Ed apparve…Beatrice Russo! Cronaca di un incontro ravvicinato con Maria Grazia Cucinotta

Strana magia quella che porta ad identificare un’attrice con il Suo personaggio…

VederLa fare il Suo ingresso sul set ed andare con la memoria al bellissimo personaggio di Beatrice Russo che, ne “Il postino”, fa innamorare Mario Ruoppolo il mai dimenticato Massimo Troisi,è un tutt’uno.

Ed è in quel momento che Ti rendi conto della magia del cinema. Fai fatica a distinguere l’attrice dal personaggio. Stessa fisicità, stessa intensità espressiva, stesso carisma. E’ Lei, Maria Grazia Cucinotta, siciliana di Messina. Testimonial dello spot del neonato Distretto Taormina Etna che, in onda dal 21 maggio prossimo su tutte le reti nazionali, servirà a promuovere 58 Comuni delle province di Catania e Messina.

Di una bellezza solare, mediterranea, rassicurante, materna e sensuale allo stesso tempo, si offre generosamente al fuoco di fila delle domande dei tantissimi giornalisti intervenuti sul set allestito al Lido di Naxos di Giardini Naxos. In maggioranza uomini, chissà perchè!

Alla fine di questa mattinata solare ma ventosa, ognuno, giornalisti…ma anche semplici curiosi, avrà avuto ciò che voleva. Risposte attente, foto ricordo, autografi. Con garbato distacco ma senza piaggeria. Da quella gran professionista che è.

Cerco di far “arrivare” il microfono alla giusta altezza e pongo la prima timida domanda dal “basso” del mio metro e sessanta scarso rispetto al Suo abbondante metro ed ottanta complici, tra l’altro, tacchi altissimi. I Suoi.

– Maria Grazia Cucinotta è considerata, da noi siciliani, un po’ quello che Marianna è per i francesi. Icona di bellezza, femminilità. Simbolo di donna determinata e…cos’altro?

Ride di cuore…il ghiaccio è sciolto! Mi rassereno…

R. Non lo so! Mi lascio giudicare. Io,poi, non faccio fatica…non sono diversa da quella che appaio. E’ un lavoro fantastico quello che faccio. Mi dà delle possibilità bellissime. Questo mi basta. Lo star system non fa per me…non mi piace fare la star con chi mi ha appoggiato e mi ha visto crescere. Insomma, sono una donna che si mantiene saldamente alla realtà.

– Maria Grazia, preparandomi a questo incontro, ho rivisto “Il postino” dove Lei interpreta il bellissimo ruolo di Beatrice Russo. Quanto deve a questo personaggio?

Sorride di nuovo…niente, è fatta!

R. Per me rappresenta il fatto che sono qui. Se non avessi fatto quel film…magari non ce l’avrei fatta mai. Incontrare registi come Massimo Troisi (aggiungo io, per completezza d’informazione, che, per poter meglio vendere, a livello internazionale, il film… la regia fu firmata dall’inglese Michael Redford) o avere tra le mani copioni o interpretare film internazionali come quello, in Italia è molto difficile. Questo per dirTi che sono stata fortunata e… molto. Mi sento una privilegiata.

Azzardo “un’ultima domanda”. Come no…

– Tra tutti i luoghi, scelti come set per questo spot, quali ha amato…o amerà…di più?

Con lo sguardo di chi va alla ricerca di emozioni passate, ma mai perdute…

R. Questo è uno dei luoghi che amo di più. Io sono di Messina. Mi ricorda l’infanzia. Voler andare a Taormina, a Giardini, quand’ero bambina, significava il divertimento. Era un sogno…Non eravamo benestanti e, pertanto, mettevamo da parte un po’ di soldini per arrivare qui. Per noi, ragazzini, era il Paradiso in terra!

Passo ad un’altra “Ultimissima” domanda…e Ti pareva!

– Sua figlia è per metà siciliana…

Mi interrompe convinta e simpaticamente “piccata”…

R. E’ SICILIANA al 100%. E’ sangue mio!

Ride e,con la Sua fresca risata, scompare del tutto la mia timidezza e, rincuorata, rilancio…

– Qual è la qualità di noi siciliani che vorrebbe si trasferisse in toto alla piccola Giulia?

R. La lealtà e, soprattutto, la generosità. Essere coerenti con se stessi e, comunque, leali con gli altri. Questo distingue noi siciliani, secondo me.

In conclusione…stavolta davvero!

Con chi Le piacerebbe lavorare?

R. Con Tornatore. E’ una persona straordinaria che adoro e che porta alto il nome della Sicilia, nel mondo intero. Mai dire mai!

Saluta. Si allontana, accompagnata dagli sguardi ammirati degli uomini. La tentazione è di chiedere loro di descrivere “una cosa bella della propria terra” così come Pablo Neruda (l’immenso Philippe Noiret) fa con Mario Ruoppolo (un indescrivibile Troisi) nel succitato “Il postino”. la certezza è che rispondano “Beatrice Russo…pardon, Maria Grazia Cucinotta!”.

Come dar Loro torto!

Silvia Ventimiglia – Giugno 2004

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