MORE, abito da sposa cercasi…in Sicilia
“More to be more”. È questa la filosofia di Morena Fanny Raimondo. Siciliana, stilista e sognatrice, la sua passione sono gli abiti da sposa. Dopo essersi diplomata in Fashion e Knitwear Design al Polimoda di Firenze, corona il suo desiderio più grande: tornare a Palermo e aprire il proprio atelier. Sicilian Secrets l’ha intervistata per voi.
Classe 1982, Morena Fanny Raimondo, vive e lavora a Palermo. Spinta dall’idea di proporre sul mercato un tipo di sposa ‘svecchiata’ da inutili stereotipi, negli anni non smette di guardare verso Sud. Nasce così MORE, un brand made in Sicily di moda sposa. Solo pochi giorni fa, l’inaugurazione di un nuovo atelier, il sogno diventa realtà.
D: In che modo è iniziata la tua avventura come stilista di abiti da sposa?
R: Fin da piccola ho avuto una propensione per tutto quello che era vicino alla moda, inoltre nella mia famiglia c’è sempre stato il sottofondo di una macchina da cucire. L’accostamento al wedding è avvenuto più in là, quando ho avuto la possibilità di realizzare il mio primo abito da sposa per un’amica. Spesso è l’unico capo di alta sartoria che una donna si concede, e il rapporto che si viene a creare tra la stilista e la cliente è speciale.
D: Raccontaci qualcosa del tuo nuovo atelier…
R: Ci spostiamo dal centro storico in quello che fu il cuore del liberty palermitano, così da avere un luogo più spazioso, perfetto per soddisfare le nostre esigenze. Un vero atelier, quindi, che si ispira direttamente ai grandi del passato, prime fra tutte le sorelle Fontana, ma in una versione contemporanea e più viva che mai.
D: Quanto l’essere siciliana influisce nel tuo lavoro e quanto della tua sicilianità metti nelle creazioni firmate MORE?
R: Goethe diceva che la Sicilia è la chiave di tutto. Io ho deciso di tornarvi dopo tanti anni e per questo forse i miei occhi erano vergini, privi di pregiudizi. Sarà stata la mia testardaggine tutta sicula, ma mi sono convinta che solo la Sicilia e Palermo potevano donarmi tanto. Ho pensato fosse il momento di restituire, tramite il mio lavoro, la bellezza e la ricchezza che quest’isola mi offre ogni giorno. Mi riconosco in una natura frutto di contaminazione come quella siciliana, per questo ho scelto come simbolo del brand una plumeria stilizzata, una pianta venuta da lontano e che ha trovato casa qui. La Sicilia non è solo folklore, è molto di più…è MORE appunto!
D: Qual è il traguardo di MORE raggiunto finora di cui sei maggiormente orgogliosa?
R: Sebbene la mia idea di moda sia rivolta al futuro è altresì molto legata ad atmosfere e luoghi del passato. Per me era importante trovare uno spazio che ricordasse gli atelier di un tempo, posti magici dove il made in Italy è diventato grande. Avere oggi un luogo come questo e per giunta nella mia città è già un sogno che si realizza. Inoltre, sono molto felice che già due boutique, una a Roma e l’altra a Londra, abbiano inserito il marchio fra le loro collezioni in vendita.
D: Qual è il segreto per fare felice le spose? Quali sono le dinamiche in atelier?
R: Le mamme sono sempre le più difficili da convincere, ma anche le più simpatiche, tanti aneddoti sono legati a loro. Il rapporto che si crea con le spose è qualcosa che non si può descrivere, dura pochi mesi eppure sai che le stai accompagnando in un momento molto importante, devi infondere loro sicurezza e far capire che ciò che rende veramente unico un abito è la loro personalità.
D: Quali sono i progetti per il futuro?
R: Palermo e la Sicilia sono il punto di partenza, resto convinta che quando si vuole realizzare qualcosa di bello non ci sia posto migliore di casa. Eppure, spero che il futuro ci porti oltre. La vocazione di MORE non è mai stata legata solo alla sicilianità, bensì a un’eleganza più universale. Ma con calma, perché se ho imparato qualcosa dall’arte dell’alta sartoria italiana è che le cose positive si realizzano senza fretta ma anche senza sosta.