Tra “masculiata” e “babbaluci”…Celebrando Santa Rosalia!!!

Tutto è quasi pronto per la festa di Santa Rosalia, “U Fistinu”, celebrazione religiosa siciliana riconosciuta patrimonio immateriale d’Italia. In migliaia giungono nel capoluogo per partecipare ad una delle feste più folkloristiche della Sicilia.                                                   Fascino, tradizione e innovazione, sacro e profano… un mix che rende l’evento unico nel suo genere e ogni anno diverso.

La sera del 14 luglio è il momento clou della festa. Tutto comincia in Cattedrale. Rappresentazioni teatrali, acrobati, proiezioni e giochi di luce, e, protagonista indiscusso, un maestoso carro con la Santuzza, protettrice della città. Lei che salvò Palermo dalla peste del 1624.

Un vibrante trambusto alimenta la sfilata che da lì si sposta lungo il Cassaro, l’attuale Via Vittorio Emanuele, fino a oltrepassare Porta Felice. Un percorso dove non mancano sorprendenti esibizioni, musica ed esilaranti sorprese.

Al Foro Italico il solenne corteo si dirama, tutti cercano posto nei prati davanti al mare per attendere i fuochi d’artificio e, come dicono a Palermo, la “masculiata finale“, il momento conclusivo, esorbitante e assordante, dei giochi pirotecnici.

fonte: http://www.flickriver.com/groups/santarosalia/pool/ Elena De Francisci
fonte: http://www.flickriver.com/groups/santarosalia/pool/ Elena De Francisci

 

E poi tutti a ballare, mangiare e bere, per tutta la notte. Le vie del centro storico diventano un immenso villaggio gastronomico, con le prelibatezze della tradizione e il famoso cibo di strada palermitano.

E pare che non possa esserci Festino senza “Babbaluci”. Un antico un rito gastronomico, considerato il piatto tipico di questa festa, che ha un senso molto importante: il buono auspicio.

I babbaluci
I babbaluci

 

Non sono altro che piccole lumache terrestri con il guscio bianco, a volte striato di un colore bruno chiaro. Vengono bollite e condite con aglio, olio e prezzemolo. Un piatto semplicissimo che pare sia vietato accompagnare con dell’acqua.

E allora tutti a bere vino, mangiare e ballare… “viva Palermo e Santa Rosalia”!!!!!

Vi lasciamo con questi simpatici proverbi:

“cu mancia babaluci e vivi acqua , sunati li campani picchì è mortu”.

“ziti a vasari e babbaluci a sucari nun ponnu mai saziari”.

Viri chi danno ca fannu i babbaluci ca cu li corna ammuttanu i balati, si unn’era lestu a dàrici na vuci, viri chi dannu ca fannu i babbaluci”. (Roy Paci)

 

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