7 fantasmi per 7 castelli di Sicilia
Credete nei fantasmi e nei misteri? Siete solo curiosi e forse un pò scettici? Un modo per saperne di più c’è: andiamo proprio a cercare gli spiriti visitando le dimore infestate di Sicilia…
Fantasmi e Castelli: leggenda o realtà?
So che state pensando “Ma non siamo mica in Scozia! Di che fantasmi e castelli sta raccontando?”. Bene vi stupirò: questa splendida Sicilia è un mondo pieno di natura, gusto, arte, storia, folclore ma anche di misteri e leggende! Ed oggi vi porto con me in luoghi veramente unici dell’Isola. Sto parlando della ricerca di 7 fantasmi per 7 castelli di Sicilia: scopriamoli!
Che siano solo superstiziose credenze o al contrario documentate realtà le storie di spiriti sono sempre interessanti e accattivanti. Se in voi c’è un po’ dello spirito di “acchiappa fantasmi” e se non vedete l’ora di avvertire un brivido freddo siete nel posto giusto. In tutta l’Isola sono molti i luoghi legati a storie affascinanti ed un po’ spaventose: fatti inspiegabili, evanescenti apparizioni, castelli infestati… ce n’è davvero per tutti i gusti.
7 fantasmi per 7 castelli: i primi 2 in Sicilia sono a Catania
Pronti allora? Si va a caccia di fantasmi e delle loro incredibili storie: partiamo con i primi 2 castelli!
1 – Il bambino volante del Castello Ursino
Catania la bellissima città sorta ai piedi del maestoso Etna e risorta dopo terremoti ed eruzioni laviche tra le altre meraviglie ha anche un vero castello. In pieno centro storico ecco il Castello Ursino edificato nel XIII secolo per volontà di Federico II di Svevia. Prima che successive colate laviche lo circondassero, era posto a ridosso sul mare. Per un periodo fu sede del parlamento siciliano ed in un altro tempo dimora reale degli Aragona di Sicilia. Divenne una terribile prigione nel 1500 e dopo varie vicissitudine oggi finalmente restaurato è sede del Museo Civico e ospita le raccolte Biscari e dei Benedettini.
E per quanto riguarda i fantasmi? Dunque… i sotterranei hanno subito pochissimi cambiamenti così come le buie celle dei condannati che mantengono scritte e disegni con a volte gli ultimi pensieri dei moribondi. Fenomeni di poltergeist sono riportati con frequenza: porte che si chiudono, luci che si accendono e spengono… e sin qui possono essere coincidenze. Ma alcuni visitatori affermano di essere rimasti bloccati all’improvviso senza riuscire a muovere nemmeno un muscolo. Nel contempo una figura evanescente di bimbo avrebbe volteggiato sulle loro teste tra gli alti soffitti del castello!
2 – La ragazza piangente del Castello Leucatia
Chiamato Castello di Leucatia in realtà è un edificio in stile medievale edificato solo nel 1911 da un ricco commerciante di origine ebraica come confermato dalle stelle a sei punte che si trovano lungo i merli dei torrioni. Il castelletto ha le fondamenta che insistono su un’antica necropoli: e già partiamo male… molto male! La figlia del commerciante rifiutò il promesso sposo imposto dal padre e morì lanciandosi dalla torre di quel castello che sarebbe stata la sua dote. Il nuovo proprietario fu terrorizzato da voci misteriose e lamenti notturni e abbandonò l’edificio. Solo nel 1960 il Comune acquistò la proprietà che nel 2001 è diventata Biblioteca e Centro Culturale.
Ma le voci continuano… e la credenza che il castello ospiti presenze inquietanti a tutt’oggi è alimentata dal fatto oggettivo della necropoli sottostante. Molti affermano di intravedere certe notti il fantasma di una ragazza piangente che si aggira dietro le finestre del castelletto… vi dice qualcosa?
7 fantasmi per 7 castelli: gli altri 3 in Sicilia tra Enna e Caltanissetta
Avete visto qualcosa di strano? Vi è sembrato di udire una voce? Non siete sicuri? Beh intanto seguitemi nel cuore della Sicilia.
