Scopriamo perchè il simbolo della Sicilia è una triscele con una gorgone!

scopriamo il simbolo della sicilia

Un’altra curiosità di lunga data è data dalla presenza nella Trinacria, simbolo di questa Isola di luce, di due emblemi fusi tra loro ma storicamente distanti: parliamone!

Il simbolo della Sicilia: il come e il cosa

Siamo di certo nell’era della comunicazione e della condivisione sia scritta che verbale… forse anche eccessiva! La base della nostra relazione è il linguaggio cioè un codice che consente un processo di comunicazione tramite suoni, gesti e simboli di significato comune. Ho già parlato della lingua siciliana che distingue questo popolo, ne conserva la storia, ne custodisce l’anima e rappresenta la sua libertà. Oggi venite con me: scopriamo il simbolo della Sicilia!

Ma anche i simboli fanno parte del comune rapportarsi tra uomini. Ed allora cosa intendiamo esattamente per simbolo? Le spiegazioni che ho trovato possono sintetizzarsi così: è un elemento della comunicazione che esprime contenuti di significato ideale. Sia esso segno, gesto, oggetto evoca alla mente dell’osservatore un concetto diverso da ciò che il simbolo stesso è fisicamente. Rappresenta cioè un’entità astratta ma riconoscibile da molti per diciamo convenzione prestabilita. Per semplificare: la croce è il simbolo del Cristianesimo, il leone è il simbolo della forza, Ulisse dell’astuzia, il giglio di Firenze, l’elefante di Catania e via così…

scopriamo il simbolo della sicilia anche nelle ceramiche
La Trinacria è ovunque in Sicilia: anche nelle bellissime ceramiche

Ed ora scopriamo il simbolo della Sicilia: la famosa Trinacria che presenta una triscele con una gorgone. Lo troverete quasi dovunque perché i siciliani da buoni scaramantici lo considerano un portafortuna. Così andando in giro potrete riconoscerlo nelle ceramiche, negli intagli di legno, nei quadri, nei gioielli, nelle magliette e persino tatuato sulla pelle! Non potrete fare a meno di notarlo: così bello e unico…

Triscele e gorgone: ma cosa sono?

Abbiamo anticipato che il simbolo della Trinacria presenta due diversi emblemi. Eccoli! La triscele presente in varie forme anche negli stemmi araldici è formata da tre spirali unite in un punto centrale che danno il senso di rotazione. Successivamente in epoca greca troviamo delle triscele con al centro un viso. Il motivo di questa evoluzione simbolica resterà avvolto nel mistero poiché si ricollega alla mitologia. Di certo era presente sulle monete di antichi paesi orientali così come la ritroviamo anche in Sicilia sulle monete siracusane del III secolo a.C. Ma recenti reperti testimoniano che essa ha origini figurative ancor più remote perché esistente nella ceramica di produzione gelese addirittura risalente al VII-VI secolo a.C!

il simbolo della triscele viene rappresentato da tre elementi in rotazione
Una delle evoluzioni dell’antica triscele raffigura tre gambe unite al centro

Il secondo simbolo, di certo il più appariscente e intrigante, al centro della Trinacria è il viso di una donna… ma che donna! La sua testa ha ali al posto delle orecchie e serpenti che si intrecciano invece dei capelli… insomma non può concorrere a nessun titolo di bellezza. In realtà raffigura una delle tre gorgoni cioè mostri della mitologia greca che abitavano nell’estremo occidente del mondo allora conosciuto.

varie raffigurazioni delle temute gorgoni
Le gorgoni vennero raffigurate in molte culture diverse sempre con le stesse caratteristiche

Erano tre sorelle che rappresentavano tre forme diverse di perversione: Euriale la sessuale, Steno quella morale e Medusa la perversione intellettuale. Erano temutissime perché avevano il potere di pietrificare chiunque le guardasse direttamente negli occhi. La gorgone per antonomasia era Medusa custode degli inferi ma stranamente l’unica mortale tra le tre! Il mito narra che Perseo guardandone l’immagine nello scudo divino di Atena per non fissarla direttamente tagliò la testa a Medusa. Ecco perché la gorgone in questione è solo una testa senza corpo!

