Un ritratto che la Sicilia non vuole perdere… Franca Florio di Boldini

 

Ritratto di Franca Florio - oggi a Villa Igea, Palermo
Ritratto di Franca Florio – Giovanni Boldini (1900-1924) oggi a Villa Igea, Palermo

 

Di donne ne ha dipinte tante Giovanni Boldini (1842 -1931), il ferrarese pittore della Belle époque molto richiesto dall’aristocrazia di quei tempi che, ostentando le proprie ricchezze, non si faceva certamente mancare un ritratto del bravissimo artista.

Lui sapeva capire le donne, le amava, valorizzandole e rendendole uniche, così come unico e riconoscibile è il suo stile, vibrante e sciolto.

Agli inizi del Novecento si trovava a Palermo, ospite della Famiglia Florio. Imprenditori da generazioni, proprietari di una delle più grandi flotte europee, la Società di Navigazione Italiana. Un impero, quello che avevano, che spaziava dalla chimica al vino, dal turismo all’industria del tonno. Come non citare l’antica corsa automobilistica Targa Florio o il famosissimo vino marsala Florio conosciuto in tutto il mondo.

Milano, 1900 circa, tram con la pubblicità del marsala Florio
Milano, 1900 circa, tram con la pubblicità del marsala Florio

 

Una delle famiglie più ricche d’Italia tra la fine dell’800 e l’inizio del ‘900.

Boldini fu chiamato da Ignazio Florio ed il motivo era proprio fare un ritratto alla sua incantevole moglie. Franca, nobildonna siciliana di antico lignaggio, donna molto bella, brillante e intelligente. Era ammirata a Palermo non solo per la sua bellezza, ma anche per sue straordinarie qualità. I siciliani la chiamavano Donna Franca, la regina di Sicilia, e D’Annunzio così scriveva di lei: L’unica. Una creatura che svela in ogni suo movimento un ritmo divino”.

Una gran donna insomma, di quelle che fanno la storia, di quelle di cui non ci si dimentica!

Ma il primo ritratto che fece Boldini a Palermo non piacque ad Ignazio…

La spallina del vestito scendeva lungo il braccio, l’atteggiamento era voluttuoso e lei, troppo scoperta, appariva troppo sensuale; così Ignazio pretese delle modifiche, ma il pittore decise di non modificare quella tela e ne dipinse invece una seconda, facendo indossare alla baronessa un altro abito, più castigato, in velluto di seta nero ricamato ad intaglio. Il nuovo ritratto, stavolta, fu di gradimento, tanto che fu esposto alla Biennale di Venezia nel 1903.

Di quel dipinto, “ufficiale”, purtroppo si perderanno le tracce e rimane soltanto una fotografia.

Fotografia del ritratto ufficiale di Boldini
Fotografia del secondo ritratto Franca Florio – Boldini

 

Dopo anni la nostra Franca chiese a Boldini di sistemare il suo primo ritratto che il pittore aveva deciso di tenere con sé. Come non accontentare l’amabile donna!!!

Quel sensuale dipinto venne così ritoccato, il suo aspetto venne reso più austero. Chissà dove guarda la bella Franca mentre posa per il famoso ritrattista! Sembra assorta e un pò imbarazzata, mentre il movimento dell’ abito la avvolge e una lunga collana di perle scende giù dal suo décolleté, la stessa collana presente anche nel ritratto “ufficiale”. Donna Franca era conosciuta per i suoi preziosissimi gioielli!!

La storia travagliata di questo splendido dipinto continua nonostante il tramonto della dinastia Florio.

Dal 2006 è in una delle sale della bellissima Villa Igea, costruzione in stile Liberty realizzata agli inizi del XX secolo dall’architetto Ernesto Basile proprio per incarico dei Florio.

Oggi, purtroppo, la triste notizia: <<Probabile base d’asta 800 mila euro, cifra che l’ex titolare dell’albergo palermitano ha sborsato a Maurice de Rothscild nel 2006 per riportare la tela nell’antica dimora dei Florio>> (La Repubblica, 15 maggio 2015)

Speriamo che ci si mobiliti nel miglior modo affinché il dipinto non abbandoni la sua terra.         Un capolavoro unico di uno dei maggiori ritrattisti del Novecento, simbolo indiscusso della Belle époque e della così detta Palermo felicissima.

 

 

 

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