3 – Il cavaliere al galoppo della Torre di Enna
Rechiamoci allora ad Enna che svetta su una dorsale a oltre 930 metri sul livello del mare tanto da essere per secoli la roccaforte inespugnabile di tanti popoli: sicani, greci, romani, bizantini, arabi, normanni, svevi e aragonesi! Dopo la visita al vicino Castello di Lombardia voglio portarvi alla Torre la vera meta di questa mattina. Questa famosa torre ottogonale per molto si ritenne edificata per volontà dell’imperatore Federico II di Svevia nella prima metà del XIII secolo. Gli abitanti da sempre la chiamano “Castello vecchio” e molti studi recenti ne attribuiscono oggi la costruzione all’antico popolo dei Siculi. Essi avevano molte cose in comune con la cultura degli Etruschi: arte, religione e scienza tanto che la torre in verità è un osservatorio astronomico e geodetico!
E il nostro fantasma? Eccolo! Molti residenti affermano di aver avvertito strane presenze intorno alla torre e in tanti raccontano di aver sentito o addirittura intravisto la forma di un cavallo scalpitante portato al galoppo da un cavaliere evanescente dall’armatura lucente. Per alcuni si tratterebbe del fantasma di Federico II di Svevia che fu a Enna in una sola occasione nell’agosto del 1233 alloggiando proprio nel vicino Castello di Lombardia…
4 – Il cavaliere che vaga del Castello di Mussomeli
E’ tempo di andare adesso in provincia di Caltanissetta ed esattamente a Mussomeli un’antica cittadina posta ad un’altezza di circa 780 metri. Qui su una rupe a circa due chilometri troviamo il Castello di Mussomeli una fortezza eretta tra il XIV e il XV secolo. E’ anche noto come Castello manfredonico anche se ci sono tracce architettoniche più antiche di epoca sveva.
La presenza di una “presenza” qui è sussurrata da molti ed addirittura documentata dal dettagliato racconto del custode del castello certo Pasquale Messina. Lui afferma che nel 1975 dopo l’uscita degli ultimi visitatori avvertì uno strano vento freddo. Improvvisamente gli apparve il fantasma di un cavaliere che gli disse di essere un nobile spagnolo certo Don Guiscardo arrivato in Sicilia al seguito di Re Martino I. La moglie rimasta in Spagna era stata insidiata senza successo da un certo Don Martinez che per vendetta ordinò a dei mercenari di attaccare Don Guiscardo che si trovava appunto lontano. L’agguato accadde proprio nelle vicinanze del Castello di Mussomeli e Guiscardo ferito gravemente imprecò contro Dio. Per espiare questa bestemmia non gli era quindi possibile passare oltre ma doveva vagare per mille anni sulla terra. Avremo quindi ancora un po’ di tempo per incontrare questo fantasma che aspetta tristemente di ricongiungersi all’amata consorte!
5 – La castellana dalle labbra verdi del Castelluccio di Gela
E quindi partiamo per Gela nella costa sud ovest della Sicilia sempre in provincia di Caltanissetta. E andiamo a scoprirne il Castelluccio noto anche come Castello Svevo. La sua esistenza è documentata già in un atto del 1143 quando il Conte di Butera lo dona all’abate di San Nicolò. Si è certi però che l’origine sia anteriore e addirittura di epoca normanna.
La leggenda qui si incentra su una misteriosa castellana. Già da viva nonostante fosse bella, alta e con una lunga chioma nera intimoriva perché si truccava con uno strano rossetto verde. Molti servi raccontavano in giro che in verità lei era severissima, ambigua e addirittura crudele. Pare che anche gli altri nobili non volessero recarsi nel castello ma per dialogare inviassero messaggeri che puntualmente scomparivano nel nulla. Dopo la sua fine misteriosa un fantasma di donna con le labbra verdi terrorizza i contadini che si avvicinano al castello. Pare che difenda così la “trovatura” cioè un tesoro nascosto che nessuno nei secoli è riuscito a scovare. Vogliamo provare noi a trovare il prezioso forziere? E se apparisse la castellana dalle labbra verdi?
