Unico, la Sicilia da assaggiare a New York
Dolce New York, ancor più dolce con un tocco di sicilianità! Se vi trovate nella Grande Mela, non limitatevi ad assaggiare muffin e pancake, scoprite invece le prelibatezze di Unico. Nel cuore di SoHo, a due passi da Little Italy, questo bar 100% made in Sicily vi accoglierà con cannoli, gelato, cappuccino, pizzette e quant’altro. Sicilian Secrets ha incontrato per voi Giovanni Patti, ideatore e titolare del locale.
Portare la Sicilia nel cuore di New York, impossibile? Non per i fondatori di Unico. Lontano dagli stereotipi di Little Italy, questo bar all’italiana, è un punto di incontro per gli italiani in viaggio negli Stati Uniti ma anche per quegli americani che non rinunciano ai veri sapori artigianali della Trinacria. Giovanni Patti, newyorkese per nascita ma siciliano d.o.c., ci racconta come tutto è iniziato.
D: Com’è nata l’idea di portare la Sicilia e in particolare i suoi prodotti, negli Stati Uniti?
R: Sono nato a New York perché i miei genitori erano emigrati qui nel 1969. Nonostante ciò, dall’età di 11 anni ho vissuto in Sicilia. Nel 2003, insieme ad altri ragazzi del mio paese che come me facevano politica a livello comunale, ci siamo riuniti e abbiamo chiesto dei finanziamenti europei per un progetto atto a valorizzare i prodotti siciliani con l’obiettivo di venderli all’estero. Lo scopo era sfruttare le nostre risorse, creare di conseguenza posti di lavoro e diffondere ovviamente le eccellenze della nostra regione come l’olio d’oliva, la ricotta di pecora, le arancine, ma soprattutto le panelle palermitane. Nel giro di 7-8 anni abbiamo creato una fabbrica artigianale che dicesse no all’industrializzazione e si servisse invece delle ricette antiche e della lavorazione a mano.
D: Quando ti è capitato di pensare concretamente all’idea di Unico per la prima volta?
R: Dal 2011 abbiamo iniziato a partecipare a diverse fiere, prima a Washington e poi a New York al Summer Fancy Food. Durante una di queste fiere ho avuto il piacere di conoscere il signor Biagio Colucci, già in America da 30 anni, e importatore del Caffè Costadoro. Sono arrivati poi i suoi nipoti, tra cui Federica Cipolla, oggi investitrice in Unico. Si sono create delle sinergie, io gli ho raccontato la mia idea, ovvero quella di aprire una vetrina proprio a New York per vendere i nostri prodotti non più solo ai ristoranti ma anche direttamente.
D: Come sei arrivato all’inaugurazione del locale?
R: Con Colucci e sua nipote Federica, abbiamo deciso di investire sia a livello economico sia, nel mio caso, anche con i prodotti tra cui è sicuramente la ricotta la punta di diamante. Nel 2016 abbiamo scelto il locale e poi il 1° gennaio del 2017 abbiamo inaugurato Unico. Abbiamo voluto fare un bar siciliano con la rosticceria, i panini, la pasticceria, il gelato, la macchina del caffè per fare l’espresso…una caffetteria made in Sicily.
D: Oltre la ricotta per i cannoli, qual è il prodotto che definiresti…unico?
R: Sicuramente il gelato! Abbiamo acquistato un macchinario ad hoc e abbiamo deciso di importare tutto dalla Sicilia, sia la base sia il latte. Con l’American milk il sapore sarebbe completamente diverso e meno cremoso. Tutto deve essere italiano!
D: Quanto l’essere siciliano ha impattato sullo sviluppo di questo progetto?
R: Aver vissuto in Sicilia ha inciso tantissimo. Sono cresciuto con quella mentalità e con i valori che mi hanno reso la persona che sono oggi.
D: Quali sono i piani per il futuro?
R: Non ci poniamo limiti, magari un domani apriremo nuovi punti vendita forse un franchising…chissà! Quello che vogliamo evitare è la robotizzazione, gli americani vedono la differenza tra noi e gli altri locali di Little Italy. Vogliamo andare avanti senza perdere di vista l’autenticità, mantenendo un’atmosfera familiare che faccia sentire i nostri clienti a casa.
Incuriositi? Non vi resta che seguire Unico sui social e se vi trovaste di passaggio a New York in questo freddo inverno, sarà la calorosa accoglienza di Giovanni e Federica (e un delizioso cappuccino!) a riscaldarvi.