Scopriamo perchè l’uovo è il simbolo della Pasqua!
Un’altra curiosità di lunga data riguarda l’uovo come simbolo universale della Pasqua che ritroviamo anche in alcuni dolci storici siciliani: parliamone!
L’uovo come simbolo: un po’ di storia
E’ scontato affermare che l’uovo è il simbolo della Pasqua la festività forse più importante della cristianità ma siete certi di conoscere il perché? Per saperne di più direi di iniziare da molto lontano addirittura dalla preistoria. Già da allora alcuni miti pagani affermavano che il cielo e la terra fossero in realtà due parti che unite formavano un uovo. Poi gli egiziani credettero che proprio l’uovo fosse il centro vitale dei quattro elementi dell’universo: acqua, aria, terra e fuoco. L’uovo quindi era allora universalmente il simbolo della vita considerato magico in quanto inspiegabilmente da questo inanimato nasceva un essere vivente. Quindi come generatore di vita, potente amuleto, forza misteriosa veniva usato per diversi riti propiziatori da molte popolazioni del mondo.

A riprova di ciò alcuni popoli interravano uova sotto le fondamenta degli edifici per tenere lontano spiriti ostili e ogni forma di male. Altri prima li dipingevano a colori e quindi li seppellivano nei campi durante la semina per propiziarsi un buon raccolto. Gli antichi romani affermarono ”omne vivum ex ovo” cioè ogni vita proviene dall’uovo e come buon augurio iniziarono l’usanza di regalare uova di galline. La stessa tradizione è documentata anche fra i persiani poi i greci e persino i cinesi che se li scambiavano all’arrivo della primavera. Altre credenze relative all’uovo cosmogonico cioè generatore universale di vita li ritroviamo in Polinesia, Indonesia, Africa, America e Finlandia! Ma tutto questo direte non spiega come il simbolo pagano della forza della vita in epoca cristiana possa diventare emblema della festa pasquale. Non abbiate fretta… la spiegazione c’è!
L’uovo e la Pasqua: ecco come
Oggi in tutto il mondo l’uovo è il simbolo della Pasqua senza paura di smentite ed ecco come questo è accaduto e quale significato ha assunto. Dunque nel calendario ebraico la Pasqua era fissata a metà del mese di “nissan” per l’equinozio di primavera che indicava anche il principio dell’anno. In occasione di queste feste venivano preparati riti e offerti doni con uova colorate e con frasi o simboli sul guscio. Ma il Concilio di Nicea nel 325 prima e Papa Gregorio XIII a fine 1500 poi stabilirono che la Pasqua fosse una festività “mobile”. Una serie di calcoli fa sì che questa data muti ogni anno all’interno dell’intervallo tra il 22 marzo e il 25 aprile. Quindi per i cristiani non più collegata all’inizio dell’anno… ma l’usanza delle uova rimase e si accrebbe di nuovi significati.
Per comprendere meglio poniamoci nella prospettiva di un uomo di 2000 anni fa. L’uovo visto dall’esterno somiglia ad un sasso senza vita proprio come il sepolcro di pietra dentro il quale fu deposto Gesù. Ma Cristo sconfigge la morte e risorge uscendo dal sepolcro e così dall’uovo apparentemente inanimato risorge la vita! Questa rinascita ultraterrena non riguarda solo Cristo ma tutti coloro che credono in lui… così l’uovo diventa il simbolo di resurrezione cioè il simbolo della Pasqua. Riassumendo per il paganesimo l’uovo è simbolo di fertilità e dell’eterno ritorno della vita invece per il cristianesimo l’uovo è il simbolo della resurrezione e della sacralità.
L’arte e le sue uova
Prima di proseguire con le tradizioni che vedono l’uovo legato alle festività pasquali nel mondo e in Sicilia mi piace fare una veloce digressione. Parliamo difatti di un oggetto così particolare ed unico da divenire anche ispirazione per l’arte nelle sue più diverse forme. Orafi, pittori, scultori, fotografi hanno immortalato l’uovo innumerevoli volte nelle opere facendone anche un simbolo artistico. Sconosciuti artisti ne creavano di pietra in Russia e Svezia per decorare i sepolcri e statue di Dioniso in Beozia ne stringono in mano. Ma arriviamo nel medioevo dove nacque la vera produzione orafa di uova rivestite o anche fabbricate in argento, platino ed oro. Sembra che Edoardo I re d’Inghilterra agli inizi del 1300 commissionò ben 450 uova rivestite d’oro da donare in occasione della Pasqua. L’idea piacque molto ovviamente agli aristocratici ed ai ricchi che a loro volta ingaggiarono altri orafi per nuove creazioni.

