Quando la Pittura incontra la Musica e diventa…”Poesia”. Quella di…Fabio Salafia!

Fabio Salafia
Fabio Salafia tra i Suoi pennelli

Nuova esperienza del giovane, ma già affermato, pittore di Grammichele nata dall’incontro con la cantautrice Grazia Di Michele

Belle sorprese può riservarTi la vita! Eh si…

Ti può succedere di ritrovarTi, svariate volte, nella giuria di un concorso canoro e di instaurare rapporti di sincera ed affettuosa simpatia con un tale che sai essere un artista. Un pittore, nella fattispecie ma nulla di più…

E di ritrovarTi a chiederTi il perchè della Sua presenza in giuria e, poi, solo per un caso scoprirlo…

Sai che è un pittore, ripeto, ma non immagini si tratti di uno degli artisti più quotati nel panorama nazionale…troppo alla mano, troppo umile e troppo giovane eppure…lo è.

Un artista di grande spessore, intendo.

Lui è Fabio Salafia, classe 1979, siciliano di Grammichele…piccolo centro dell’entroterra siciliano, in provincia di Catania.

Grande la sorpresa, anzi grandissima quando scopro che Lui, il MIO Fabio è un artista riconosciuto a livello nazionale…uno di quelli che potrebbero tirarsela ed invece…

Ma, prima di raccontarVi della nuova esperienza che Lo vede affiancare la cantautrice Grazia Di Michele, reduce dal successo di Sanremo, due parole su Fabio che – nonostante la giovane età – vanta un curriculum di tutto rispetto, testimonianza di un percorso silenzioso ma di grande appeal.

Diplomatosi nel 2004 presso l’Accademia delle Belle Arti di Catania, va da sé… con il massimo dei voti, nel 2007 consegue l’abilitazione all’insegnamento in “Discipline pittoriche” tanto da rivestire, al momento, il ruolo di docente della stessa disciplina.

La cifra della Sua arte è nella descrizione dei paesaggi che ama fissare, dopo averli filtrati, con l’emozione suscitata da ricordi e memorie, e lo fa attraverso l’utilizzo di varie tecniche…incisioni, pastelli, oli e non solo.

Grazie, poi, all’attento studio dei Grandi della Pittura mondiale, Fabio diversifica la Sua arte e rivolge lo sguardo anche alla riproduzione di volti umani laddove riversa emozioni, passioni che scuotono l’essere umano. L’emozione che si evince provi Lui stesso, si trasferisce – senza soluzione di continuità – in chi ha la buona sorte di trovarsi davanti alle Sue opere.

“In entrambi i casi…o dipinga paesaggi o tratteggi un volto umano…quello che cerco è l’Anima!” questo ciò che ci confessa il giovane Salafia e vi riesce alla grande, aggiungiamo noi!

Il Suo, ormai da svariati anni, è un passare – con tranquillità e tanta umiltà…merce rara di ‘sti tempi…da Mostre collettive a Personali che Lo consacrano artista di splendido presente ed altrettanto fulgido futuro.

“Importantissimo – ci dice – l’incontro con il grande Piero Guccione” del gruppo di “Quelli di Scicli” che, senza pensarci due volte, decide di gratificare il giovane collega, firmando la prefazione del catalogo della Sua prima Mostra personale “Equazioni visive”. Da allora, ripeto, un girovagare, senza sosta, attraverso varie mostre e la consegna di premi e riconoscimenti in varie parti d’Italia.

Un’opera di Salafia, di recente…a riprova di un’escalation che non tende a fermarsi… è stata scelta dal critico Vittorio Sgarbi che, si sa, non fa sconti a nessuno e che Lo ha invitato ad esporre una Sua opera alla mostra “Artisti di Sicilia: da Pirandello a Iudice” in pieno svolgimento al Castello Ursino di Catania e che vi rimarrà fino al 16 marzo prossimo. La Sua opera dal titolo “Giardino segreto” a detta di chi scrive, e non solo…una di quelle di maggiore impatto visivo che non sfigura e regge, senza ombra di dubbio, il confronto con i Grandi presenti, tutti rappresentativi del meglio espresso dall’Arte del Novecento. Solo per citarne uno su tutti, Renato Guttuso.

E’ storia di questi giorni, poi, la collaborazione con la cantautrice Grazia Di Michele…a riprova che ogni forma d’arte …la pittura, in questo caso,  può travalicare i propri confini ed amalgamarsi e completare il messaggio di un’altra forma d’arte. La musica, in questo caso.

E così, ritroviamo Fabio Salafia a firmare 12 immagini che diventano esplicative di altrettante canzoni, contenute nell’ultimo album della cantautrice.

Come mai, Vi chiedereTe…da cosa nasce questa collaborazione?

E’ la stessa Di Michele a spiegarlo laddove afferma che “Le immagini oniriche, sfocate, sottintese ma evocate, con chiarezza, da Salafia esprimono perfettamente le mie canzoni!”.

Nello scambio di complimenti, non di facciata…si avverte dai toni, Salafia si dichiara felice di questa nuova opportunità ed aggiunge “La musica di Grazia è già nel Suo nome…nella profondità dei Suoi testi, nella Sua voce. Pura poesia che sa evocare e riportare alle radici, al vero valore della vita. E’ stato facile, anzi facilissimo, riprodurre su tela le emozioni provate.La grandezza dell’artista la si ritrova tutta  nella canzone “Io sono una finestra” cantata in coppia, a Sanremo, con Mauro Coruzzi, in arte Platinette. Basta ascoltarla…per convincersene”.

Che dire? Niente…solo…Ad majora semper, Fabio!

Silvia Ventimiglia – 16 febbraio 2015

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