5 curiosità su Enna e dintorni
Enna è un luogo della Sicilia che può sorprendere. Si tratta dell’unica provincia della Sicilia non baciata dal mare, la città è il capoluogo più alto d’Italia, vi sono comuni in cui si parlano insoliti dialetti celtici…e molto molto altro! Scopriamo 5 curiosità su Enna e dintorni con Sicilian Secrets. Pronti a vivere una nuova avventura?
Se in Sicilia sentite parlare di un posto chiamato Castrogiovanni, si tratta di Enna. È questo, infatti, l’antico nome della città, una città che i Romani non esitavano a definire ‘urbs inexpugnabilis’ in virtù della sua posizione che la rendeva appunto difficile da conquistare. Oggi c’è chi la definisce anche ‘l’ombelico della Sicilia’ vista la sua centralità, lei che domina il cuore dell’isola. Forte, imponente.
Se volete conoscere 10 meraviglie da vedere sul territorio, prendete ispirazione da questo articolo (QUI)…e se desiderate scoprire qualche chicca in più, continuate a leggere. Ecco 5 curiosità su Enna che vi lasceranno a bocca aperta.
1. Belvedere della Sicilia
I panorami di Enna sono mozzafiato. La sua altitudine lo rende il ‘belvedere della Sicilia’, un affaccio naturale sulla campagna con echi di antiche culture. La città si compone di due parti, ‘Enna Alta’, dove si trova il centro storico, e ‘Enna Bassa’, ossia i quartieri moderni. La zona antica racconta le testimonianze di dominazioni come quella greca, senza contare che percorrendo Via Roma – l’asse principale – si attraversano in un colpo sono tutte le cinque piazze principali di Enna.
2. Si parla lombardo
Tra le curiosità su Enna, ce n’è una che riguarda il comune di Sperlinga. È uno dei borghi più belli d’Italia, ma a renderlo davvero speciale è il dialetto che parlano i locali. Si tratta di un dialetto Gallo-Italico, residuo delle popolazioni lombarde che vi abitarono. Ci troviamo infatti nella cosiddetta Sicilia lombarda, e il patrimonio medievale si esalta! Da non perdere è il Castello di Sperlinga, raro esempio di castello rupestre, in parte scavato nella roccia e risalente probabilmente al periodo anteriore ai Siculi pre-greci (XII-VIII secolo a.C.), in parte costruito sulla stessa roccia, intorno al 1080.
3. La Venere di Morgantina
C’è chi la identifica con la dea Venere, per i più è semplicemente la Dea di Morgantina. Questa statua è stata ritrovata in seguito a uno scavo clandestino e pare provenga da un santuario ormai non più esistente vicino al sito archeologico di Morgantina, in provincia di Enna. Oggi quest’opera d’arte è conservata al museo archeologico di Aidone, finalmente in Italia (e in Sicilia!) dopo anni di contenzioso con gli Stati Uniti. Il suo fascino risiede non soltanto nel mistero che la avvolge ma anche nella lavorazione, curata nei minimi dettagli anche sul retro. L’autore? Chissà! Sappiamo che venne scolpita nel V secolo a.C. sull’isola da un discepolo di Fidia…per il resto, che vinca il bello della leggenda!
4. La polenta ennese
Una curiosità su Enna e dintorni riguarda la cucina. Ancora una volta ci si imbatte in qualcosa che riporta ai sapori lombardi, ossia la polenta. La Frascatula di Enna è appunto una polenta di verdura (generalmente broccoletti) e pancetta diffusa non soltanto nel capoluogo ma anche nei paesi vicini dove viene preparata sostituendo i broccoletti con i cavolfiori o i finocchietti selvatici. Tradizionalmente la frascatula andrebbe preparata con la farina di Timilia, una farina integrale di grano duro, ma nell’area di Leonforte, si riscontra una peculiarità: si utilizza una farina derivata dalla tipica Fava Larga di Leonforte.
5. La Formula 1 in Sicilia
La Formula 1 ha fatto tappa in Sicilia e più precisamente presso l’autodromo di Pergusa, in provincia di Enna. Il circuito ha ospitato il Gran Premio del Mediterraneo di Formula 1 dal 1962 al 1965 (gare non valide però per il campionato mondiale), poi la Formula 2 e la Formula 3000 dove tra i vincitori figurano nomi illustri dell’automobilismo come Felipe Massa, Luca Badoer, Juan Pablo Montoya e David Coulthard.