scelta. Ed è comunque rimasto il mio diario di viaggio, anche interiore.
D: Racconti Palermo attraverso le sue bellezze e i suoi tesori, qual è il tuo ‘posto speciale’ in città?
R: Scegliere è sempre difficile. Il Foro Italico all’alba, resta il mio posto del cuore: ci sono sensazioni, colori, profumi e suoni che non si possono trovare in nessun altro luogo e in nessun altro momento.
D: La tua community su Instagram conta oltre 36mila follower, che riscontro hai quotidianamente da chi ti segue?
R: Mi sento davvero fortunata e grata, perché in questi anni ho imparato a conoscere (anche personalmente) molta gente che segue il progetto, e ho incontrato solo persone speciali: sensibili, delicate, accoglienti, interessate, attente. Alcuni ora sono perfino grandi amici! Ho sentito sempre un enorme sostegno e una calorosa accoglienza. Ogni giorno rispondo a tantissimi messaggi che mi toccano le corde del cuore. Siamo una bella community e questo non lo darò mai per scontato.
D: Orazio diceva “Così seguendo il vento a Roma desidero Tivoli, a Tivoli desidero Roma”, cosa ti manca di Roma? E quando sei a Roma…cosa ti manca di Palermo?
R: Sembra assurdo, ma di Roma non mi manca nulla. Solo…l’accento romano! Tornare a sentirlo ovunque, per me è come musica! Roma è di una bellezza sconvolgente, ma non riesco a sentirla casa. Vederla però è sempre un’emozione. E poi lì ci sono mia madre e mio padre, loro sì che mi mancano. Quando mi allontano da Palermo mi manca…tutto. I volti familiari che incontro ogni giorno quando scendo da casa, le persone, la mia routine, i miei locali preferiti. Questa per me è casa.
D: Come descriveresti il tuo rapporto con Palermo e la Sicilia?
R: Sento di appartenere a questi luoghi da sempre. È una sensazione difficile da spiegare. Non so, magari sono nata a Roma per errore! O in un’altra vita ero una Palermitana DOC. Amo questa terra come ci fossi nata, mi sento sempre più catturata e affascinata da tutto quello che incontro: che siano paesaggi, persone, luoghi. In poche parole: perdutamente innamorata.
D: Domanda immancabile: carbonara Vs anelletti al forno…chi vince?
R: Non sono una super mangiona né dell’una né dell’altra! Per me vince lo
sfincione…bagherese.
D: Un desiderio futuro per Balamour: come vorresti che questo progetto si evolvesse?
R: Vorrei che il progetto si radicasse sempre di più nel territorio, diventando un megafono per realtà locali, arte, cultura per siciliani e non. Mi piacerebbe lavorare a progetti insieme al Comune e alla Regione, per agire sempre più in grande.