Il vecchio e ‘a Muntagna…

Foto di gruppo Pro Loco della Provincia di Catania
Foto di gruppo Pro Loco della Provincia di Catania

Un piccolo tributo a Turi Lo Giudice nel giorno del compimento dei Suoi 80 anni!

Non me ne vorrà Ernest Hemingway se lo citerò richiamando, liberamente, il titolo del Suo romanzo più famoso quale biglietto d’auguri per Turi Lo Giudice, ai più noto come “il grande vecchio della Montagna”.

Questo il titolo che campeggiava, all’indomani della disastrosa eruzione del 2002, quando bastò qualche ora alla furia della Montagna per cancellare quella che era la “creatura” di Turi…la struttura ricettiva di Piano Provenzana, fiore all’occhiello del turismo invernale sul versante Etna Nord.

Una foto su “La Sicilia”, a corredo di un bellissimo articolo a firma del bravo Francesco Lamiani, poi transitato a La7, rimandava l’immagine di un Turi Lo Giudice, con in testa un buffo berretto, che scrutava ciò che era rimasto dopo il passaggio della lava incandescente…nulla, giusto il tetto di qualche edificio sommerso. Il Suo sguardo e la Sua postura curva, tradiva quell’immagine di “vincitore” che è sempre stata la cifra di una vita vissuta da protagonista.

Raggiunto telefonicamente, mi disse laconicamente “E’ il dolore più grande della mia vita…dopo la morte di mia moglie!”. Le Sue parole…il tono distaccato…che parlavano di resa di fronte all’ineluttabilità della vita…non mi diedero la possibilità di aggiungere altro se non un sentito “La voglio bene!”.

Era ed è vero…non si spiegherebbe, altrimenti, il sentire – sulla propria pelle – il dolore di una persona, distinta e separata da te.

Il mio non era un umano sentimento di solidarietà…era, proprio, un dolore fisico. Personale. Riflettei, allora, e ripeto anche oggi…è questa la vera Amicizia! Ed è in considerazione di ciò che – in questo 18 gennaio 2013 – compimento dell’ottantesimo compleanno di Turi, è giorno di festa anche per me. Un’occasione, ulteriore aggiungo, per celebrare un sentimento che, tra alti e bassi, mi accompagna …ormai, da ben 31 lunghi anni.

Pensare che Lui avesse, al momento del nostro primo incontro, la stessa età che oggi ho io mi fa sorridere…Lui è sempre stato “vecchio” per me. Oppure, lo sono io oggi? Chissà! Certo è che Lo ricordo sempre uguale, sempre fedele al Suo caratteraccio ruvido, corazza di un cuore giovane…aperto allo stupore.

Turi Ti chiede di ESSERCI ma, al contempo, C’E’ sempre! Difficile rapportarsi con Lui ma, trovata la chiave d’accesso, Ti si apre un mondo sconfinato di coerenza, di “pulizia”, di sincerità…devi solo essere disposto all’ascolto. Devi avere tempo per farlo, soprattutto…perchè Turi richiede tempo. Non puoi pensare di farGli una breve visita nella Sua amata e fredda Linguaglossa senza che questa si dilati all’inverosimile. Ti ritrovi seduto comodamente a pranzare con Lui o, nel “peggiore” dei casi, a transitare disinvoltamente tra colazione…pranzo e cena…senza soluzione di continuità. Turi è così…totalizzante. Prendere o lasciare.

Io credo proprio di averlo “preso”, così com’è, quel lontano giorno di oltre 30 anni fa quando mi chiese “Guidi? Hai la macchina?”. Quel mio rispondere…”Certo! Dove vuol essere accompagnato?” si è trasformato, nei decenni, in svariati chilometri, su e giu’ per la provincia di Catania, perchè Turi ama essere “scorrazzato”, a destra e sinistra…ama stare in compagnia. E’ un piacere per Lui ma, onestamente e a seconda dei casi…masochisticamente, anche per chi Lo accompagna.

Lo Giudice
Cartello indicante eruzione del 2002 che distrusse Piano Provenzana

E’ una fucina di ricordi Turi Lo Giudice, Lui che è stato svariate volte Sindaco di Linguaglossa…Lui che si vanta di aver retto, ininterrottamente, la locale Pro Loco dall’anno della sua istituzione (oltre 50 anni) e di averlo fatto, forse,  con un piglio – a volte – autoritario ma sempre animato dalla buona fede…questa sconosciuta!

Lui che è stato amico del grande vulcanologo Tazieff, dello scalatore Walter Bonatti, Lui che è riuscito a far donare, al Comune, l’automobile usata dalla grande Gina Lollobrigida durante le riprese del film “Un bellissimo novembre”, tratto dall’omonimo romanzo di Ercole Patti, e girato – in parte – nella rigogliosa Pineta di Linguaglossa, proprio.

Ricordi… tantissimi e che – messi insieme come a comporre un puzzle – raccontano la vita non solo di un uomo ma quella di intere generazioni e che, certamente, mi ritroverò a raccontare in uno dei miei “Ritratti” in occasione dei 100 anni di Turi. Perchè Lui arriverà a compierli, ne sono certa. Auguri, Turi…ad majora semper!

 

Silvia Ventimiglia – 18 gennaio 2013

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