7 fantasmi per 7 castelli: gli ultimi 2 in Sicilia tra Agrigento e Palermo
Qualche immagine sfuocata è apparsa nelle vostre foto? Un piccolo brivido vi ha colto entrando in un salone? Magari succederà di più negli ultimi 2 castelli: seguitemi!
6 – La dama innamorata del Castello di Naro
Proseguiamo dunque per la provincia di Agrigento città nota per i superbi templi greci splendidamente conservati. La nostra meta di oggi è il paese di Naro che sorge a circa 600 metri sul livello del mare Mediterraneo che si intravede oltre alcune verdi colline. Le origini del suo Castello comunque preesistente alla conquista araba avvenuta nell’827 si fanno risalire al tempo dei sicani. Di certo nel XIV secolo cioè in epoca chiaramontana ebbe molte trasformazioni e migliorie. Vi abitò anche re Federico III d’Aragona, il cui stemma è visibile nella torre, che proprio da qui promulgò i 21 capitoli del regno di Trinacria.
Il fantasma di questo castello ha un nome ed una storia: eccola! Madonna Giselda la moglie di Giovanni Calvello il padrone di Naro aveva fama di essere una bella castellana dalle chiome nere e dagli occhi azzurri. In assenza del marito le faceva spesso compagnia suonando il liuto il giovane paggio Beltrando. I due finirono per innamorarsi ma una notte furono sorpresi dal geloso marito che come era solito all’epoca, e forse non solo allora, uccise Beltrando e rinchiuse in una cella Giselda. La dama ancora innamorata del ragazzo si lasciò morire di fame e di dolore. Si dice che ancora oggi nelle notti di luna un bianco fantasma di donna vaga nel castello. Vogliamo scommettere che si tratta di Madonna Giselda alla ricerca dell’amato Beltrando?
7 – Il nobile che maledice del Castello di Caccamo
E concludiamo il nostro tour alla ricerca dei 7 fantasmi per 7 castelli in Sicilia a Caccamo che si trova a circa 10 km dal golfo di Termini Imerese e a circa 45 km dalla splendida Palermo. Nel 1094 l’intero feudo venne concesso al normanno Goffredo de Sagejo che dopo mezzo secolo lo trasferì alla famiglia Bonello. Questi resero più forte ed inespugnabile il castello che occupava la cima di una rupe e che tutto oggi è il più grande e meglio conservato d’Italia. Dopo i Bonello altre nobili famiglie hanno abitato il castello che dal 1965 è proprietà della Regione Sicilia che si sta occupando del restauro.
È storicamente accertato che proprio qui si rifugiò Matteo Bonello con alcuni compagni dopo il fallimento della così detta “congiura dei baroni”. Insieme avevano teso un agguato al re Guglielmo I che però era stato liberato dal popolo costringendo i congiurati a rinchiudersi nel castello. Il re fece credere al barone Bonello di averlo perdonato ma appena potè lo fece arrestare e torturare sino alla morte. Si racconta che fosse stato accecato e che gli fossero stati recisi i tendini. Ancora oggi di notte un fantasma dalle orbite vuote si aggira trascinandosi pesantemente per le sale del castello di Caccamo. È di certo il barone Bonello che biascica maledizioni contro coloro che lo tradirono e lo fecero catturare dal re!
Molto interessante vero? Ma non pensate che sia tutto qui! La Sicilia è questo ma anche molto altro: venite a scoprirne le tante curiosità magari con un viaggio su misura. Ma certo potete anche farvi organizzare un tour “7 fantasmi per 7 castelli” e se volete con guida e accompagnatore. Forse non vi capiterà di vedere i fantasmi ma di certo avrete ammirato i meravigliosi castelli dell’Isola: comunque perfetto! Naturalmente per realizzare tutti i vostri viaggi vi consiglio di rivolgervi a chi conosce e ama questa terra: fidatevi di Dimensione Sicilia!
A presto!
Saverio Garufi