Santino, Stefano e la…pornostar Laura Perego!

 

Abbiamo incontrato Laura Perego, di professione attrice siciliana di film hard

Dell’intervista che segue quello che conserverò nella mente è l’ambaradan dell’attesa. Oltre la piacevolezza dell’incontro che, onestamente, mi ha sorpreso. Luogo deputato al suddetto incontro è il Privacy, rinnovato locale catanese specializzato in esibizioni di ballerine di lap dance e in perfomance di sexy star. La conferma mi arriva 48 ore prime, 48 ore che mi servono a spargere la voce…strategicamente…nel caso qualcuno si fosse trovato a passare da lì. Essendo il luogo particolare e l’orario, per me, da notte fonda, chiedo – senza dover troppo pregare – al mio vicino del cuore Santino di accompagnarmi. E’ il candidato ideale. Disponibile, protettivo e, soprattutto, scapolo…nessuna fidanzata o compagna con cui dover fare i conti. Chiede solo di poter portare con sé Stefano, compagno di avventure e disavventure. Insieme formano una coppia alla Totò e Peppino, per intenderci. Quel sentire garibaldino, piu’ da scampagnata del lunedì di Pasquetta che da intervista, che mi accompagna lungo il tragitto da Viagrande a Catania, si congela davanti al campanello del locale che, essendo un club privato, non è aperto al pubblico. Bisogna essere soci per poter entrarci. Suono. La porta si apre lasciando intravedere un interno quasi buio. Solo luci soffuse ed un leggero chiacchiericcio. Proprio sulla soglia del locale, il proprietario m’informa che Laura Perego sta per arrivare. E’ per me un assist meraviglioso. Resterò fuori a fumare una sigaretta mentre Santino e Stefano andranno in perlustrazione all’interno per dirmi cosa succede e cosa devo aspettarmi. Bene. Passano i minuti, le sigarette accese diventano prima due…poi tre, il freddo comincia a farsi pungente e…del mio “vicino” e del Suo fidato amico nessuna notizia. Decido di telefonare. Dopo lunghi squilli mi risponde Santino, con voce tranquilla……….”Mi scusi. Mi ero dimenticato di Lei!”. E Ti pareva! Ci sarebbero stati tutti gli ingredienti per un crollo in verticale della mia “autostima” ma riprendo possesso della mia età e della mia esperienza e mi faccio una sonora risata. Proprio mentre Santino e Stefano escono dal locale informandomi che dentro non c’è niente che possa urtare la mia sensibilità bigotta, arriva la protagonista dell’intervista. Gonna ascellare che nulla lascia all’immaginazione, tacchi a spillo che La fanno svettare ad un’altezza vertiginosa, fisicità “spettacolare” come mugugna in tranche uno dei miei accompagnatori. L’impatto è improntato subito ad una sana spontaneità. Nell’approcciarsi, a dispetto del timore quasi reverenziale che incute il Suo fisico statuario, è una ragazza di 24 anni con le insicurezze della Sua giovane età. Entriamo insieme e, finalmente, vinco l’imbarazzo. Ormai ci sono. Niente, effettivamente, mi “disturba”. Il locale, capisco in quel preciso momento, è popolato solo di ballerine pronte ad esibirsi nelle Loro performance e, oltre a qualche addetto alla sicurezza, c’è solo il personale del bar. Clienti pochi o niente. Laura chiede un po’ d’acqua. Le portano un bicchiere di champagne ed è in quel preciso momento che incrocio il Suo sguardo un po’ scocciato ma rassegnato al fatto che sia prigioniera del Suo personaggio…E certo!… una star non puo’ dissetarsi di sola acqua! Mi invita a brindare ed aderisco con piacere….c’è stata una inaspettata sintonia. A primo acchito sembriamo il diavolo e l’acquasanta…sarà poi vero ? Boh! Premo rec….

Il personaggio di cui cercheremo di tratteggiare il ritratto è Laura Perego, di professione attrice di film hard, ai piu’ nota come colei che è salita sul palco di Sanremo con il corpo nudo coperto solo da tatuaggi. Laura, innanzitutto, grazie di aver accettato di incontrarci.

