Fabio Ferracane, storie di vino naturale in quel di Marsala
Fabio Ferracane, vigneron siciliano di Marsala, ha girato il mondo per poi tornare nella sua terra. Il suo vino è naturale: per lui la parola d’ordine è ‘autenticità’, quella che racconta in ogni bottiglia. Coltiva diverse varietà di uva, Catarratto, Grillo, Nero d’Avola e Merlot, vigne baciate dalla brezza marina con una vista mozzafiato sulle Isole Egadi. Sicilian Secrets l’ha intervistato.
Proprio grazie ai miei studi di enologia ho capito che il vero vino non è chimica ma è territorio.
D: Come hai iniziato l’attività di vigneron?
R: Tutto è partito da mio papà. Già da piccolo lo seguivo, ricordo quando diceva che avrebbe bevuto soltanto il suo vino fatto a casa. Sia la viticoltura sia l’enologia sono stati i cardini della nostra famiglia, io mi ci sono avvicinato a poco a poco. Gli studi, l’estero e poi la Sicilia.
D: Prima di tornare a Marsala hai vissuto all’estero, cos’hai appreso da questa esperienza?
R: Fin da bambino sognavo l’Australia, mi affascinava l’idea di scoprire un altro mondo. Così ho deciso di fare un’esperienza di vita…e professionale. Nel 2010 mi sono laureato ma già prima di terminare gli studi avevo iniziato a mandare il curriculum in giro. Mi chiamarono per un colloquio, andò bene e mi offrirono un lavoro, in realtà dovevo ancora completare la tesi così presi la decisione di lasciarla in sospeso, laurearmi al volo e partire. Ho trascorso lì quasi un anno, alla fine del mio percorso ero diventato il braccio destro dell’enologo. In Australia di vino naturale ne producono ben poco, ma è stata comunque un’opportunità per capire cosa avviene nel nostro settore. Penso infatti che non bisogna guardare sempre dritto ma anche intorno.
D: …e poi la decisione di credere nel potenziale della Sicilia.
R: Nel 2012, grazie a ciò che avevo guadagnato in Australia e all’input che ho avuto curando un’azienda piccola, mi sono detto ‘perché non posso fare nei miei cinque ettari di vigneti ciò che ho fatto in Australia?‘. Volevo produrre il vino dei miei vigneti, il vino di Fabio Ferracane. Pur avendo iniziato quest’avventura in un anno di crisi con appena 2.896 bottiglie, oggi sono arrivato a 16mila.
D: Quali sono le caratteristiche dei tuoi vini?
R: Territorialità, per me il vino è territorio. Ciò che si trova nel calice è il terroir di Marsala. I vini hanno una caratteristica salina, minerale…molti dicono che si sente il mare! La salsedine arriva al palato.
D: Come racconti la Sicilia attraverso i tuoi prodotti?
R: Assaggiando il mio vino, la vera esperienza è la visuale che si gode da Marsala. Emerge il sapore delle saline, è un racconto che parla del sole della Sicilia, del territorio salmastro e calcareo. Nel bicchiere si trovano le mie radici. Le uve sono di nostra proprietà e curiamo tutto il prodotto a 360 gradi. Quando un turista viene a trovarci, io gli dico che qua c’è il nostro clima, la nostra storia.
D: Fabio Ferracane è sinonimo di vino naturale, come mai questa scelta?
R: Il nostro vigneto necessita che la terra sia sempre smossa se no il caldo fa seccare le piante. L’idea del vino naturale è partita dal fatto che papà faceva il vino per uso familiare e io ho deciso di continuare questa tradizione. Anche se sono enologo, produco il vino perché in primis deve piacere a me con pressoché nessun trattamento. Porto avanti il pensiero di papà ma con precauzione: faccio una cernita delle uve, seleziono le migliori e le vinifico.
D: Lavoro tradizionale e web: cosa significa per te essere su una piattaforma dedicata al vino naturale come Italian Winery Experience?
R: Essere su Italian Winery Experience è fondamentale perché dà modo di far vedere all’esterno molti aspetti dell’azienda e della filosofia del vigneron, anche a distanza. Le persone possono comprendere cosa stiamo facendo, non ci sono fotomontaggi ma si mostra live la nostra realtà, dal lavoro in vigna alle degustazioni. Dal web non si può prescindere! Prima del lockdown ero poco presente sui social, poi ho capito che invece servono eccome e noi li utilizziamo cercando di pubblicizzare la nostra identità.