Fabbrica Finocchiaro…cent’anni e non dimostrarli!

Eccellenza, tra passato…presente e futuro, la mission possible di Gaetano Finocchiaro

 

Qualche anno addietro, Gaetano Finocchiaro – imprenditore di terza generazione della famiglia di inventori dei famosissimi Polaretti – mi coinvolse in un giro tra antiquari e rigattieri alla ricerca di mobili da adibire ad espositori di dolciumi e caramelle.

“Ho un sogno – mi disse – ridare nuova vita a quelli che furono i locali storici da cui prese avvio la storia imprenditoriale della mia famiglia. Sento di doverlo a mio nonno Santo ed al figlio che certamente arriverà…”. Che puntuale è arrivato, aggiungo io, e che certamente, in futuro, raccoglierà il testimone nel naturale susseguirsi delle generazioni.

Lo seguì ben volentieri in questo Suo peregrinare, quasi a voler far parte di un sogno.

Ricordo che da un rigattiere catanese, Gaetano rimase folgorato da un mobile nato come espositore nella bottega di un vecchio speziale, il moderno farmacista, e che alla mia vista profana si presentava come un mucchio informe di legno, scolorito e tarlato tra l’altro. Eppure, Lui splendido visionario…lo vide così come sarebbe diventato, dopo un accurato restauro.

Aveva ragione, come sempre. Io stessa stentai a riconoscerlo quando, all’inaugurazione dei locali di “Fabbrica Finocchiaro”, dieci anni fa, vidi una strepitosa parete attrezzata correre lungo il lato destro del negozio ed accompagnare gli avventori fino al magnifico giardino interno dove, in un’atmosfera di grande glamour, oggi si possono degustare svariati tipi di the e di tisane per non parlare delle 44 diverse tipologie di cioccolata in tazza, delle magnifiche fette di torta e di ogni altra prelibatezza siciliana. Perchè, è bene ricordarlo, laddove la produzione non è propria, Gaetano ospita prodotti artigianali di produzione rigorosamente siciliana. Mai sazio di scovare l’”eccellenza” nei suoi continui peregrinare in giro per l’Isola con la Sua fedele macchina fotografica…maestro anche in questo!

Quel mobile è diventato per me metafora del sogno del mio amico Gaetano…riportare a galla il passato. Restituire agli antichi splendori quella che fu l’intuizione di Suo nonno Santo che, tornato dall’Argentina come tanti emigranti a quei tempi, 100 anni esatti come il prossimo 5 aprile, alzò la saracinesca del negozio di caramelle e confetti in Corso Italia 201 a Giarre.

“ Il nonno produceva i dolciumi, nonna Sara li incartava” ricorda, con tanta gratitudine ed ammirazione, il nipote.

La storia della famiglia Finocchiaro nasce proprio in quei locali. E da lì è ripartito Gaetano, sfidando la congiuntura non favorevole alle imprese…era già entrato in circolazione il famigerato euro …e le mille difficoltà che si incontrano, nella nostra terra, quando si decide di voler essere imprenditori con un occhio al profitto, certamente, ma con una mano ben posizionata sul cuore.

Dalla originaria produzione artigianale di caramelle e confetti, negli anni si è passati alla creazione del marchio Dolfin che – grazie alle competenze dei fratelli Finocchiaro (Santi, Gaetano e Rosaria) – si è imposto come marchio a livello internazionale aprendosi a mercati che, ne sono certa, nonno Santo non immaginava proprio di raggiungere quel 5 aprile 1914.

Un’avventura imprenditoriale che non ha conosciuto battute d’arresto…prima rinomatissimo negozio di dolciumi artigianali, poi produttori leader al Sud Italia di caramelle e dolciumi ed oggi “Locale storico d’Italia”. Una scommessa vinta, non c’è che dire!

Un giorno, Gaetano…sentendosi “stretto” nel ruolo di responsabile marketing e comunicazione dell’azienda di famiglia, decide di realizzare quello che oggi è sotto gli occhi di tutti. Un locale che ha ricevuto “3 tazzine e 2 chicchi” dal Gambero rosso e che, da maggio a settembre, dopo un’iniziale diffidenza tipica della provincia, è diventato sosta fissa per tutti coloro che cercano un momento di relax e di pace tra i mille e stressanti impegni quotidiani, tra soffitti affrescati ed un’atmosfera che trasuda di quel passato che ha trasformato semplici produttori di dolciumi in splendida realtà imprenditoriale, senza se e senza ma.

Oggi, il mio ricordo va ai genitori di Gaetano, presenti all’inaugurazione di dieci anni fa, ma che oggi non ci sono più fisicamente. Sono certa che, dovunque si trovino, guarderanno il Loro ragazzo con lo stesso sorriso con cui lo seguivano quella sera – di dieci anni fa – fare gli onori di casa e sono altrettanto certa che troveranno altri mille modi per farGli sentire la Loro presenza. Discreta, come sempre.

Che dire? Ad majora semper…Gaetano! E che il successo della Tua avventura sia di buon viatico per la riuscita di questa nuova avventura professionale che vede SICILIA JOURNAL oggi varare il proprio sito, accomunati dallo stesso leit motiv nel perseguire uniti un sogno senza “se” e senza “ma”!

Alla prossima!

Silvia Ventimiglia – Aprile 2014

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