R. Grazie a Te!

Allora… Tu nasci a Lentini 24 anni fa…

R. Si, esatto! Il giorno di Natale.

Esattamente. Ecco, che ricordi hai della Tua permanenza a Lentini ?

R. Mi ricordo quando andavo al mare d’estate…in vacanza. Mi divertivo tantissimo. C’era sempre caldo…bellissimo. Poi mi sono fatta piu’ “donnicella”, diciamo, e la gente ha cominciato a parlare, e sparlare, tantissimo. Qualsiasi cosa facessi era motivo di scandalo. Mi ricordo una mentalità stretta…strettissima.

Ma poi, quando sei partita…sei andata ad abitare a Rimini…la situazione è cambiata o, comunque, eri sempre oggetto di chiacchiere ?

R. Io da Lentini sono andata ad Udine, in Friuli, in seguito al divorzio dei miei genitori. Udine non era come Lentini. Ad Udine…nel Nord sono molto freddi. Molto razzisti. E, quindi, essendo siciliana ed avendo l’accento molto siciliano…non ero ben vista là e, comunque, come città non mi ci trovavo. Poi il trasferimento a Rimini…che è la città del divertimento.

Certo! Ma…della Tua sicilianità, considerando appunto che sei nata in provincia di Siracusa, cosa pensi di portare in giro per il mondo ?

R. Tutto, tutto! Beh…della sicilianità conservo la solarità…il carattere. Sono siciliana al 100% e ne sono orgogliosa:

Parlando proprio della Tua infanzia. Ma Tu che tipo di bambina eri? Quali erano, ad esempio, i Tuoi giochi preferiti ? Eri una bambina da Barbie o da cosa ?

R. No. Le Barbie non mi sono mai piaciute. Anzi, le bambole le prendevo a pugni! Quando ero bambina, mi piaceva giocare con le macchinine. Mi piaceva il mare. Mi piaceva tanto l’acqua. Mi piaceva nuotare, andare dove non si toccava. Ed…ero molto dispettosa, poi. Molto. Mi ricordo mia nonna dal balcone che mi chiamava “Nooooo! Non Te ne andare piu’ in fondo!” Giocavo con la sabbia. I miei ricordi piu’ belli sono al mare, appunto perchè in città ci sono stata poco. Mi piaceva giocare con i gatti. Mi piacevano gli animali! Quando avevo 7 anni andavo a cavallo…Gli animali ed il mare sono state sempre le mie passioni da piccola e, poi, mi piaceva stare con i genitori quando stavano assieme (Mi accorgo che racconta un sentire a me familiare. Ringrazio Dio di non avere l’età né il fisico né la sfacciataggine di Laura. Sono salva!…almeno in questa vita!).

Quindi, comunque, una vita, diciamo, all’aria aperta. Eri una ragazzina estroversa. Ma Tu che tipo di famiglia hai avuto ? Ti chiedo questo per cercare di capire, insomma, come hanno preso la scelta Tua di fare la pornostar.

R. Allora. La mia famiglia è esistita fin quando i miei genitori stavano ancora assieme, erano…io ero molto legata a questo fatto della famiglia. Quindi stavo bene. Poi… si sono separati, io sono stata molto male. Poi, Loro hanno cercato di manovrarmi, cercando di mettermi l’uno contro l’altro. Fine dei giochi. Poi, man mano che crescevo, che crescevano le mie forme, hanno cominciato a piacermi i maschietti. Mi piaceva farmi corteggiare…farmi vedere e non ero piu’ quella che Gli piaceva solo giocare! Insomma, la mia realtà ha cominciato a starmi stretta pur continuando la vita da studentessa in “Lingue estere”.

Ma come avviene poi, diciamo, l’incontro con i set dei film pornografici perchè…questo sono, poi…no?

