Le Teste di Moro Siciliane: svelata una leggenda tutta Eros e Thanatos, passione e vendetta!
Uno dei simboli più conosciuti dell’isola le famose Teste di Moro, preziosi vasi in ceramica, nascondono una storia macabra di amore e morte che andiamo a raccontare.
Le Teste di Moro: cosa sono, quando la storia, dove trovarle.
Scoprendo l’isola di certo ammirerete nei salotti più eleganti, nei giardini ben curati, nelle balconate più belle le Teste di Moro Siciliane. Si tratta di vasi, in siciliano “graste” o “rasti“, che riproducono il viso di un uomo quasi sempre in coppia con quello di una donna. Vere e proprie opere d’arte in ceramica dipinta a mano ad oggi uno dei simboli più conosciuti dell’isola.
Per mettere a fuoco la nostra storia torniamo indietro di circa un millennio quando per circa 300 anni, sino all’arrivo dei Normanni nel 1061, l’isola fu dominata dai famigerati Mori. Così si apostrofavano i popoli africani per estensione di religione musulmana fino a comprendere gli arabi. In realtà si adoperavano nella lingua siciliana i termini Moro, Turco, Saraceno per indicare le persone di colore indipendentemente dalla regione di origine. Per cui non meravigliatevi se sentirete chiamare le nostre Teste in tutti e tre i modi.
Troverete questi preziosi vasi in tutti i negozi di ceramica dell’isola e ogni laboratorio saprà offrirvi diverse e sempre più elaborate versioni. Alcune in terracotta appena in tinta semplici e tradizionali, altre smaltate ricchissime di ornamenti preziosi e ancora altre adornate da colorati festoni di frutta e fiori. Per non parlare degli artisti che stanno creandone di totalmente nuove evolvendo il tema con fantasia. Anche il mondo del design e della moda, vedi la collezione Dolce & Gabbana, ha colto l’essenza artistica di queste creazioni uniche. Veramente rinomate le Teste di Moro di Caltagirone luogo principe per una produzione divenuta nei secoli fiore all’occhiello della città. Scegliete con calma: ce ne sono di bellissime!
Ecco l’antica leggenda che ha oltre mille anni.
Sicilia: anno 1000 o pressappoco, siamo nel quartiere arabo di Palermo “Al Hàlisah”, che significa l’eletta, oggi chiamato Kalsa, sotto la dominazione dei Mori. Una giovane e bellissima siciliana ama prendersi cura delle sue piante che espone con orgoglio nel suo balcone. E’ una mattina calda e luminosa e un giovane e muscoloso militare moro che passa in strada alza gli occhi e la vede mentre annaffia le sue rigogliose piante. Se ne innamora immediatamente e si dichiara con grande ardore giurandole amore. Lei colpita da quel volto e quel corpo scolpito nell’ebano ricambia con altrettanta passione e così diventano amanti.
Ciò che la giovane scoprì solo dopo era che il suo amato a breve sarebbe dovuto ritornare al di là del mare dove lo attendevano una moglie e anche dei figli. Ferita nell’onore e accecata dal dolore, non riuscì ad accettare la dura realtà e così intraprese la strada della vendetta. Mentre lui dormiva profondamente lei lo colpì mortalmente, convinta che così sarebbe per sempre rimasto con lei e per sempre solo suo.
Lo decapitò e fece della sua testa una sorta di vaso che pose in balcone. Quindi scelse di piantarvi l’odorosa pianta di “Basilikòs”, l’erba dei sovrani, che innaffiò ogni giorno con le sue lacrime. I vicini furono avvolti dal profumo di quella eccezionale pianta di basilico e guardarono con invidia quel particolare contenitore. Fu allora che tutti chiesero agli artigiani locali di realizzare dei vasi a forma di testa di moro sperando di avere la stessa fortuna.
Le Teste di Moro: perché sono quasi sempre in coppia con una donna?
Una seconda versione della leggenda sembra spiegare il perché quasi sempre le Teste di Moro Siciliane sono create e disposte in coppia: un uomo e una donna. Stessa data, stesso luogo, stessi protagonisti ma muta la trama. La bella siciliana è di nobili origini e vive da tempo un amore clandestino con un attraente moro. Una volta scoperto l’intreccio, scoppia lo scandalo che non poteva essere certo accettato da una famiglia di rango. Per rimediare al disonore i familiari della donna decidono di far uccidere i due amanti e così avviene. A titolo di monito contro ogni altra possibile sconveniente passione e a dimostrazione di aver lavato l’onta nel sangue quindi fecero preparare due vasi a forma di testa dei due sventurati giovani e li piazzarono sulla balconata del palazzo nobiliare. Per tale motivo le Teste di Moro Siciliane verrebbero realizzate in coppia in ricordo dei due innamorati assassinati.
Quale che sia la verità, ammesso che spesso è più interessante la leggenda, a noi piace farvi notare anche un’altra cosa. A dimostrazione che alla fine il colore della pelle e l’etnia conta ben poca cosa e che il tempo fa sbiadire queste supposte differenze guardate un po’ le foto delle Teste tratte dal sito ceramichecaltagirone.com. I due giovani sono dapprima raffigurati come lui nero e lei bianca come da storia ma via via anche entrambi di colore e poi anche entrambi bianchi!
I due giovani amanti, a parte ogni sfumatura di pelle, ci piace immaginarli cosi: vicini per sempre, accesi di colori e ammirati da tutti!
Scoprite di più sulle storie dell’isola leggendo su questo blog Le quattro leggende di Catania a Piazza Università e sulle evoluzioni nel mondo della moda delle Teste di Moro Fram La Plume: Sicilia, moda ed eleganza. La Sicilia è questo ma anche molto altro: venite a scoprirla con le mille proposte di Dimensione Sicilia.
A presto!
Saverio Garufi