Himera, una storia di Sicilia (quasi) segreta
La Sicilia è un museo a cielo aperto, ricca di siti archeologici e angoli ricchi di storia tutti da scoprire. Una tappa da mettere in programma durante il proprio viaggio in Sicilia è Himera. Si tratta di un’antica colonia greca oggi sul territorio di Termini Imerese, in provincia di Palermo. La città si estendeva su una vasta area, comprendente sia l’acropoli sia la città bassa, e ancora conserva numerosi resti di edifici pubblici e privati, mura, porte, templi, necropoli e tombe. Pronti a partire con Sicilian Secrets?
Un’isola che si illumina con i suoi tesori, è questa la Sicilia. Chi ama la storia e la cultura si innamorerà di uno dei siti archeologici dove si respira un’atmosfera che sa di Grecia, un passato ancora vivo tra le pietre di Himera. Fondata nel VII secolo a.C. dai Calcidesi e da alcuni esuli siracusani, fu una colonia protagonista di innumerevoli battaglie e intrighi di potere fino a quando, nel 409 a.C., furono i Cartaginesi a raderla al suolo. Dopo pochi anni, gli esuli si spostarono di pochi chilometri per ricostruire le loro vite, e insieme a loro i coloni libici. Fu per loro volontà che ebbe vita l’insediamento di Thermai Himeraìai, oggi Termini Imerese.
Gli scavi, un tesoro nascosto
Himera è uno scrigno dove scavando si svela la storia. Questo posto cominciò a emergere nel 1861 quando venne rinvenuta parte del tempio dorico (Tempio della Vittoria), a seguire – tra gli anni ’20 e ’30 del Novecento, presero avvio le indagini della necropoli orientale e ulteriori approfondimenti del tempio. Venne il momento dell’area sacra, della città alta e della città bassa, per proseguire poi verso le aree periferiche dell’insediamento e così via fino ai giorni nostri quando, tra il settembre del 2008 e giugno del 2011, grazie a una intensa attività di indagine in corrispondenza dell’area della necropoli occidentale della piana di Buonfornello, sono state portati alla luce circa 9.500 tombe nonché recuperati 18.000 reperti archeologici e 6.000 scheletri.
Una piccola curiosità! Himera poteva vantarsi di annoverare tra i propri cittadini delle vere e proprie celebrità! Tra questi vi era il poeta lirico Stesicoro e diversi atleti vincitori dei giochi Olimpici.
Cosa visitare a Himera
Chi si reca a Himera si prepari a una visita unica nel suo genere. Attualmente sono aperte al pubblico l’area del Tempio della Vittoria e quella della città alta, che offrono un panorama articolato dei principali aspetti di una realtà coloniale greca d’età arcaica e classica: edifici monumentali, assetto urbanistico e cultura abitativa. Uno dei luoghi più iconici è l’area sacra del Temenos di Atena al cui interno sono stati ritrovati una serie di edifici di culto. Di fianco, il sito archeologico si estende verso sud e su di esso si colloca l’abitato di età arcaica, con un impianto risalente alla seconda metà del VII secolo a.C., di cui si conservano solo pochi resti. Gli isolati visitabili raccontano molto dell’urbanistica antica e si sommano a quelli della parte Est sulle estreme pendici della città.
Il Tempio della Vittoria, star di Himera, venne eretto nel 480 a.C. e probabilmente era dedicato ad Atena o a Zeus. Numerosi sono i punti in comune con il tempio di Atena di Siracusa, per tale ragione si stima una medesima datazione. Gli scavi hanno permesso di ritrovare frammenti di armi e armature, tra cui un paio di gambiere in bronzo oggi esposte al Museo Archeologico Regionale di Palermo.
…e in ultimo…
Infine, merita una sosta anche l’Antiquarium di Himera, un museo inaugurato nel 1984 e riaperto nel 2001. È qui che sono custoditi i più importanti reperti di questa colonia: si inizia dalla sezione dedicata alla topografia della città per scoprire poi la storia degli scavi e tante altre curiosità per conoscere qualcosa in più sulla vita degli antichi abitanti, sui loro usi, sui loro riti, sui matrimoni e sulle tradizioni funerarie. Preparate la macchina fotografica: prima di andar via immortalate due vere gemme, ossia il relitto della Kalura e il mosaico della villa di Settefrati, piccola contrada di Cefalù.
Un faccia a faccia con la storia della Sicilia off the map!