R. Allora. Tutto è nato così! Ad Udine stavo con la mamma ed eravamo abbastanza in conflitto. Ho iniziato ad andare a fare le serate nei locali…appunto…per mantenermi e stare, nello stesso tempo, lontana da casa. E lì ho conosciuto il mondo della lap dance, il mondo dei locali notturni. E, poi, ad un certo punto, mi sono accorta che quando c’erano le ospiti, le pornostar, nei locali…c’era un’altra atmosfera molto particolare. C’era piu’ gente…c’era la protagonista della serata…era tutto piu’ “caldo”! Tutto piu’ bello. Ho detto “Come mai ? Come funziona?” Poi ho capito ed ho iniziato pure io a fare film

Nel Tuo lavoro, Laura, cosa gioca di piu? L’esibizionismo oppure, come dire, una spiccata libido oppure ci vuole professionalità e mancanza assoluta di quello che viene definito il “comune senso del pudore”?

R. Allora. La professionalità è la prima cosa. Nello stesso tempo, ci vuole passione per questo lavoro. E ci vuole tantissima pazienza…cosa che io non avevo ed imparato anche grazie a questo lavoro….

…ma pazienza per cosa ?

R. Pazienza perchè, a volte, Ti trovi in momenti di stanchezza e vorresti stare da sola e devi riuscire, comunque, sforzarTi di avere contatti…umani. Devi darTi da fare….devi saper essere bella, attraente però…anche intelligente allo stesso tempo, altrimenti vista male dalla gente e non apprezzata!

Nella pausa che decidiamo di fare, chiedo a Laura quale la canzone italiana che preferisce, quali i Suoi gusti musicali…mi cita “Se telefonando” della grande Mina. Alla mia domanda a chi farebbe questa benedetta telefonata, Laura mi risponde, di getto, “A mio padre”…non c’è dubbio, la lingua batte dove il dente duole. Conflitto, il Suo, mai del tutto risolto, evidentemente.

Laura, è passata già qualche settimana dalla Tua performance a Sanremo dove, dicevo, hai violato proprio il “sacro” palco, salendo con il corpo nudo coperto da un unico tatuaggio con le sembianze di una tigre e questo per uno scopo, diciamo, civile e sociale. Per protestare contro il maltrattamento degli animali ed anche contro l’utilizzo delle pellicce. Di recente, invece, Ti sei esibita all’interno della Borsa di Milano con il corpo tatuato con la bandiera italiana per protestare contro quei politici che, come dici Tu, “ci hanno ridotto in mutande”. Ecco…c’è questo erotismo collegato allo scopo civile e sociale… a qualcuno è venuto in mente che Tu voglia seguire le orme di Cicciolina che è stata Deputato del nostro Parlamento…è questo l’orientamento di Laura Perego ?

R. Si! Io ci tengo molto. A parte che Cicciolina è un personaggio da ammirare assolutamente perchè tutt’oggi è ancora rimasta Cicciolina e rimarrà sempre nel tempo. Io faccio un lavoro che attrae la gente, no? Allora ho deciso, con il mio corpo, con la mia popolarità, di donare il mio corpo anche per dei motivi sociali e, quindi, non solo come oggetto di erotismo, di libidine o…cose di questo tipo..ma anche per parlare di altre cose. Non è il fatto di farsi pubblicità. Il fatto di attirare l’attenzione e riuscire almeno a far parlare di problemi che ci stanno. Ecco, è questo! Non dico di risolverli però… almeno, di tirarli fuori. Di metterli in mostra come portavoce del pubblico.

Quindi utilizzare proprio il corpo per veicolare un messaggio civile.Tu sei salita sul palco mentre parlava il patron di Playboy, Hugh Hefner. Non credi che ci sia stata, comunque, dell’ipocrisia nel Tuo allontanamento in considerazione del fatto che, insomma, sul palco non c’era esattamente Madre Teresa di Calcutta in quel momento e che l’argomento trattato non era assolutamente da educande ?

