A Carnevale ogni amore Vale…?

«Chi vuol esser lieto, sia: del doman non c’è certezza…»
(dal canto carnascialesco il “Trionfo di Bacco e Arianna”)

Quest’anno il 14 febbraio, la famosa festa di San Valentino coincide con l’ultimo sabato di Carnevale, antica festa che nasconde, dietro la sua burlesca apparenza e dietro il rovesciamento dell’ordine, un senso molto profondo.

La festa degli innamorati è anch’essa antica e la sua evoluzione un po’ controversa.
Il santo romanticone penetra, durante il XX secolo, nella cultura popolare e in
in questo giorno le coppie si scambiano regali, bigliettini, fiori…tutto per rendere speciale, unico e vero quell’amore. E’ il grande il bisogno di amare ed essere amati, in una continua ricerca di appagamento, che in questo giorno ci fa essere tanto romantici; eppure a volte il nostro San Valentino si mette trucco e parrucco e non dà la dovuta importanza all’autenticità e all’esclusività, diventando un dissoluto burlone in questa società frenetica e disordinata.

C’è chi vive il caos carnevalesco ogni giorno, ma – mentre Bacco e Arianna in quel carro ci esortano a godere pienamente delle gioie del presente, consapevoli della loro fugacità – le nostre personali maschere ci conducono in una condizione metafisica.
Dietro quei travestimenti vogliamo solo riconoscere la nostra vera identità e fonderla con quella della persona che abbiamo deciso di amare… per un breve giorno o per una vita intera!!

“L’amore non è un oggetto preconfezionato e pronto per l’uso. È affidato alle nostre cure, ha bisogno di un impegno costante, di essere ri-generato, ri-creato e resuscitato ogni giorno. …come il vino, il sapore di un amore autentico migliora negli anni”.
(da “Liquid Love” di Zygmunt Bauman)

 

 

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