Un po’ di storia per saperne di più sul simbolo della Sicilia

Scopriamo il il simbolo della Sicilia: siamo vicini alla verità! Sappiamo ormai il significato dei due simboli presenti nella Trinacria che li unifica e li accoglie in sé. Tanto che esso stesso è visualizzato come una testa femminile con tre gambe piegate e da essa moventi. Simili, meglio solo apparentemente simili, simboli erano presenti anche in altre culture e religioni dell’antichità. Si parla di un dio del sole orientale nella sua triplice forma di primavera, estate e inverno come anche di antiche leggende celtiche e macedoni…

A testimonianza di tutto questo gli studiosi riportano rinvenimenti di disegni su pietra o monete o incisioni votive derivanti da diversi luoghi del mondo. In realtà si tratta sempre del simbolo della triscele originario o con al massimo la raffigurazione di un viso al centro. Altra cosa è il simbolo della Trinacria nel quale la triscele diventa la rappresentazione geografica della Sicilia. Difatti furono i Greci a chiamare l’Isola come Trinakìa da trinacrios che significa tre e àkra che sta per promontori. La particolare configurazione geografica che rappresenta infatti un triangolo ha ai tre vertici i promontori Passero, Peloro e Lilibeo.

È solo in epoca romana che la Trinacria appare nel suo aspetto definitivo modificando in parte le connotazioni e il significato del viso della gorgone in centro. La sua testa infatti viene adornata con delle spighe di grano a rappresentare sia la fertilità del terreno sia il fatto che la Sicilia fu la prima provincia con il ruolo di granaio dell’Impero Romano. Inoltre i serpenti che ne costituiscono la capigliatura perdono il senso di terrore e minaccia e al contrario rappresentano la saggezza e la prudenza. Non a caso infatti insieme al cane e all’aquila troviamo proprio il serpente anche nel simbolo di Palermo!

Il simbolo della Sicilia è anche nella bandiera dell’Isola…

L’amore che lega i siciliani a questo simbolo non è un colpo di fulmine recente ma vive da secoli: davvero! Difatti la Trinacria così per come l’abbiamo raccontata venne inserita già nel 1282 nella bandiera della Rivoluzione del Vespro a simboleggiare l’unità della Sicilia nello scacciare gli Angioini. Per quanto riguarda i colori dello sfondo il rosso richiama lo stendardo comunale di Palermo allora alla testa della rivolta. Il giallo invece fa onore alla città di Corleone che per prima aderì alle contestazioni contro gli Angioini.

Per oltre cinque secoli a seguire l’Isola fu sottoposta alle tante dominazioni di casate estere delle quali più volte abbiamo trattato. Chiaramente ogni famiglia regnante impose anche la propria bandiera ma il vessillo siciliano non fu mai veramente dimenticato. Difatti eccolo risorgere nella rivoluzione del 1848 quando la Trinacria, posta al centro del tricolore italiano, fu adottata quale simbolo dell’Isola dal Parlamento siciliano. Lo stesso simbolo fu poi riutilizzato dai comitati rivoluzionari nati dopo lo sbarco di Garibaldi durante la spedizione dei Mille.

scopriamo il simbolo della sicilia presente anche nella bandiera
La Trinacria sventola orgogliosa anche nella bandiera dell’Isola

Infine il Parlamento Siciliano con la legge regionale n. 1 del 2000 conferma il simbolo della Trinacria come parte integrante della bandiera siciliana. Si legge testualmente nella delibera ufficiale che “è stata posta al centro della bandiera una triscele color carnato, con il gorgoneion e le spighe. Il drappo ha gli stessi colori dello stemma: rosso aranciato e giallo”.

Un bellissimo tatuaggio con il simbolo della Trinacria
La Trinacria è così amata da molti siciliani da essere tatuata!

Scopriamo il simbolo della Sicilia… vi avevo promesso: ecco fatto! Di certo i siciliani amano davvero tanto la Trinacria e sono orgogliosi di questo simbolo. Se parlate con loro di questo vi consiglio di dire sempre che è bellissimo! Vi ha incuriosito conoscere questo argomento? Rientra in una delle 30 curiosità sulla Sicilia che potrete leggere cliccando qui! Pensate a quanto altro potrà stupirvi in Sicilia con le mille proposte di Dimensione Sicilia per un viaggio su misura. E se invece volete un tour senza pensieri scegliete senza dubbio tra quelli proposti da Sicilian Secrets!

A Presto!

Saverio Garufi

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