R. L’ipocrisia in Italia predomina troppo. Il fatto che io sia salita durante quel momento, che c’erano le conigliette, è stato un po’ casuale. Un po’ per il fatto che è stato dopo il break della pubblicità. Poi, anche io stessa, ho pensato “Milioni di italiani saranno lì ad aspettare le conigliette di Playboy”. Questo perchè il porno è molto criticato! Ed infatti erano tutti lì a cercare le conigliette di Playboy. Il mio allontanamento è stato, piu’ che altro, per una questione di scaletta televisiva…Poi avranno anche preso paura! Sono sicuramente rimasti un po’ spiazzati…

Senti, ma tornando ai temi sociali e a queste Tue “uscite”. Parlavamo di Sanremo, parlavamo di Piazza della Borsa…ecco, nei Tuoi progetti c’è qualche altra Tua uscita del genere ? Ho sentito parlare di una Tua entrata nella Casa del Grande Fratello, ad esempio ?

R. Non posso parlare! No comment! (Dicendolo, strabuzza gli occhi e si morde le labbra. Vorrebbe confermarlo ma non puo’ altrimenti l’effetto “sorpresa”, conditio sine qua non in casi del genere, andrebbe a farsi benedire).

(Rilancio….) Questo allora è uno scoop! Assolutamente! Senti Laura…Tu hai 24 anni…come vedi il Tuo futuro ? Pensi di continuare a fare la pornostar ?

R.Allora. Il fatto che io, in questo momento, sia una pornostar fa parte del percorso della mia vita. Questo momento per me è bello! Non lo negherò mai, non lo cancellerò mai…assolutamente! Da qui vorrei riuscire ad entrare in politica e, poi, mi piacerebbe fare un “cinepanettone”, come soddisfazione personale. Mi piacerebbe far parte dei personaggi delle commedie di Natale soprattutto con attori tipo De Sica che, per me, sono degli idoli. Questa dev’essere la mia carriera. E, poi, la televisione, il cinema comunque…normale che cerco di arrivare lì!

Senti, Laura, nella percezione che gli altri hanno di Te, quando soprattutto, fai questi spettacoli…cos’è che Ti ferisce di piu’ e cosa, di contro, Ti fa piu’ piacere ?

R. Mah! Quando faccio gli spettacoli vedo la gente che si diverte, vedo che sono molto curiosi e che apprezzano che io faccia uno spettacolo per Loro e, soprattutto apprezzano il fatto che, durante lo spettacolo, chieda collaborazione perchè sennò prendo e me ne vado. Io, se non vedo che interessa quello che propongo…non mi faccio scrupoli. Non mi è mai successo! (Non avevamo dubbi!) Invece, quando vedo che c’è qualcuno ubriaco o, comunque, che sta un po’ “fuori” o…m’incazzo e non voglio che venga a rovinarmi lo spettacolo. Mi è successo che, delle “colleghe” sono entrate in un mio spettacolo appunto per rovinarmi la scena. Sono riuscite a farlo. Se ci proveranno un’altra volta….Le uccido! Il giorno dello spettacolo è la mia scena. Nessuno deve entrare, nessuno mi deve rovinare quel momento. E’ una cosa tra me ed il pubblico e, quindi, non voglio che qualcuno si intrometta nei miei affari.

Chiarissima! Senti, questa è una domanda personale. Se Vuoi…non rispondermi. Puoi farlo. Quello che proponi Tu, sui set cinematografici, è sicuramente un sesso trasgressivo no? Ecco, ma nella vita di tutti i giorni sei così aggressiva e trasgressiva ?

R. Noo! Allora, quando fai un film hard, in base al personaggio che devi interpretare, fai la scena hard. Ovviamente la scena hard non è che riesci a collegarla con il fatto che sei una poliziotta o che sei una suora…si, un po’ ma…la scena hard, fatta come s’intende sui set, vede sempre una donna che, in quel momento, è molto…molto forte sessualmente. Qualsiasi cosa sia in quel momento è…non dico una troja, scusa il termine…ma una donna focosa, si! E, nella vita personale, sessuale, non c’è questo problema del film, del trucco, di come…della posizione, di come vieni in viso, di come viene il corpo e…come viene viene. E’ una cosa piu’ sentimentale che, se c’è una trasgressione o cosa, dipende dal momento ma sicuramente non è organizzata. Questa è la differenza.

