Pietre che hanno ancora tanta voglia di farsi guardare…

La ricchezza archeologica che la Sicilia possiede è sconfinata, greci e romani hanno lasciato tracce ovunque, e prima di loro altre popolazioni. Oggi, con mille difficoltà, si cerca di valorizzare, questo immenso patrimonio archeologico, testimonianza storica di illimitata importanza, per farsì che si conservi per altro tempo ancora, per essere ammirato anche dalle generazioni future.

Niente si conserva per sempre, già… ma è importante che la tutela e il mantenimento, per usare una parola sola, la “cura”, stia alla base della fruizione di questi posti, in modo tale che non diventi una fruizione fine a se stessa.

Il turismo, è la benzina di un meccanismo molto importante per la valorizzazione dei beni che questa terra possiede, sia storico- artistici che naturalistici; ma ancora a capirne le potenzialità sono in pochi.

Quando turisti da ogni dove, e ce ne sono tanti, pagano un biglietto di ingresso aspettandosi, com’è giusto che sia, un posto pulito e curato, attivano e stimolano la concezione che nella gestione di questi posti il primo obiettivo è proprio quello di tutelare dei luoghi così attrattivi, in virtù della loro memoria storica, e promuoverli per fissarli nell’immaginario collettivo nel migliore dei modi, in modo tale che chiunque, sia anche il non-turista, abbia il ricordo di un’esperienza bella a 360° e che potrebbe essere l’ unica.

Si, per essere maggiormente protetti potrebbero stare altrove, chiusi magari in un museo di chissà quale città, ma la sua terra li vuole lì, in quel contesto meraviglioso di natura selvaggia e sconfinata, talvolta ferita, ferita da scempi che inquinano in maniera ambigua e strisciante.

Ma quando siamo lì ci estraniamo da tutto e da tutti….

Possiamo sognare, immaginando di essere nella loro epoca di maggiore splendore, in ambienti lussuosi e ricchi di decorazioni e colori, ambienti di grande significato per il valore religioso o laico che un popolo, e poi magari dopo un altro, gli ha attribuito.

La loro maestosità oggi è frammentata, ma ci permette di essere percepita…

Pietre millenarie, capitelli, colonne, metope, poggiate a terra, che si possono toccare, vivere…pietre in balia del tempo, ma protette dalla loro forza e resistenza…e quindi lì, nel loro luogo d’origine, in quei lembi di terra, si fanno guardare… immobili!


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