Caterina Tarantino: dalla toga al cake design

cake designAvvocato o pasticciera? La storia di Caterina Tarantino, palermitana, inizia nelle aule della facoltà di giurisprudenza. Prosegue con una carriera d’avvocato fino a quando cambia qualcosa. Una passione che diventa sempre più forte, quella per il cake design, si trasforma in una vera e propria professione. Curiosi di saperne di più? Leggete l’intervista sul blog di Sicilian Secrets.

Dalla toga alla pasta di zucchero. Ma al cuor non si comanda e questo Caterina Tarantino lo sa bene. Il cake design, l’arte della pasticceria, l’amore per i dolci hanno ridato luce a quest’avvocatessa palermitana. E quando le aule del tribunale cominciano a diventare strette, meglio divertirsi in cucina!

cake design
Caterina Tarantino

D: Un passaggio sicuramente curioso. Cosa è successo?

R: Studiare giurisprudenza dopo il liceo fu una scelta quasi obbligata e una volta laureata iniziai a lavorare in uno studio. Questa professione mi teneva lontana dalla famiglia, cosa alla quale io invece non volevo rinunciare. Ero scontenta, non vedevo alcun tipo di riconoscimento nei miei confronti e così quando è nata la mia seconda figlia ho deciso di allontanarmi e mettermi in proprio. Non stava andando benissimo e il mondo dei dolci era il mio rifugio, una passione che mi rendeva felice.

D: Come sei riuscita a trasformare un hobby in una professione?

R: Circa 12 anni fa, il marito di una mia conoscente – chef di professione – mi propose di tenere un corso per dei pasticcieri per spiegare loro i segreti del cake design. Accettai immediatamente e da lì ho iniziato a farmi conoscere nel settore.

cake design
Torta di Caterina Tarantino

D: Come hai imparato questa bellissima arte?

R: Sono autodidatta ma confesso che ho un approccio scientifico alle ricette. Elaboro le mie e non mi piace copiare quelle degli altri. Per imparare delle tecniche più specifiche ho seguito dei corsi e ho capito che il cake design è il mio mondo e non posso farne a meno.

D: Quanto del tuo essere siciliana metti nelle tue creazioni?

R: Curo molto le nostre tradizioni, le seguo tutte. Per il Giorno dei Morti preparo la frutta di Martorana, a Natale biscotti e buccellati e così via. Aggiungo però un mio tocco alle ricette antiche e tradizionali, a volte sono quelle che mi ha passato mia nonna ma rivisitate.

Frutta di Martorana

D: Cosa ami particolarmente del tuo lavoro?

R: Mi piace il contatto con le persone, creare insieme a loro. Magari con gli sposi che vogliono una torta nuziale particolare o insegnare ciò che faccio a chi vuole fare questo mestiere. Non si tratta di dare le ricette e via, ma di spiegarle, spiegare come non essere mai banali. I miei dolci non sono ‘dolci’, non sono stucchevoli. Voglio far sentire il sapore dei singoli ingredienti!

D: In che modo possiamo assaporare la Sicilia attraverso i tuoi dolci?

R: Utilizzo le materie prime della nostra terra come gli agrumi, la frutta secca, i pistacchi. Apprezzo i colori molto forti e quando posso fare qualcosa secondo i miei gusti, metto sempre un pizzico di sicilianità.

cake design
Caterina Tarantino

D: Dove trovi l’ispirazione per le tue torte?

R: Guardo ciò che mi circonda, mi lascio ispirare dalla personalità del committente e anche dal mio umore. Adoro quando mi lasciano lavorare di fantasia, un po’ meno quando mi si chiede di copiare qualcosa visto su internet.

Torta di Caterina Tarantino

D: Qual è il momento della tua carriera da cake designer che credi abbia veramente rivoluzionato la tua vita?

R: Penso sia proprio il primo corso in cui ho insegnato. Davanti a quei 20 chef mi sentivo piccola ma allo stesso tempo dovevo riuscire a trasmettere qualcosa a queste persone che del settore ne sapevano eccome. Dopo l’imbarazzo iniziale, tirato fuori l’animo da avvocato, partii con la mia parlantina e vidi che tutti erano interessati a ciò che dicevo. Ricorderò per sempre quel momento, se non avessi avuto quest’input magari non avrei mai portato la mia passione per il cake design a un livello superiore.

D: Quali sono i tuoi cavalli di battaglia?

R: Senza dubbio il pan d’arancio, molto semplice ma il mio è riconoscibilissimo. Ho rivisitato anche la torta Devil chiamandola Devil’s Kate. Se ripenso ad alcune creazioni, una di cui vado orgogliosa è una torta cassata fatta per un evento della pasticceria Spinnato.

La torta cassata di Caterina Tarantino

D: Il presente è sicuramente luminoso, ma cosa c’è nei tuoi desideri per il futuro?

R: La toga l’ho abbandonata per sempre, ma la voglia di aprire un localino tutto mio invece no. Vorrei un qualcosa di piccolo e accogliente, un po’ British. Ci penso continuamente, è il mio sogno. Chissà che con il nuovo anno…vedremo!

Torta nuziale di Caterina Tarantino
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