Questa è un’altra domanda personale. Torno a dire se non vuoi non rispondere…mi vengono così in mente…(Per la verità mi viene in mente osservando il fidanzato manager Federico Di Vincenzo che ascolta attento l’intervista. L’unico, per la verità, tra i presenti. Gli altri sono piu’ attenti ad osservare…non me, chiaramente!)… spesso, quando si fa il Tuo lavoro, il compagno di vita è proprio il manager, no? Ma questo perchè? Perchè è “pesante” per un uomo, che non sia dell’ambiente, poter sopportare questo peso?

R. No. Non è questo! Penso che i rapporti personali sono rapporti personali e basta. Se c’entra il lavoro non è perchè c’entra il lavoro. E’ perchè nasce…avendo lo stesso obiettivo, facendo la stessa vita, si capiscono i problemi, la vita come si deve svolgere che è abbastanza faticosa. E, quindi, è normale…viene quasi naturale che si instauri un rapporto con il manager, come nel mio caso. Io prima stavo con un “tronista” di “Uomini e donne” che non c’entrava niente con il mio lavoro. E Lui, non essendo dell’ambiente, non capiva…frenava il mio lavoro…L’ho lasciato. Io non mischio lavoro e vita professionale!

Ecco, parlavi poco fa della trasmissione televisiva “Uomini e donne”. Cosa pensi della televisione oggi?Fa un buon servizio ?

R. La televisione è visibilità. In tv si vede quello che la gente vuole vedere o quello che fa parlare la gente piu’ che altro. Io vedo questo. Non sono piu’ i tempi di una volta! E’ calato il livello, eh? Ci sono delle trasmissioni che ancora mi piacciono, hanno un certo livello culturale, una certa…scenografia ma la crisi la si sente anche lì.

Assolutamente d’accordo! Senti, ma Tu non ritieni che, con il genere di film che interpreti, considerando che in questo momento ad esempio tanti sono i casi di violenza sulle donne…Tu non pensi di contribuire in negativo a creare questo status quo?(Mentre lo dico, Laura – per la prima volta – mi guarda perplessa e pensierosa. Mi fermo anch’io. Vuoi vedere che L’ho offesa e ferita ? Mi dispiacerebbe….Saprò in seguito di averLa, anzi, illuminata. Il tema della violenza sulle donne sarà oggetto della Sua prossima “Uscita a sorpresa”)… No!

R….no! Assolutamente no! Anzi, odio chi fa violenza sulle donne sia che sia una cosa mentale che fisica. Nei miei film, almeno nei miei, non scelgo mai delle parti né di adulterio né di cose di violenza perchè a me non piacciono. Ho notato che il pubblico ama molto la violenza…ama molto vedere una donna che viene violentata. Ama molto gli incesti. A me questi temi non piacciono. Potessi fare qualcosa anche per questo…si! Io, nei film come nella vita privata, non mi faccio mai sottomettere. Cioè sono io che comando, sono io che corrompo, sono io che non mi faccio mettere le mani addosso mai e sono io che guido la situazione.

Io pensavo proprio al genere…dove il corpo della donna è mercificato chiaramente. In questo senso.

R. Nel mio genere sono io che seduco gli uomini! Questo è il mio personaggio. Non farò mai una cosa che vada contro le donne. Anzi!

Laura, se non avessi fatto la pornostar, cosa avresti fatto nella vita ?

R. Avrei fatto…l’attrice! E’ il sogno che cullo sin da quand’ero piccola. Poi, crescendo, mi sono incuriosita a questa condizione delle prostitute. Non mi vergogno a dirlo ma dicevo “Queste si divertono”…anche perchè ero molto peperina, no?…dicevo “Ma, Loro si divertono e vengono pure pagate!” Cioè…non è una cosa che vorrei fare perchè, assolutamente, prostituta non sono! Però, oneste, poi alla fine… gli uomini, che Tu faccia la commessa e sei una bella ragazza, vengono a “romperTi”. Quando magari studiavo…facevo dei lavori normali…vedevo questa sottomissione della piramide del lavoro. Chi comanda, comunque, va a sfruttare le commesse. Ho delle amiche, almeno ce le avevo, che avevano il posto come segretaria perchè erano le amanti del direttore o cosa. Io preferisco fare l’attrice e non avere nessuno che mi comanda.

