Giuseppina Torre: dalla Sicilia agli U.S.A. con la musica nel cuore

Giuseppina TorreÈ una pianista di fama mondiale, nata a Vittoria in provincia di Ragusa, Giuseppina Torre si esibisce in Italia e all’estero. Una carriera costellata di onorificenze tra cui i premi conquistati ai Los Angeles Music Awards nel 2013, gli Akademia Awards of Los Angeles nella categoria Ambiental/Instrumental nel 2017 e due awards l’anno successivo per i 5th Annual Music and Entertainment Awards ad Ashland nel Kentucky. Ha suonato per Papa Francesco e ha firmato le musiche del documentario a lui dedicato Papa Francesco – La mia Idea di Arte. Sicilian Secrets l’ha intervistata per voi.

Giuseppina Torre
Giuseppina Torre

D: Com’è nato l’amore per la musica e come ha capito, dunque, che sarebbe stata parte imprescindibile della sua vita?

R: L’amore per la musica è nato ed è stato coltivato in famiglia. La piccola Giuseppina Torre ascoltava le opere dei compositori classici. Mio padre infatti, ne è un grandissimo cultore e mia madre un’appassionata di lirica. All’età di 4 anni mio zio Delfino mi regalò un pianoforte giocattolo con il quale a orecchio riuscivo a riprodurre qualsiasi motivo musicale ascoltassi, con grande stupore dei miei genitori. Il vero e proprio colpo di fulmine per il pianoforte lo ebbi però quando mio padre mi portò a vedere il concerto del pianista Aldo Ciccolini. Rimasi folgorata dall’eleganza del grande maestro, dalla magia dei suoni che le sue mani riuscivano a creare. Lì decisi che da grande avrei voluto fare la pianista. Il caso volle che nel 2015 in un concerto presso il Teatro Umberto a Nola suonai su un meraviglioso Steinway nella cui cassa armonica vi era un autografo proprio di Ciccolini. Le coincidenze della vita!

D: Quanto l’essere siciliana ha influenzato il suo lavoro?

R: L’ essere siciliana ha influenzato e influenza sempre la mia vena creativa di compositrice. Tutta la mia musica è intrisa di sfumature malinconiche e nostalgiche tipiche della nostra natura e del rapporto di amore e odio che vivo costantemente con la mia terra, ricca di colori, profumi, cultura e tradizioni ma allo stesso tempo arida di opportunità che ti obbliga ad abbandonarla per poi sentirne forte il richiamo. 

Giuseppina Torre

D: Come nasce l’ispirazione per una nuova composizione?

R: Traggo ispirazione da ogni attimo vissuto della mia vita, ogni momento. Ogni emozione di Giuseppina Torre è come se rimanesse dentro in una sorta di incubazione per poi trasformarsi in musica. Mi siedo al pianoforte e come per magia le note fluiscono.

D: Ha firmato le musiche del documentario su Papa Francesco. Ha avuto modo di incontrare il Santo Padre e di ricevere le congratulazioni per il suo lavoro?

R: Purtroppo quando si è presentata l’opportunità di incontrare il Santo Padre a giugno, ero negli States per la finalissima degli I.M.E.A. dove, proprio con il CD Papa Francesco – La mia idea di Arte, ho vinto nella categoria Classical Album of The Year. Diciamo che anche se non sono riuscita a conoscerlo personalmente, a distanza ho ricevuto la sua benedizione. Spero vi sia di nuovo occasione per ringraziarlo nell’avermi ispirato con il suo libro.  

Giuseppina Torre
La mia idea di arte

D: Una carriera brillante, ma qual è oggi il momento che ricorda con più piacere, quello in cui ha vissuto un’emozione che difficilmente dimenticherà?

R: Sicuramente il primo red carpet a Hollywood per i Los Angeles Music Awards e il primo The winner is Giuseppina Torre. Chiamata sul palco per la consegna del premio, con le gambe e la voce che mi tremavano per l’emozione, riuscii a stento a pronunciare Thank you so much.

Giuseppina Torre
Giuseppina Torre al piano

D: Tanti sogni già realizzati, ma qual è un desiderio professionale di Giuseppina Torre per il futuro?

R: Innanzitutto mi auguro e spero di vivere ancora di musica e riuscire sempre a emozionare. Sto lavorando all’uscita del prossimo CD che vedrà la luce in primavera, e il mio desidero è che la mia musica riesca ad arrivare dritto al cuore delle persone che ascolteranno, non chiedo altro.

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