L’espressione massima della ricchezza e dello sfarzo la troviamo però nella serie di preziosissime uova dell’orafo Carl Fabergé. Fu proprio alla fine del 1800 che lo Zar Alessandro III gli diede incarico di creare un gioiello unico per la moglie Maria. Così nacque il primo uovo di platino smaltato che conteneva un pulcino d’oro e una corona imperiale in miniatura. Da lì in poi una serie spettacolare di uova preziose e tutte con una sorpresa all’interno… già nacque così la tradizionale “sorpresa dentro l’uovo”.



Ma anche in altre forme d’arte è assolutamente protagonista il nostro “uovo”: nella pittura basta ricordare Bosch, Magritte e il genialmente folle Dalì.

E per la fotografia non basterebbe un intero articolo dedicato! Per non parlare di tanti artisti artigiani che creano uova in legno, pietra, ceramica, vetro che molti amano oggi collezionare… io per esempio!

La tradizione pasquale
Dicevamo di voler approfondire la nascita dell’usanza dello scambio di uova decorate per la Pasqua… ed ecco fatto. Nel medioevo originariamente in Germania per festeggiare la resurrezione di Cristo erano regalate ai bambini ed alla servitù. Venivano colorate bollendole con bucce di cipolla e tè per diventare ocra, ortica per ottenere il verde, cumino per il giallo, rape per il rosso. Nella Pasqua greca ortodossa le uova sode dipinte di rosso come simbolo della passione e resurrezione vengono benedette e regalate ai fedeli. Una chicca: sapete perché il venerdì successivo alla Pasqua i greci pongono sulle tombe uova sode rosse? Si narra che la Madonna preparasse uova colorate per Gesù Bambino e che dopo la crocifissione avesse trovato sul sepolcro vuoto proprio delle uova rosse!

Ed ecco alcune curiosità. In Germania e in Francia il giorno di festa delle uova colorate o di cioccolato vengono nascoste nei giardini per essere ritrovate dai bambini. Nei Balcani durante il pranzo pasquale ogni commensale sceglie un uovo e gareggia con gli altri scontrandone le estremità. Alla fine ne resterà solo uno integro cioè quello più resistente che recherà grande fortuna al suo proprietario. Nei Paesi Scandinavi le uova deposte il giovedì santo hanno un dono particolare: smascherano le streghe. Ma chi vuole avere questo potere deve metterle in tasca e andare in chiesa e ritornare a casa senza romperle! In ogni caso basandosi su alcune preparazioni dolciarie di pasticceri torinesi del 1700 ecco che da oltre un secolo prende vita l’uovo di cioccolato. Oggi senza dubbio nel bene e nel male proprio l’uovo di cioccolato arricchito al suo interno da un piccolo dono è il simbolo della Pasqua!
I dolci pasquali tradizionali siciliani
E siamo quindi giunti alla nostra amata Isola di luce ed ai suoi dolci tipici pasquali che neanche a dirlo prediligono il nostro tanto celebrato uovo. A dire il vero anche in Sicilia i dolci pasquali nelle vetrine delle moderne pasticcerie sono ben lontani da quelli tradizionali! Oggi troverete ovunque bellissime uova di cioccolato, pecorelle di marzapane e spettacolari cassate ma la vera tradizione è legata ad altro. Mi riferisco a particolari pani speciali poi nel tempo diventati paste dolci di diversa grandezza e forme e nomi. Con semplici ingredienti come farina, zucchero, strutto, latte e uova ogni famiglia preparava il tradizionale dolce pasquale. Campanaru a Trapani, palummedda ad Agrigento, pupu ccù l’ovu a Palermo, cannileri a Enna, panaredda a Siracusa, cuddura cull’ovu a Catania. Ancora oggi le forme vanno da panierini a colombe, da cuori a bambole ma tutte proprio tutte hanno al loro interno un uovo sodo!

Scopriamo perché l’uovo è il simbolo della Pasqua… vi avevo promesso: ecco fatto! Vi ha incuriosito conoscere questo argomento? Allora vi consiglio in questo blog anche l’articolo “Rituali e riti della Pasqua in Sicilia”. Ma resterete davvero colpiti con ben 30 curiosità sulla Sicilia che potrete leggere cliccando qui! Pensate a quanto altro potrà stupirvi in Sicilia con le mille proposte di Dimensione Sicilia per un viaggio su misura. E se invece volete un tour senza pensieri scegliete senza dubbio tra quelli proposti da Sicilian Secrets!
A Presto!
Saverio Garufi