Comunque, oltre che ad un futuro da attrice, vedi un futuro da cantante? Tu, di recente, hai inciso una canzone dance no?…che speri diventi il tormentone di questa estate…

R….si! Beh! Spero che diventi il tormentone anche perchè è un pezzo molto bello e sicuramente piacerà. Di questo non ho dubbi. E’ bello forte, è bello pompato… Come cantante no…non vedo il mio futuro come cantante. Lo vedo come attrice. Il fatto che io abbia fatto una canzone, l’ho fatto perchè anche con la voce puoi esprimere sensualità. L’ho inciso per essere piu’ completa come personaggio. Ho fatto un pezzo dance…è una cosa in piu’! Però, sai…non si sa mai! Ecco, dovrei studiare. Adesso sto studiando recitazione. Se mi metto a studiare anche canto…con tutti i viaggi che faccio…le serate…non…Mi dovrei clonare!

Mi ero preparata un’altra domanda però, avendoTi conosciuto, la risposta mi pare conseguenziale. Ti avrei voluto chiedere quale delle Tue doti preferisci coltivare. La bellezza, l’intelligenza, la sensibilità o cos’altro ?

R.Deve crescere tutto insieme. Certo, è molto difficile trovare il giusto equilibrio ma…ci provo!

Laura che dirTi ? Grazie per il tempo che mi hai voluto dedicare…

R. Grazie a Te, Silvia…vienimi a trovare allo spettacolo di stanotte…

Si…come no…starà ancora aspettandomi?

Spengo il registratore. Laura mi ringrazia di aver posto le domande con rispetto e di essermi avvicinata senza pregiudizi né preconcetti. Registro il complimento. Uno dei piu’ belli che mi siano stati mai fatti. Un po’ in colpa, mi guardo bene dal dirLe (ora Lo saprà) di averci messo una buona mezz’ora per entrare nel locale. Però, pensandoci bene, mi assolvo e mi rendo conto che cio’ non aveva a che vedere con eventuali miei pregiudizi ma solo con il mio esasperato pudore che, in certi casi, puo’ sfociare nella paralisi totale. L’importante è saperlo e combatterlo. Laura mi ha insegnato, senza volerlo, qualcosa in piu’ su di me. Qualcosa che mi fa sentire meglio e… diTemi se è poco. La saluto come si saluta una vecchia amica. Resto un po’ a pensare come sia relativo il concetto di “buongusto”. Certo se immagino cio’ che possa vedersi nelle tante decantate performance di Laura…non ci vedo niente che abbia a che vedere con il mio concetto di “buongusto”. Di “buongusto” mi è sembrata la Sua sincerità a volte disarmante, a volte con l’effetto di un pugno nello stomaco. Ripenso anche che il “buongusto” viene tradito in tanti altri casi e nessuno grida allo scandalo. Tradito da quei politici che intascano tangenti… da quelli che costringono la famiglie a fare salti mortali per sopravvivere… da quelli che permettono che le città siano sfregiate da cumuli di immondizia…da un certo tipo di televisione che passa messaggi che nulla hanno a che vedere con la morale e che ci trasforma in insaziabili “guardoni” dei vizi altrui… da quei mariti che tradiscono le mogli e viceversa… da chi accetta di vivere nella falsità solo per amor di pace… da coloro che nel lavoro fanno di tutto per ammalare l’altrui entusiasmo e ci riescono…da quelli che passano ore ed ore a tramare contro questo e quello perdendosi l’essenza vera della vita che passa attraverso altri sentire, altre motivazioni………….Un elenco lunghissimo! Ma qui il discorso si farebbe troppo complicato e smorzerebbe i toni simpatici dell’intervista realizzata. Scendiamo dal privee’. Ormai rilassata mi appoggio mollemente ad una delle colonne portanti del locale…”Santino, aveva ragione. Non c’era nulla di cui vergognarsi!” Mentre lo dico, ruoto la testa in direzione della colonna che mi sostiene e…oddio…è tappezzata di fotografie che nulla lasciano all’immaginazione!….”E’ meglio andare!”

Alla prossima!

Silvia Ventimiglia – Novembre 2011

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